The Northman, un'avventura tra Shakespeare e le saghe nordiche. La recensione del film

Cinema

Paolo Nizza

Arriva su Sky Cinema e NOW, la pellicola diretta dal regista Robert Eggers. Un'indimenticabile potente e ipnotica storia d’amore e vendetta ambientata nell’epoca vichinga. Con Alexander Skarsgård, Nicole Kidman, Claes Bang, Anya Taylor-Joy, Ethan Hawke, Willem Dafoe e Björk  Appuntamento da mercoledì 23 novembre alle 21.15. Disponibile anche on demand

Uscito nei cinema lo scorso 21 aprile, The Northman, arriva adesso sugli schermi di Sky Cinema. Si tratta di un affresco feroce e lisergico che riscrive gli stilemi della tragedia scespiriana con la forza selvaggia e immortale del mito. Senza paura, parimenti a un intrepido eroe, Robert Eggers (dopo The Witch, e The Lighthouse) usa la cinepresa come una spada per affrontare un film complesso e stratificato. Sin dai tempi dell’Orlando Furioso “Le dame, i cavallier, l'armi, gli amori, sono rischiosi da raccontare sul grande schermo. Per questo il regista americano si è avvalso del contributo dello scrittore e poeta islandese Sjón, autore di numerosi testi delle canzoni di Björk, nonché sceneggiatore di quel capolavoro horror che è Lamb (LEGGI LA RECENSIONE) . E il risultato è un film di una potenza straordinaria in cui le poesie sono scritte con il sangue e la Storia si abbarbica alla leggenda in una danza ipnotica e affascinante, mentre i guerrieri sognano il  Valhalla. Ma il viaggio dell'eroe puà trasfigurarsi in un incubo, se sone  le "Norne", l'equivalente  vichingo delle Parche latine a tessere il filo del destino,.

The Northman, i vichinghi come non li avete mai visti.

I Vichinghi non sono mai stati raccontati con tanta perizia come in “The Northman”. Né sul grande schermo nei film dedicati a Conan e ad altri eroi barbari, né in serie tv come Vikings. Così miti norreni incontrano le saghe islandesi, in questo film in cui il soprannaturale sposa la realtà. Eggers mostra tutta la brutalità di un mondo dominato dalla violenza e dalla sopraffazione, ma al tempo stesso capace di produrre un’arte astratta e intricata. Tra costumi elaborati, complessi codici d’onore e giustizia, l’epica nordica non è popolata solo da belluini energumeni che, storditi dall’idromele, ululano alla luna. Ma questa pellicola è abitata soprattutto da Shakespeare e dalle sue tragedie. Il bardo fa capolino a ogni scena. E non si tratta solo del principe Amleto e del teschio dello sfortunato Yorick.  Dal fool di Re Lear alle manipolazioni di Lady Macbeth, in ogni sequenza della pellicola si respira l’afflato scespiriano. Sicché The Northman è la dimostrazione che aveva ragione Peter Brook, quando scriveva: “Shakespeare nei suoi 36 testi, copre ogni aspetto della vita umana, assimilando pensieri cosmici e metafisici alle storie semplici della vita quotidiana. “E la forza del film e mescolare capolavori immortali con le forze perpetue della natura.  Il vento, il fango, la pioggia, la neve, la terra, il ghiaccio, la cenere e il fuoco sono personaggi che interagiscono con gli umani, con i loro desideri, le loro sventure. Insomma, l'opera è un'epifania di scontri fisici e conflitti psichici, un florilegio di battaglie tra anime in perenne lotta con se stesse.

Alexander Skarsgård, il principe Amleth di The Northman

A volte i sogni diventano realtà. Era dal 2008 che Alexander Skarsgård desiderava realizzare un film sui vichinghi. D’altronde se sei un attore con un corpo che è una macchina da guerra, alto 1 metro e 94, nato a Stoccolma, la cosa risulta abbastanza naturale. Ma al netto della fisicità straripante dell’ex vampiro Eric di True Blood (peraltro già mostrata in La leggenda di Tarzan) Alexander riesce a trasmettere tutto il dolore di un principe consapevole che “il mondo non gli è amico e nemmeno le sue leggi.” Amleth è un dolente e instabile reietto che nonostante possieda la forza dell’orso e l’agilità del lupo, sarà comunque vittima del proprio destino. Perché talvolta è triste diventare ciò che si è. Cosi sulle note del Tagelharpa, una lira con corde fatte di crine di cavallo, si consuma questa tragedia fatta di ossa, sangue, denti, e cervello, mentre si invoca Odino o si attende di essere scelti dalla vergine valcihiria. Il paradiso può attendere. Il Valhalla, invece, no.

