L’immensità, Crialese: "La mia storia in chiave poetica, definirlo coming out è riduttivo"

©Ansa

Quinta giornata di Mostra del Cinema di Venezia. Il film italofrancese è in concorso, in corsa per il Leone d'oro, così come "The Whale" di Darren Aronofsky e "I figli degli altri (Les Enfants des autres)" di Rebecca Zlotowski. Fuori concorso "The Kiev Trial" di Sergei Loznitsa mentre corre nella sezione Orizzonti "Ti mangio il cuore" di Pippo Mezzapesa, con protagonista Elodie

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Crialese: “Ai giovani le classificazioni di genere non interessano più”

"I tempi sono cambiati, ai giovani di oggi le classificazioni di genere non interessano più, in questo sono maestri, portatori di una nuova sensibilità, maschio, femmina, sono quel che sono, prima di tutto esseri umani". Crialese, che si commuove ricordando la mamma e il sostegno che gli ha sempre dato nel suo percorso, dice: "Sono figlio del mio tempo, ma i tempi oggi sono cambiati", sottolinea il regista di Respiro e Terraferma all’Ansa. "Le famiglie vanno sostenute quando ci sono da fare certi percorsi, mia madre era da sola, non sapeva dove sbattere la testa. Ho cambiato la 'a' con la 'e' e ho dovuto lasciare un pezzo del mio corpo, ma io sono uomo e no, donna e no e voglio rimanere così e spero di non minacciare nessuno per questo". Nell'Immensità al centro, oltre alla ragazzina 'gender fluid', c'è la madre, il grande archetipo interpretato dalla Cruz. "I personaggi femminili sono quelli che mi interessano e per cui faccio il cinema, i maschili sono una noia”, ha detto Emanuele Crialese.
- di Redazione Sky Tg24

L'immensità, il film di Crialese con Penelope Cruz e Vincenzo Amato

L'immensità è ambientato in una Roma "metafisica" degli anni '70 tra palazzi in costruzione in periferia. Racconta la storia di una famiglia in cui l'amore è finito e nell'infelicità la madre cresce tre figli, la maggiore delle quali, l’adolescente xx, rifiuta il suo nome e la sua identità sessuale.
- di Redazione Sky Tg24

Le parole di Emanuele Crialese

L’immensità è un lavoro sulla memoria. Mi sono ispirato alla mia infanzia e alla mia storia personale cercando di rappresentare la migrazione, la transizione di un’anima da uno stato a un altro: un movimento che tutti facciamo”, queste le parole di Emanuele Crialese espresse durante la conferenza stampa del suo film , presentato off in anteprima a Venezia 79.
- di Redazione Sky Tg24

Crialese, la sua storia raccontata per la prima volta in un'intervista a Variety

Una bambina che vuole essere un maschio, ecco la storia di cui parla il film L’immensità, presentato in anteprima oggi alla 79° Mostra internazionale del cinema di Venezia. Questa è anche la storia del suo regista, Emanuele Crialese, che per la prima volta ha raccontato in un'intervista a Variety della sua personale esperienza di transizione da donna a uomo. Il film non è autobiografico ma trae origine dalla sua esperienza.
- di Redazione Sky Tg24

Emanuele Crialese porta L'immensità con Penelope Cruz in concorso

L'immensità "è una storia che mi riguarda molto da vicino, è la mia storia in chiave poetica, sarebbe riduttivo definirlo il mio 'coming out', il pubblico penserebbe a un film sulla transizione ma non è affatto così", ha raccontato all’Ansa Emanuele Crialese, oggi in concorso con il nuovo atteso film, in sala con Warner Bros dal 15 settembre.

- di Redazione Sky Tg24

Santamaria ai giovani: “Siate ambiziosi e non vergognatevene”

“Siate ambiziosi e non vergognatevene: è necessario essere disposti a tutto per realizzare i propri sogni”, questo l’invito che Claudio Santamaria ha rivolto ai giovani durante il suo intervento di ieri.
Courtesy of Campari
- di Redazione Sky Tg24

Claudio Santamaria, il monologo di ieri

Nel corso del pomeriggio, Claudio Santamaria si è esibito in un emozionante monologo, dove protagonista assoluta è stata la Passione, “quella combustione che crea magia”. “Il mio primo insegnante mi spiegò che recitare non è solo saper ripetere le battute a memoria” – ha raccontato Claudio Santamaria – “essere attori significa avere coraggio: il coraggio di farsi attraversare fino in fondo dalle passioni che spingono un personaggio a compiere imprese impossibili e gesti folli. Così, ho perseguitato ogni mia passione grattando via ogni distrazione e lasciando sopravvivere solo il fuoco”. L’evento è proseguito con un interessante talk condotto da Francesca Barra, scrittrice, giornalista e conduttrice, nonché moglie dell’artista, insieme agli attori emergenti di Generazione DO, il progetto avviato dal produttore cinematografico Daniele Orazi e dedicato alle promesse del cinema italiano. Durante questo momento unico, l’attore romano ha avuto modo di parlare di sé e di raccontare alcuni aneddoti legati al proprio percorso professionale, favorendo il dialogo con i giovani talenti. Nel corso dell’intervento, grande attenzione è stata riservata alla Passione, quell’elemento fondamentale nella professione di attore e in grado di generare potenza e creatività.
Courtesy of Campari
- di Redazione Sky Tg24

