The Flash, un supereroe diviso in due. La recensione del film con Ezra Miller

Cinema
Paolo Nizza

Paolo Nizza

Arriva al cinema dal 15 giugno, il primo cinecomic dedicato al velocista scarlatto. La tredicesima pellicola del DC Extended Universe, è un rutilante viaggio nel multiverso, impreziosito da un gustoso cameo e da un ottimo protagonista impegnato in un doppo ruolo

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Flash è il supereroe più veloce dell’universo della DC Comics. Eppure, si è preso un tempo biblico prima di approdare sul grande schermo con uno stand alone che debutta nelle sale cinematografiche italiane, a partire da giovedì 15 giugno. Il progetto di un lungometraggio tutto incentrato sul supereroe dei fumetti creato da Gardner Fox (testi) e Harry Lampert (disegni) risale alla fine degli anni Ottanta. Forse per questo la pellicola, firmata dall’argentino Andy Muschietti, si balocca con riferimenti alla cosmogonia D.C. che manderanno in solluchero fan, nerd e affini. D’altronde, come insegna Albert Einstein: “La distinzione tra passato, presente e futuro è soltanto un'illusione, anche se ostinata. 

THE FLASH

The Flash, un soprendente ritorno al futuro

Nel cinema degli ultimi anni, in special modo nelle opere ispirate a videogame e fumetti, il multiverso risulta più popolare delle penne vodka e salmone all’epoca della “Milano da bere”. Tuttavia. The Flash non è la risposta griffata D.C. a titoli Marvel, quali Spider-Man: No way home, Space Jam: New Legends, Doctor Strange nel Multiverso della Follia. I mondi si incontrano e si scontrano con stile in un’epifania postmoderna. Il celeberrimo slogan "Più veloce di una pallottola! Più potente di una locomotiva! Capace di scavalcare i grattacieli con un solo balzo! Guarda! Su nel cielo! È un uccello! È un aereo! È Superman!"  tracima in un sornione ammicco a Barbie, l’attesissima pellicola live action incentrata sull’iconica bambola della Mattel e distribuita da Warner. Con divertito gusto per il paradosso, il film ci introduce in una realtà parallela in cui il protagonista di Ritorno al futuro è Eric Stoltz, mentre Michael J Fox balla in Footlooose  e Kevin Bacon pilota aerei da caccia in Top Gun. Insomma, un eccentrico e simpatico delirio metacinematografico.

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Ezra Miller, un'anima divisa in due

L’idea di far indossare il costume di The Scarlett Speedster a Ezra Miller si è rivelata una scelta felice pari a quella di aggiungere il gin all’Americano (cocktail composto da bitter e vermut rosso, e dare origine al Negroni. Dopo aver partecipato a Batman v Superman: Dawn of Justice, Suicide Squad e Justice League, l’attore ha finalmente avuto  la possibilità di dare spessore e carattere  al personaggio di Flash.  Le recenti vicissitudini giudiziarie, e l’ammissione di soffrire di seri disturbi psichici, hanno certamtente messo in serio rischio la promettente carrier (basti pensare a quello che è accaduto a Johnny Depp. Tuttavia, il dolore esperito si riflette in un performance attoriale penetrante, la dimostrazione dell’efficacia del Metodo Stanislavskij e della fisiologia delle emozioni. La rappresentazione di un io diviso (per citare il fondamentale testo di Ronald Laing) trova in Miller l’interprete ideale. Un’anima divisa in due, costretta a oscillare fra tragedia e commedia, lacrime e risate, ragione e sentimento.

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Batman, Supergirl & Friends

Spoilerarela schidionata di partecipazioni (alcune davvero straordinarie) presenti in The Flash, risulterebbe inopportuno e imbarazzante più della panna nella pasta alla carbonara. Limitiamoci quindi a citare la frizzante Sasha Calle. L’esuberante attrice statunitense, nata da genitori colombiani, nota per il ruolo di Lola Rosales nella soap opera “Febbre d’amore” si trova perfettamente a propri agio nel panni della volitiva kryptoniana, nota ai più come Supergirl. Non è a rischio spoiler, nemmeno segnalare il graditissimo ritorno del veterano Michael Keaton che torna a interpretare Batman, considerato la sua presenza nel trailer e nelle foto ufficiali rilasciate da Warner. Ça va sans dire, sono trascorsi 34 anni dal mitico lungometraggio firmato da Tim Burton. Sicché The Flash ci offre una versione dell’uomo pipistrello davvero inaspettata e assai originale. Come sanno tutti gli amanti e tutti i cultori dei fumetti trasportati sul grande schermo, nei cinecomic, persino chi muore si rivede. Il principale villain de fill diretto da Muschietti è, infatti, il generale Zod, Spiace un po’ che il personaggio, interpretato dal talentuosissimo Michael Shannon, non abbia trovato più spazio. Tuttavia, nel corso dei 144 minuti di The Flash succede di tutto perché il multiverso è tiranno quanto il tempo. Insomma, tra mondi che collassano, giganti spaziali, Barry Allen tornerà indietro nel passato con la speranza di alterare la linea temporale e salvare i suoi genitori. Solo che alterare il futuro è più rischioso di sedersi sull’ “Elephant Food”, il magma radioattivo situato nelle viscere abbandonate di Chernobyl. Ed entrambe le versioni del velocista scarlatto impareranno ad accettare che non ci si possa bagnare due volte nello stesso fiume, come sapeva bene già Eraclito, un filosofo nato quando al posto del cinema c’erano i miti greci e il più veloce di tutti era Mercurio.

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