Halloween Ends, la recensione del film horror con Jamie Lee Curtis in prima tv su Sky

Cinema
Paolo Nizza

Paolo Nizza

La battaglia finale tra l'ex baby-sitter Laurie Strode e il serial killer mascherato Michael Myers. L'ultimo capitolo della saga creata da John Carpenter è una crepuscolare e sorprendente danza macabra, In onda martedì 31 ottobre in prima tv alle 21.15 su Sky Cinema Halloween, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K 

C’era una volta una baby-sitter di nome Laurie Strode. Avrebbe dovuto essere la candida seppur volitiva protagonista di un efferato knife-movie che tracima in un ansiogeno survival. Un epigono riveduto e corretto di pellicole come “Black Christmas” o “Gli occhi della notte”. Ma si palesano John Carpenter, Debra Hill, nata a Haddonfield e Jamie Lee Curtis, figlia di Janet Leigh, ovvero la Marion Crane di Psycho (Hitchcock ci mette sempre lo zampino). Sicché il 31 ottobre del 1978, a fronte di un irrisorio budget di trecentomila dollari e di due settimane di riprese, Halloween arriva nelle sale e cambia la storia del cinema horror. Quarantaquattro anni dopo, arriva sullo schermo battaglia finale. “Halloween Ends” è l’ultimo walzer per Michael Myers, la terminale danza macabra del bogey-man, orchestrata da David Gordon Green che, per la terza volta, firma le gesta mortifere di The Shape. E alla fine, tra la Scream Queen e l’uomo nero, soltanto uno dei due sopravviverà.

In onda Martedì 31 ottobre in prima tv alle 21.15 su Sky Cinema Halloween, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K per i clienti Sky Q o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzione Sky HD/Sky Ultra HD attivo.

Halloween Ends. la trama del film

Se “Halloween Kills” era un tributo cinematografico al dio della carneficina, l’apoteosi del Croque-Mitaine, Halloween Ends è una crepuscolare marcia funebre che parte in sordina. Tuttavia, l’iniziale andamento lento giova alla pellicola. Ci troviamo quattro anni dopo i luttuosi eventi accaduti nel penultimo lungometraggio della saga. Laurie Strode è impegnata nel redigere le proprie memorie e condivide l’appartamento con la nipote Allyson Allyson (Andi Matichak). Di Michael Myers pare si siano perse le tracce. L’ombra è svanita. Ma la morte ha una predilezione per Haddonfield, soprattutto la notte delle streghe. Per cui quando il giovane Corey Cunningham (il Rohan Campbell di The Hardy Boys e Virgin River), viene accusato di aver ucciso un ragazzino a cui faceva da babysitter, la violenza e il terrore tornano a contagiare la comunità della piccola cittadina dell’Illinois. E il personaggio interpretato da Jamie Lee Curtis è costretto, su malgrado, a fronteggiare per l’ultima volta quella minaccia che credeva di poter dimenticare.

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Halloween Ends: " I was a teenage werewolf"

Certe ferite non guariscono mai. Alcuni traumi restano insuperabili. Il passato ritorna sempre e comunque. È quello che accadde in Halloween Ends. Come diceva Marlon Brando in Ultimo Tango. a Parigi: "Quando una cosa finisce, poi ricomincia." Lo si evince già dai titoli di testa del film. La perfida zucca intagliata si rigenera e diventa sempre più grande sullo schermo. Il malevolo Jack o' lantern partorisce se stesso.  Non c’è pace per Laurie Stroode e per i suoi concittadini, pure se il mostro dorme il sonno degli ingiusti. Aveva ragione Carl Gustav Jung quando scriveva  «Il maggior pericolo per l’uomo non sono le carestie, i terremoti, i microbi o i carcinomi, bensì l’uomo stesso, e precisamente perché non esiste ancora difesa efficace contro le epidemie psichiche, che hanno un’azione infinitamente più devastatrice delle peggiori catastrofi naturali»  Insomma Homo homini lupus. E se  non tutte le vittime si trasformano in carnefici, ma tutti i carnefici sono stati vittime.  Per cui tra bulli, nerd è  feste in maschera, metrre i Cramps cantano " I was a teenage werewolf" persino l’amore muore.

 

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Natural Born Michael Myers

Tra facce note, come L'agente di Polizia Frank Hawkins (Will Patton) e l’ex Baby Sitter Lindsey Wallace (Kyle Richards) e volti nuovi, tipo il linguacciuto Dj Wily The Kid (Keraun Harris)  a cui tocca una fantasiosa dipartita degna di un contrappasso dantesco, Halloween Ends ci ricorda, sulla falsariga degli Uomini vuoti immaginati da Thomas S. Eliot, che il mondo “Non già con uno schianto ma con un lamento”.  il tredicesimo film della saga creata da John Carpenter e l'ultimo della trilogia iniziata nel 2018 è il canto del cigno nero dello slasher movie. Che si tratti di una lama affilata, di un ferro da calza, di una pallottola o addirittura di un gigantesco tritarifiuti, la morte non fa sconti a nessuno. E da Natural Born Killers  a Natural Born Myers, il passo è breve. Potenzialmente siamo tutti assassini. Non a caso all’inizio del film su un televisore scorrono le immagini di The Thing, il fanta-horror firmato dallo stesso Carpenter nel 1982. Michael è sempre stato “la cosa da un altro mondo”. Solo che ormai quel mondo è diventato il nostro. E non è più nemmeno necessario celarlo con una maschera di lattice che trasfigura il volto del capitano Kirk di Star Trek.  Si sa, il male non muore mai e non si nasconde neanche più.

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