Dal sentito discorso di premiazione di Chloé Zhao al toccante omaggio di Thomas Vinterberg alla figlia scomparsa di recente, la 93esima edizione degli Academy Awards ha regalato al pubblico numerosi passaggi da ricordare
E così, con una serie di conferme e di emozionanti colpi di scena, si è conclusa la Notte degli Oscar 2021. Si trattava senza dubbio di una delle edizioni degli Oscar più attese da molti anni a questa parte, per via delle tante sfide da affrontare per mettere in piedi un evento di questa portata in piena pandemia.
Ebbene, come ha potuto constatare chi ha seguito la cerimonia in diretta su Sky, le promesse non sono state tradite. Grazie a una sapiente regia e a una formula leggermente rinnovata rispetto al passato, la 93esima edizione degli Academy Awards è stata una delle più “agili” dei tempi recenti, senza per questo rinunciare allo spettacolo.
Accanto alla tradizionale venue del Dolby Theatre, quest’anno la Notte degli Oscar ha aggiunto la nuova location della Union Station. Il tanto agognato red carpet ha avuto luogo, e vari ospiti hanno arricchito la serata. E, cosa molto importante, rispetto ad altri premi che nei mesi passati si sono dovuti rassegnare a imbarazzati discorsi di ringraziamento via Zoom, i vincitori hanno potuto ritirare la loro statuetta in presenza.
Gli Oscar 2021 si sono aperti con brio con l’ottima introduzione di Regina King, che nel suo discorso non ha mancato di ricordare i fatti di cronaca recenti, riferendosi al verdetto che ha riconosciuto Derek Chauvin colpevole della morte di George Floyd.
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Tra i momenti più emozionanti della cerimonia è impossibile non segnalare il toccante (e dovuto) tributo ai protagonisti del cinema scomparsi quest’anno, fra i quali figura Chadwick Boseman, l’ormai leggendario Black Panther della Marvel, protagonista di Ma’ Rainey’s Black Bottom. E, a proposito di emozioni e colpi di scena, proprio il fatto che non sia stato lui ad aggiudicarsi la statuetta come Miglior attore ha costituito una delle principali sorprese della serata.
A spuntarla, infatti, è stato il veterano Anthony Hopkins, grazie alla sua eccezionale performance in The Father – Nulla è come sembra di Florian Zeller. Il fatto che l’annuncio dei nomi dei migliori attori protagonisti (l’altra vincitrice è stata Frances McDormand grazie a Nomadland) sia arrivato a fine serata, dopo il suddetto tributo e addirittura, cosa insolita, dopo la premiazione per il Miglior film, ha suscitato polemiche nella comunità black, perché secondo alcuni si è scelto di sfruttare una triste perdita per fare audience. Non è inoltre passato inosservato il fatto che Hopkins non fosse presente a ritirare il premio.
Polemiche a parte, a trionfare (come peraltro previsto) in questa Notte degli Oscar 2021 è stato soprattutto Nomadland, che ha portato a casa tre Oscar “pesantissimi”: Miglior film, Miglior regia a Chloé Zhao e, per l’appunto, Miglior attrice protagonista a Frances McDormand (qui trovate tutti i vincitori).
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Proprio le donne di Nomadland ci hanno regalato due dei discorsi più convincenti della serata: Chloé Zhao, il cui nome è stato annunciato in diretta da un cinema di Seul dal regista premiato l’anno scorso, Bong Joon-ho, ha parlato della sua infanzia e della “bontà intrinseca in noi”. Frances McDormand ha invece ritirato la sua statuetta invitando il pubblico a ritornare al cinema dopo questo annus horribilis in cui le sale sono rimaste a lungo chiuse a causa della pandemia.
La premiazione più “adorabile” è stata quella di Youn Yuh-jung, Miglior attrice non protagonista con Minari, commossa e incredula al momento dell’annuncio della sua vittoria da parte di Brad Pitt. L’attrice coreana si è inoltre domandata come sia stato possibile che abbia vinto lei e non Glenn Close, la cui sfortuna agli Oscar è ormai diventata proverbiale: a fronte di otto nomination, non è mai riuscita a portarsi a casa una statuetta!
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Il discorso più toccante è stato invece quello del danese Thomas Vinterberg, premiato per il Miglior film internazionale con Un altro giro, che ha voluto dedicare la statuetta alla figlia Ida, morta a soli 19 anni in un incidente stradale, e che, comprensibilmente, non è riuscito a trattenere le lacrime.
Numerosi i record di questa Notte degli Oscar: Youn Yuh-jung è stata la prima attrice coreana premiata agli Oscar, Chloé Zhao la seconda donna in assoluto a vincere nella categoria Miglior regia, Anthony Hopkins l’attore più anziano a uscire vincitore agli Academy, Mia Neal e Jamika Wilson le prime donne nere a vincere per il Miglior trucco grazie a Ma’ Rainey’s Black Bottom e, come abbiamo visto, Glenn Close ha incassato l’ottava delusione, raggiungendo così il collega Peter O’Toole in cima alla ben poco invidiabile classifica delle stelle che non hanno mai vinto un Oscar a fronte del maggior numero di nomination.