L’attore Claudio Santamaria protagonista dell’evento firmato Campari

Ieri, sabato 3 settembre, la Campari Lounge ha ospitato l’attore Claudio Santamaria, protagonista dell’evento firmato Campari in occasione della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia – di cui il Campari è Main Sponsor per il quinto anno consecutivo. Questo è il secondo dei tanti appuntamenti promossi dal brand, che venerdì ha visto sul palco anche la madrina di questa edizione della Mostra, l’attrice Rocío Muñoz Morales.
- di Redazione Sky Tg24

Claudio Santamaria si racconta alle giovani promesse di Generazione DO

Al via il secondo appuntamento del palinsesto firmato Campari in occasione di Biennale Cinema 2022, con uno dei volti più affermati del panorama cinematografico italiano: Claudio Santamaria. Un incontro all’interno della Campari Lounge, a cui hanno assistito le giovani promesse del cinema italiano parte del progetto Generazione DO di Mymovies.

Courtesy of Campari
- di Redazione Sky Tg24

Grande attesa per Elodie a Venezia con "Ti mangio il cuore"

"L'onore di mio fratello Sandro è stato oltraggiato." "A' uerre nun piace a nisciuno." Una storia di violenza scambiata per amore, di regole ancestrali, di mafia, e di vendette. Pippo Mezzapesa, in concorso al lido nella sezione Orizzonti, sceglie il bianco e nero per Ti mangio il cuore, film ispirato all'omonimo libro in cui si racconta la storia della prima donna pentita di mafia. "Appena ho letto il copione ho empatizzato subito con Marilena, una donna che divide in qualche modo, una donna coraggiosa, forte, ma lo stesso tempo vittima anche del potere. Una madre, quindi è una donna desiderosa di libertà e di amare. Ha talmente tanti tratti incredibili che è stata irresistibile per me", ha detto Elodie. "Un cast corale in cui Francesco Patanè ed Elodie, al suo esordio cinematografico, interpretano i punti cardine di una storia che solo all'apparenza sembra lontana nel tempo e nei luoghi ma che riguarda invece ancora troppe persone. "È il racconto di una società dura, cruda, selvaggia, animalesca. È una società piena di contrasti e quindi era un punto di partenza per raccontare questa storia e la rotta che avevo durante le riprese". "Quello che che cambia, verso la metà del film, il mio personaggio Andrea è un dolore profondo. Un dolore unito ad un senso di colpa, quindi un dolore per qualcosa che senti di avere causato tu e di non potere in nessun modo aggiustare".

Elodie a Venezia con "Ti mangio il cuore" | Video Sky - Sky TG24

video.sky.itGuarda Elodie a Venezia con "Ti mangio il cuore" su Sky Video - Sky TG24

- di Redazione Sky Tg24

Women's Stories, la serata organizzata da Vanity Fair a Venezia 79 per celebrare le donne

Un gala per celebrare le donne che ha visto registe, sceneggiatrici, scrittrici, produttrici e attrici raccontare le proprie storie. Tra le note di Beatrice Rana, il dj set di Brina Knauss e una performance canora di Carla Bruni. Ecco tutte le foto

Women's Stories, la serata organizzata da Vanity Fair a Venezia. FOTO

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- di Redazione Sky Tg24

Sergei Loznitsa, il regista ucraino di The Kiev Trial

Di seguito le parole del regista ucraino di The Kiev Trial, Sergei Loznitsa, condivise dall’account di Twitter de La Biennale di Venezia
- di Redazione Sky Tg24

The Kiev Trial, parla il regista ucraino Sergei Loznitsa

Quando ha iniziato a guardare il materiale per girare 'Il processo di Kiev' il regista ucraino Sergei Loznitsa non avrebbe mai immaginato che di lì a poco sarebbe arrivata una nuova guerra per il suo Paese. "Questo film è importante perché indica la necessità che alla fine dell'attuale conflitto, che non so come e quando avverrà, si debba fare un processo per i crimini commessi dai russi”, dice Loznista. “Proprio il fatto che non ci sia mai stata una 'Norimberga' per la Russia, per i crimini che già aveva cominciato a compiere nel 1917, le ha permesso di diventare il Paese che è oggi che ha sempre pensato gli fosse concessa qualsiasi cosa". Il processo di Kiev, anche noto come la 'Norimberga di Kiev', si celebro' nel gennaio del 1946 in Unione Sovietica, e fu uno dei primi in cui vennero condannati i nazisti e i loro collaboratori. Quindici criminali, colpevoli di atrocità poi riconosciute dal processo di Norimberga come crimini contro l'umanità, furono imputati  per le 'atrocità commesse dagli invasori nel territorio della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina'.
- di Redazione Sky Tg24