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The Northman, il nuovo trailer del film con Alexander Skarsgård

Nicole Kidman, Anya Taylor-Joy, Björk, le donne di The Northman

Dopo la prima stagione di Big Little LiesNicole Kidman è tornata a lavorare insieme ad Alexander Skarsgård in The Northman.  Ça va sans dire, l’attrice australiana indossa con uno stile inarrivabile la corona della regina Gudrun, genitrice di Amleth. Avvolta nei sontuosi costumi realizzati da Linda Muir, Nicole restituisce tutta l’ambiguità e il mistero di una sovrana rapita e infelice, moglie e madre di un gruppo di famiglia in un inferno. L’altra principale figura femminile del film è Olga delle Betulle, la slava che si allea con Amleth per la loro reciproca sopravvivenza. Per questo ruolo Eggers ha voluto fortissimamente Anya Taylor-Joy, con cui aveva già lavorato in The Witch. E grazie alla superba performance dell’attrice (eccezionale pure nel sottovalutato Ultima notte a Soho) è impossibile non restare abbacinati da questa volitiva figura in perpetua armonia con la natura, nonostante viva in schiavitù. Indimenticabile anche il cameo di Björk che indossa un copricapo fatto di grano e conchiglie di ciprea per nascondere gli occhi. Solo l’artista islandese poteva essere nei panni di una sciamana non vedente X° secolo. Pure l’attore Claes Bang si è trovato a proprio agio nei panni di Fjölnir, il malevolo zio malvagio di Amleth, non foss’altro perché è nato in Danimarca e conosceva assai bene tragedia di Shakespeare. Nonostante la brevità risultano centrate anche le interpretazioni di Ethawn Hawke, nei panni di Re Aurvandil, e Willem Dafoe in quelli del lisergico giullare di corte.

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The Northman, una clip in esclusiva sui costumi del film

The Northman, la trama del film

Amleth è un giovane principe che vive in un regno prospero nel Nord Atlantico vicino alle Isole Orcadi, governato da suo padre, il re Aurvandil (Ethan Hawke) e sua madre, la regina Gudrún (Nicole Kidman). Di ritorno da un viaggio, il re sottopone il figlio a un rituale di iniziazione che consolida la sua posizione nella famiglia, e renderlo in grado di regnare alla sua morte. Terminata la cerimonia, Aurvandil viene assassinato davanti al giovane principe per mano di suo zio Fjölnir (Claes Bang). Per fuggire da una morte certa, il bambino di 10 anni lascia l'isola su una barca a remi, giurando di vendicare suo padre e salvare sua madre, ora nelle grinfie di Fjölnir. Trascorsi vent'anni. Amleth (Alexander Skarsgård), ora gonfio di rabbia, fa parte di una banda di berserker Vichinghi provenienti dalla Svezia che commettono incursioni lungo i fiumi dell'Europa orientale.

Mentre i feroci berserker celebrano ubriachi la loro razzia, Amleth incontra una veggente (Björk) che gli ricorda il suo destino e la sua missione. Nuovamente rinvigorito, l’uomo viene a sapere che Fjölnir gestisce una fattoria in Islanda. Travestito da schiavo, Amleth parte con altri slavi diretti in Islanda, tra cui Olga della Foresta delle Betulle, con la quale stringe un legame. Amleth e Olga vanno a lavorare nella fattoria di Fjölnir insieme ad altri schiavi. Suo zio Fjölnir sta crescendo Gunnar (Elliott Rose) il fratellastro di Amleth, insieme a un altro figlio, Thorír (Gustav Lindh). Rendendosi indispensabile nella fattoria, Amleth attende il momento giusto per mettere in atto il suo piano e vendicare suo padre. Ma bisogna sempre stare molto attenti a ciò che si desidera

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