Povere Creature! dal 25 gennaio al cinema. L'intervista a Willem Dafoe. VIDEO

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Denise Negri

Denise Negri

Il magnetico film di Yorgos Lanthimos arriva nelle sale italiane dopo aver ricevuto undici nomination agli Oscar. La pellicola con protagonista Bella Baxter (interpretata dalla vincitrice del Golden Globes Emma Stone) è un viaggio attraverso la vita di una giovane donna libera da ogni pregiudizio e preconcetti. Abbiamo intervistato Willem Dafoe che interpreta l'eccentrico e geniale Dottor Godwin Baxter

 

 

 

Meriterebbero, tutti, una descrizione a parte.

O come si dice “una menzione speciale”. Perché Povere Creature!” di Yorgos Lanthimos è una di quelle pellicole in cui tutti spiccano, dal regista greco, alla protagonista e produttrice Emma Stone, ai co-protagonisti Mark Ruffalo e Willem Dafoe. Un film la cui corsa è iniziata con il Leone d'Oro alla Mostra del cinema di Venezia e  proseguita con due Golden Glone  e 11 nomination agli Oscar  (LO SPECIALE). Il  lungometraggo  esce finalmente in sala in Italia giovedì 25 gennaio

Bella Baxter ha il corpo di una donna ma il cervello di una neonata: il suo viaggio sentimentale attraverso la vita, il suo istinto, la sua totale mancanza di pregiudizi, inibizioni e barriere la renderanno una donna libera in un mondo che l'avrebbe voluta solo ingabbiare. Il tutto parte dal Dottor Godwin Baxter (interpretato da Willem Dafoe). Abbiamo incontrato l’attore originario del Wisconsin, Stati Uniti, ma che da molti anni vive in Italia, a Roma.

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Tra i vari temi che la pellicola affronta, quale crede che sia il più potente, quello centrale?

“In verità credo che ognuno, in base alla propria sensibilità o in base al periodo della vita che sta attraversando, possa leggere ciò che vuole in questa storia.

Tuttavia, il film sostanzialmente parla del concetto di libertà umana e che dovremmo tutti essere consapevoli di quanto la società ci possa condizionare.

Spesso succede che quello che sentiamo o vogliamo ci viene dato ma in verità non ne sentiamo il bisogno. Il film, seguendo il viaggio di crescita che percorre questa giovane donna nel mondo, ci fa riflettere sul fatto che dovremmo sospettare di alcune convenzioni sociali e ci fa capire che non dovremmo reagire in maniera aggressiva a questo ma che non dobbiamo per forza sottometterci a queste forzature. Ci dice insomma qualcosa che tutti sappiamo ma che è fondamentale, e cioè che dovremmo seguire il nostro cuore e non sottometterci a regole e schemi sociali che non ci appartengono”.

 

E che “anima” ha il personaggio da lei interpretato il Dott Godwin Baxter?

 

“Trovo che abbia un’anima profondamente buona. Trovo sia molto buffo il fatto che appena lo vedi o comunque in generale quando lo guardi ti spaventa, insomma ha un aspetto abbastanza grottesco per non dire terrificante. La cosa però straordinaria di quest’uomo è che nonostante abbia evidentemente avuto una vita difficile e piena di sofferenze, invece di sentirsi vittima o di odiare il mondo, sceglie di dedicarsi completamente a qualcosa e la sua totale devozione va verso la scienza. Nel caso poi della storia del film la sua devozione va anche verso Bella Baxter e la loro relazione è meravigliosamente mostrata nel film.

Quella del mio personaggio, è proprio la storia di qualcuno che nasce in cattive mani ma che riesce comunque a trovare il buono della vita e a “rinascere”.

Emma Stone in POOR THINGS. Photo Courtesy of Searchlight Pictures. © 2023 Searchlight Pictures All Rights Reserved.

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Come descriverebbe la loro relazione che, a mio avviso, non è solo quella tra un padre e una figlia?

 

“Si certo si amano come un padre e una figlia (anche se non lo sono) ma c’è molto altro, in maniera divertente ed innocente.

Come molto spesso accade a tutti i genitori, anche lui in qualche modo cresce insieme a lei. Non dobbiamo tuttavia dimenticare che Bella non conosce il pregiudizio e nemmeno appunto i condizionamenti sociali per cui c’è una scena che io trovo molto delicata in cui, mentre il Dottore legge una favola a letto, Bella sente delle pulsioni sessuali verso di lui. Anche lui in qualche modo è attratto da lei, ma avendo subito un’operazione chirurgica non può più avere rapporti sessuali, e questo ovviamente gli crea un dolore emotivo.

Il Dottore vive un dilemma molto profondo e quando vedi la scena, all’inizio puoi reagire con disprezzo per il fatto che una giovane donna possa sentirsi attratta da un uomo così vecchio e dall’aspetto terribile.

In verità continuando il film capisci che le loro anime si parlano, sono comunque riuscite a entrare in contatto tra di loro in maniera pura e innocente.

Alla fine loro si amano ma senza possesso, con libertà.

 

Questo film, a partire dal Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, sta vincendo molti premi e sta in generale riscuotendo un incredibile successo di pubblico e critica. La rende orgoglioso il lavoro fatto?

 

“Trovo sia sempre in un certo senso pericoloso essere soddisfatti del proprio lavoro ma ammetto di amare molto i colleghi di questo set e credo che sia un film bellissimo e sono felice che stia piacendo alla gente.

A volte fai film che ti piacciono ma il pubblico ha una reazione diversa, altre volte fai una pellicola della quale non sei particolarmente soddisfatto e invece piace molto alla gente!

Tutto questo però non è ciò che mi interessi davvero.

Io seguo il mio istinto nella scelta dei film. Sono orgoglioso? Non saprei.

Posso dirti che amo “Povere Creature!” , amo e stimo i miei colleghi e tutto questo è più che sufficiente, almeno lo è per me!”.

 

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