
Profondo Rosso di Dario Argento compie 50 anni, 16 curiosità sul film e dove vederlo
Il capolavoro del Maestro del terrore compie mezzo secolo. Per celebrare l'anniversario, torna al cinema con proiezioni speciali per tutto il 2025, grazie alla collaborazione tra RTI-Mediaset e Cat People (la lista delle sale aggiornata è sul sito di Cat People, che distribuisce il film). Si può guardare anche in streaming, disponibile su tanti streamer, da Apple TV+ e Prime Video (visibili anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) a Mediaset Infinity. Ecco alcuni segreti legati allla pellicola

Profondo Rosso di Dario Argento, film simbolo del thriller italiano, torna nei cinema per celebrare i suoi 50 anni. Grazie alla collaborazione tra RTI-Mediaset e Cat People (la lista delle sale aggiornata è sul sito di Cat People), sarà proiettato in alcuni cinema selezionati per tutto il 2025. Si può guardare anche in streaming, disponibile da Apple TV+ e Prime Video (visibili anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) fino a Mediaset Infinity. Ecco i segreti legati allla pellicola
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Profondo Rosso nasce da una sceneggiatura di 321 pagine scritta da Dario Argento insieme a Bernardino Zapponi. Pupi Avati collaborò inizialmente alla stesura, ma poi abbandonò il progetto. Il film in preproduzione aveva come titolo Chipsiomega, in fase di lavorazione assunse il titolo provvisorio di La tigre dai denti a sciabola. Lo script iniziale risultava davvero molto lungo e Argento fu costretto a tagliare alcune scene
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Come molti film di Dario Argento, Profondo Rosso è stato girato prevalentemente a Torino. Il regista spiega così il perche: "Ci fu un certo viaggio che feci a Torino quando ero adolescente (…). Era d’inverno, pioveva, ed era una città tutta lucida, un’immagine forse quasi convenzionale: con queste luci gialle, queste piazze importanti, questi monumenti, le case art decò, le ville… tutta una serie di cose che mi affascinarono moltissimo. Non so perché mi fecero venire dei pensieri strani, morbosi, anche un po’ inquietanti, su questa città”
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Per la parte del protagoista di Profondo Rosso, il pianista jazz Marc Daly, Dario Argento scelse l'attore inglese David Hemmings che aveva recitato nel 1968 in Blow up. La scelta è un omaggio al lungometraggio di Michelangelo Antonioni che ha molte analogie con il capolavoro argentiano
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In Profondo Rosso, Daria Niccolodi, compagna di Dario Argento dal 1973 al 1985, interpreta la giornalista Gianna. Il provino però non fu un successo. Per far colpo sul regista e risultare appariscente, l’attrice si presentò con le treccine cosparse di zucchero. Ma il maestro non gradì e disse: “Lavati la testa e ne riparliamo”. Infatti il regista rimase indeciso tra Manuela Kusterman (musa di Carmelo Bene) e Niccolodi. Alla fine Dario optò per Daria perché preferiva un recitazione più spontanea
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Il bambino protagonista del flashback di Profondo Rosso è Jacopo Mariani. L'attore romano, classe 1965, recita anche in un altro capolavoro di Dario Argento, ovvero Suspiria, dove interpreta il piccolo Albert
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Profondo Rosso è anche una storia d’amore. Tra un omicidio e l’altro si palesano i battibecchi tra i due protagonisti. Schermaglie d’amore che rimandano ai duetti della grande commedia sofisticata americana. A questo proposito Daria Nicolodi disse: “Ricordo che con David Hemmings provavamo di continuo le scene comiche (quella del braccio di ferro l’abbiamo provata 60 volte tra noi prima di girarla). D'altronde David è un attore che recita con e non contro gli altri”
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Daria Nicolodi, oltre a offrire in Profondo Rosso forse la sua migliore interpretazione, fu determinante anche nella scelta dei Goblin per la colonna sonora. Vista la necessità di utilizzare sonorità più moderne a commento di immagini tanto forti ed estreme, Dario decise di coinvolgere, oltre a Giorgio Gaslini, anche altri musicisti. In considerazione dell’ impossibilità di raggiungere gruppi come i Pink Floyd o i Genesia , dopo aver ascoltato un brano dei Goblin che iniziava con un fruscio di vento seguito da un lamento, Daria suggerì ad Argento di contattarli
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Una delle inquadrature più iconiche di Profondo Rosso è l'immagine riflessa di David Hemmings nella pozza. Il direttore della fotografia Luigi Kuveiller racconta così la sequenza: "Fu una scena impegnativa, perché il tipo di vernice in cui si specchiava l'attore assorbiva un'enorme quantita di luce e impediva il riflesso. Puntai quindi sul protagonista una luce accecante e decidemmo di prolungare l'inquadratura per rendere l'orrore più angosciante e interminabile"

L'apparizione del pupazzo meccanico che precede la morte violentissima di Glauco Mauri è una delle scene più spaventose di Profondo Rosso, nonostante al padre e al fratello di Argento e anche allo scenografo Peppino Bassan la scena non piacesse. Il bambolotto è stato creato dal Maestro Carlo Rambaldi, ma in origine avrebbe dovuto essere un pinocchio di legno

In Profondo Rosso, Gabriele Lavia interpreta Carlo, l'amico di David Hemmings. Nel film il personaggio muore investito da un'auto, dopo essere stato trascinato per diversi metri da un camion. La sequenza risulta particolarmente cruda ed efferata. Su consiglio dello stesso Lavia, per evitare qualsiasi rischio, la scena è stata girata al contrario, quindi con l'auto in retromarcia e successivamente ribaltata al montaggio in modo di dare l'illusione che il pneumatico schiacci la testa di Carlo

Come dichiarato dallo stesso Dario Argento, la scena iniziale ambientata durante il congresso di parapsicologia (la location è il Teatro Carignano di Torino) è ispirata all'incipit di La notte ha mille occhi, thriller di John Farrow con Edward G. Robinson nel ruolo di un sensitivo

"La villa del bambino urlante" è in realtà Villa Scott Scott e si trova in corso Giovanni Lanza 57 in Borgo Po, a Torino. L'abitazione era un centro di recupero gestito da suore. Per poter girare in tranquillità, Argento mandò in vacanza suore e pazienti in un albergo a Rimini, a spese della produzione

In Profondo Rosso, Giuliana Calandra interpreta Amanda Righetti, l'autrice del saggio Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna. La scena in cui viene annegata dall'assassino nella vasca piena d''acqua bollente fu molto complicata, perché l'attrice non riusciva a respirare, Infatti venne girato un solo ciak

Dario Argento spiega la scelta di Clara Calamai nel ruolo della madrei di Carlo: "Il suo personaggio era quello di una ex attrice che si era ritirata dal cinema, come tante altre colleghe della sua generazione alle quali gli uomini che avevano sposato impedivano di continuare la professione. Allora ho pensato di prendere una vera ex attrice, che veramente avesse smesso di fare quel mestiere […] Nell’appartamento che lei abita nel film, inserimmo nell’arredamento alcuni portaritratti con foto originali dei film che aveva realmente interpretato"

Durante le riprese al Blue Bar, un locale immaginario situato in Piazza C.L.N. a Torino, la gente entrava pensando si trattasse di un vero bar. Lo stile del locale è ispirato al celebre quadro di Edward Hopper "I nottambuli" ("Nighthawks")

L'occhio dell'assassino mostrato spesso in Profondo Rosso è un omaggio di Dario a La scala a chiocciola, il capolavoro di Robert Siodmak (1946)