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Enea, tutto quello che c'è da sapere sul film di Pietro Castellitto

Cinema
©Webphoto

Enea è la seconda opera del giovane regista, che è anche sceneggiatore e protagonista. È una storia d’amore e d’amicizia, con al centro il figlio trentenne di una famiglia borghese di Roma nord: insieme al suo migliore amico, nel tentativo di sentirsi vivo finisce in un giro di droga. Nel cast anche Sergio e Cesare Castellitto, papà e fratello di Pietro. Ecco qualche curiosità sulla pellicola, definita “un gangster movie senza la parte gangster”

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“È un film sul desiderio di sentirsi vivi”. È così che Pietro Castellitto ha descritto la sua ultima pellicola Enea, di cui è regista, sceneggiatore e protagonista. Il personaggio principale di questa storia d’amore e d’amicizia è proprio Enea, un ragazzo - il cui nome è un vivo richiamo al mito dell’eroe dell’antichità - nato in una famiglia borghese romana: insieme al migliore amico Valentino, nel tentativo di sentirsi vivo finisce in un giro di droga.

enea, La trama

Il protagonista del film, quindi, è Enea. È il figlio trentenne di una famiglia borghese di Roma nord. È proprietario di un ristorante di sushi, gioca a tennis, fuma la sigaretta elettronica. Ha un migliore amico, Valentino, che ha preso da poco il brevetto da aviatore. I due sono molto uniti e condividono la voglia di vivere la propria giovinezza tra mille avventure, anche al di fuori dalle regole. Cercano di trovare qualcosa che li faccia sentire vivi. Non mancano mai alle feste più rinomate. E spacciano cocaina. Enea ha smesso di tirarla da quando ha conosciuto Eva, la ragazza che vuole sposare. Sullo sfondo, si muovono i familiari di Enea: sua madre è una giornalista televisiva pervasa dal senso di sconfitta, suo padre un malinconico psichiatra specializzato in adolescenti, suo fratello un giovane che a scuola ha più problemi che soddisfazioni. Tutto precipita quando Enea finisce in un giro di traffico di stupefacenti più grande di lui, attirando troppe attenzioni: anche in un momento difficile, però, a sostenerlo resta l’amore.

 

Questa è la trama ufficiale del film: “Enea rincorre il mito che porta nel nome, lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente. Lo fa assieme a Valentino, aviatore appena battezzato. I due, oltre allo spaccio e le feste, condividono la giovinezza. Amici da sempre, vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile. Oltre i confini delle regole, dall’altra parte della morale, c’è un mare pieno di umanità e simboli da scoprire. Enea e Valentino ci voleranno sopra fino alle più estreme conseguenze. Tuttavia, droga e malavita sono l’ombra invisibile di una storia che parla d’altro: un padre malinconico, un fratello che litiga a scuola, una madre sconfitta dall’amore e una ragazza bellissima, un lieto fine e una lieta morte, una palma che cade su un mondo di vetro. È in mezzo alle crepe della quotidianità che l’avventura di Enea e Valentino lentamente si assolve. Un’avventura che agli altri apparirà criminale, ma che per loro è, e sarà, prima di tutto, un’avventura d’amicizia e d’amore”.

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enea, Il cast

Nel ruolo di Enea c’è Pietro Castellitto. Nel film troviamo anche due suoi famigliari: il padre Sergio Castellitto (che interpreta Celeste, il papà del protagonista) e il fratello minore Cesare Castellitto (che interpreta Brenno, il fratello più piccolo). A dare il volto alla madre di Enea è Chiara Noschese. Nei panni dell’amico Valentino c’è il cantautore e rapper Giorgio Quarzo Guarascio, meglio noto come “Tutti Fenomeni”, al suo esordio come attore. Eva, l’amore di Enea, è Benedetta Porcaroli. Nel cast anche Adamo Dionisi, Matteo Branciamore, Giorgio Montanini, Clara Galante, Shi Yang e Paolo Giovannucci. “È stato un lavoro per me molto felice, anche complesso per la moltitudine di storie e dinamiche che si succedono”, ha raccontato Benedetta Porcaroli. “Ho immaginato il film leggendo la sceneggiatura, perché le dinamiche raccontate di amicizia, amore e confronto tra generazioni sono estremamente precise”, ha aggiunto. E sul suo personaggio, Eva, ha spiegato: “In Eva c'era qualcosa di mio, di un temperamento che conosco. È una donna che ha un forte aspetto razionale, tanto da diventare una sorta di rifugio per Enea pur essendo consapevole del pericolo che lo circonda. Ma Eva è anche un personaggio libero, capace di innamorarsi di qualcuno così diverso da lei, anche perché è forse consapevole che alla fine l'amore trascende tutto”.

