Oscar 2021, la regista Chloé Zhao parla della sua infanzia e della bontà intrinseca in noi

Cinema

Camilla Sernagiotto

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La regista vincitrice per il film Nomadland ha emozionato tutti con le sue parole semplici, genuine e molto profonde. Ha raccontato di quando era una bambina e di come recitava i classici della poesia assieme al padre. E ha affermato di credere fermamente che in ognuno di noi rimanga quella bontà intrinseca con cui nasciamo

Miglior regista con il suo film Nomadland, Chloé Zhao è entrata a pieno titolo nell’Olimpo cinematografico. (TUTTO SUI VINCITORI E SULLA CERIMONIA DEGLI OSCAR - FOTO)
La regista stanotte ha fatto la storia. Degli Academy Awards, del cinema ma anche la storia in generale. Il suo discorso emozionante pronunciato dopo aver ritirato la statuetta - seconda donna a vincere il prestigioso riconoscimento, prima cinese e prima asiatica a vincere un Oscar come miglior regista - non poteva che essere un momento toccante.

A consegnarle idealmente il premio è stato Bong Joon-ho, il regista di Parasite che ha trionfato lo scorso anno e che ha annunciato la vittoria da un cinema di Seul.

“Quando ero bambina mio padre e io facevamo questo gioco. Imparavamo a memoria classici della poesia e li recitavamo a vicenda, con il compito di finire la frase dell’altro”, ha raccontato con la statuetta in mano e con l’emozione sul volto.

Ha aggiunto che è stata sempre molto ispirata dalla frase cinese  “人之初,性本善,” dal testo fondamentale cinese The Three Character Classic.
Ha tradotto la frase con queste parole: “La gente alla nascita è intrinsecamente buona”.
E ha spiegato che quelle sei lettere hanno avuto un enorme impatto su di lei quando era una bambina. “E continuo tuttora a crederlo veramente, anche se a volte sembrerebbe vero il contrario. Ma ho sempre trovato bontà nelle persone che ho conosciuto, ovunque io sia andata nel mondo”.

"Tenere stretta la bontà", le parole di Chloé Zhao

Chloé Zhao ha concluso il suo discorso salutando “chiunque abbia la fede e il coraggio di tenere stretta la bontà in se stessi e negli altri, non importa quanto sia difficile farlo. Questo (premio) è per voi, voi mi ispirate a continuare così”.

Nata a Pechino nel 1982, Zhao è cresciuta negli Stati Uniti e proprio qui ha studiato cinema, presso la New York University Tisch School of Arts.

La sua storica vittoria suona quasi come una “vendetta del karma” al governo di Pechino, che aveva ordinato ai media di oscurare la cerimonia di consegna degli Oscar a causa di alcune dichiarazioni che la regista aveva fatto in passato nei confronti del Dragone.

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