Segnalazione Cinema for UNICEF

La Segnalazione Cinema for UNICEF è un riconoscimento istituito dal Comitato Italiano per l’UNICEF e accolto alla Mostra fin dal 1980. Lo scopo è quello di designare il film più vicino al “mondo dei bambini” e agli ideali di cui l’UNICEF è divulgatore in tutto il mondo: rispetto dei diritti dell’infanzia, partecipazione consapevole dei bambini e degli adolescenti alle vicende della loro vita, accettazione delle differenze culturali, etniche, religiose e di genere, rifiuto della guerra, della violenza e di tutte le forme di sfruttamento degli esseri umani.

Mostra del Cinema di Venezia: la Segnalazione Cinema for UNICEF dedicata ai bambini dell'Afghanistan

Una donazione per aiutare i bambini Anche quest’anno l’UNICEF Italia è presente alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per sottolineare il legame ideale tra il mondo del cinema e l’infanzia.
- di Redazione Sky Tg24

Il prestigioso premio Segnalazione Cinema For Unicef

Il lavoro dei giovani 15 giurati non si esaurisce con l’assegnazione del Leoncino d’Oro: in seguito a un accordo siglato nove anni fa con il Comitato Italiano per l’UNICEF, spetterà a loro assegnare anche il prestigioso premio Segnalazione Cinema For Unicef al film “che meglio trasmetta i valori e gli ideali dell’UNICEF, dando voce e volto ai diritti dell’infanzia”.
- di Redazione Sky Tg24

Leoncino d’Oro, i 15 giurati

Il gruppo di giovani giurati provenienti da diverse regioni d’Italia sta partecipando a tutte le proiezioni dei film in concorso e ad altre iniziative, tra cui numerosi incontri con i talent presenti alla Mostra del Cinema. Un’occasione unica per questi ragazzi tutti accomunati dalla grande passione per il cinema, selezionati grazie al lavoro annuale del “David Giovani”.
- di Redazione Sky Tg24

Leoncino d’Oro Agiscuola 2022, a Venezia 79 la 34° edizione del premio

Sono sbarcati al Festival di Venezia i quindici giovani giurati che assegneranno il Leoncino d’Oro Agiscuola e il premio Segnalazione Cinema For Unicef. Da quando, nel 1989, Agiscuola ha istituito il Leoncino d’Oro, il premio è divenuto negli anni uno dei riconoscimenti collaterali più significativi della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.
- di Redazione Sky Tg24

Il corto docu The Skill del regista Simone Aloisio e del giornalista Lorenzo Munegato

Il docufilm The Skill, firmato dal regista Simone Aloisio e dal giornalista Lorenzo Munegato, verrà presentato domani al Lido nel padiglione della
Regione Veneto, ed è "un viaggio ideale che racconta l'Italia del sacrificio, della fatica ma anche delle soddisfazioni e della crescita professionale e personale. Un resoconto di approfondimento giornalistico che, per bocca dei protagonisti, spiega i profondi mutamenti del mondo del lavoro negli ultimi anni e di come certi mestieri, un tempo meno di tendenza, abbiano riacquistato importanza, fascino, centralità e, soprattutto, siano straordinariamente richiesti dal mercato".
- di Redazione Sky Tg24

Il cortometraggio The Skill racconta l’Italia che si reinventa

"Negli ultimi 12 mesi per il 69% delle organizzazioni è aumentato il tasso di turnover, ovvero di coloro i quali vogliono cambiare carriera. Il cortometraggio mostra così come sia nuove professionalità sia antichi mestieri offrano concrete opportunità di impiego. Lo testimoniano i dati Istat secondo cui a giugno 2022 il tasso di occupazione si è attestato al 60,1%, ai massimi dal 1977", si legge ancora.
- di Redazione Sky Tg24

Il cortometraggio The Skill a Venezia, sull’Italia che si reinventa

C’è anche il lavoro tra gli argomenti sviluppati nell'ambito della 79esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, con un docufilm che racconta come in Italia "a dispetto delle rappresentazioni disfattiste, trovare occupazione sia tutt'altro che impossibile": è questo lo spirito di 'Il buon lavoro che c'e", prodotto della holding di comunicazione strategica The Skill Group, che fotografa "un'Italia più dinamica, disponibile a reinventarsi e a mettersi in discussione. Se infatti fino a pochi anni fa il nostro Paese era tra quelli con minore mobilità dal punto di vista lavorativo, il Covid ha rimesso in circolo le energie, modificando almeno in parte l'approccio al lavoro e invertendo la tendenza", spiega una nota del gruppo di comunicazione.
- di Redazione Sky Tg24

Spettacolo: Per te