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enea, Presente anche Sergio Castellitto

In Enea, come detto, recita anche Sergio Castellitto: è la prima volta che viene diretto dal figlio. “Ho provato in tutti i modi a non fare un film con mio padre. Ma il personaggio di Celeste, che è il padre del protagonista Enea, viaggia su una frequenza emotiva ironica che nessuno avrebbe intercettato meglio di lui. Forse Adam Driver”, ha raccontato Pietro Castellitto in un’intervista. Ha anche rivelato di averlo chiamato all’una di notte per proporgli la parte, ricevendo una parolaccia e la telefonata chiusa in faccia. “Era un sì”, ha scherzato il giovane regista. “Tempo prima di quella telefonata – ha invece raccontato Sergio Castellitto – ero andato su Imdb e ho visto che sotto il mio nome erano accreditati 99 titoli. Quando Pietro mi ha proposto il film, ho pensato che sarebbe stato il centesimo: mi è sembrato un amorevole segno”. Sulla pellicola, Sergio Castellitto ha commentato: “La cosa che mi appassiona di più è il sentimento che Pietro è riuscito a mettere dentro a queste due stagioni dell’esistenza, perché più che di generazioni, parlerei di stagioni della vita. Da un lato ci sono questi adulti 'per bene' ma crepati dentro, rotti, falliti in qualche misura, a fronte di una serie di personaggi giovani molto 'per male' che però hanno la forza di essere ancora romantici e tragici. Ed ecco, credo che questa sia una delle cose più belle che il film prova a mettere in scena”.

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enea, Il regista

Enea è la seconda opera da regista di Pietro Castellitto. Romano, classe 1991, è figlio dell’attore Sergio Castellitto e della scrittrice Margaret Mazzantini. Il suo film d’esordio - nel 2020 - è stato I predatori, con cui ha ottenuto il David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior regista esordiente e il Premio Orizzonti a Venezia per la miglior sceneggiatura. “Enea è un gangster movie senza la parte gangster. Una storia di genere senza il genere. La componente criminale del film viaggia silenziosa su un binario nascosto e sopraggiunge improvvisa nelle fessure dei rapporti quotidiani, sconvolgendo i protagonisti ignari”, ha detto il giovane regista. Di cosa parla il film? “Attraverso il Vietnam della Roma nord, racconta una storia più simile alla temperatura della vita e meno grottesca del mio primo film. Mi piaceva l'idea di un film che fosse molto simbolico nei confronti della vita e non fosse poi troppo retorico riguardo la morte che arriva e cancella tutto: i pranzi in famiglia, gli amori infiniti e le amicizie”, ha aggiunto. E ancora: “Enea è un film sul desiderio di sentirsi vivi. Ciò che muove tutte le scelte di Enea è il bisogno di sentire dentro di sé il movimento della vita. E se magari i ristoranti, il circolo sportivo, i posti che frequenta possono essere elitari, il desiderio di sentirsi vivi non lo è, è trasversale a tutte le generazioni e a tutti gli ambienti”. “Racconto il conflitto borghese – ha detto ancora Castellitto –, ma volevo svincolarmi dal cliché per cui la famiglia borghese apatica genera figli nichilisti. La famiglia di Enea è piena di umanità. Enea per me è un eroe romantico. Il suo disagio consiste nel provare a essere all'altezza delle sue ambizioni. Vive il paradosso tragico per cui uno la vita la sente meglio se sta in guerra: lui e i suoi amici si inventeranno la loro guerra”.

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Alcune scene di "Enea" e il cast a Venezia 80 - ©Webphoto

enea, La produzione

Enea è stato presentato in concorso durante l’ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Girato nel Teatro 18 Led Volume Stage di Cinecittà, dura 115 minuti. È prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, e da Luca Guadagnino per Frenesy, in collaborazione con Sky, Prime Video e Giovane film. Così come per I predatori, le musiche originali di Enea sono di Niccolò Contessa, produttore e cantautore romano dietro al progetto musicale “I Cani”. Per quanto riguarda il cast tecnico, la fotografia è di Radek Ladczuk, il montaggio di Gianluca Scarpa, la scenografia di Massimiliano Nocente, i costumi di Andrea Cavalletto, il suono di Alessandro Palmerini, gli effetti visivi di Stefano Leoni (Effetti digitali italiani).

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enea, dove vederlo

 

La pellicola di Pietro Castellitto è disponibile in streaming su NOW e on demand.