Chloé Zhao, chi è la regista dei record allieva di Spike Lee candidata agli Oscar 2021

Cinema

Denise Negri

Vita, carriera e curiosità sulla donna che ha già scritto la storia del cinema a Hollywood e che si appresta a dominare la notte degli Oscar il prossimo 25 aprile con il suo "Nomadland". Tutto quello che c'è da sapere su Chloé Zhao

Con quattro candidature ai prossimi Oscar Chloé Zhao è già entrata nella storia come prima donna asiatica a ricevere così tante nomination.

In generale però il suo Nomadland”, con un budget tra i 4 e i 6 milioni di dollari

(una cifra irrisoria per le produzioni di Hollywood) è ora in corsa in sei categorie quali miglior film, miglior sceneggiatura non originale, miglior montaggio, miglior fotografia, migliore attrice protagonista (Frances McDormand) e naturalmente miglior regia.

Di queste sei candidature, si diceva, quattro portano direttamente il suo nome, la sua firma e il suo talento.

 

I PREMI VINTI DA NOMADLAND

 

Il film, in parte auto prodotto anche con l’aiuto della protagonista Frances McDormand, ha vinto il Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il premio del pubblico al Toronto Film Festival e due Golden Globe come miglior film drammatico e miglior regia.

Un cammino, quello del film che sarà disponibile su Star all’interno di Disney + a partire dal 30 aprile (visibile anche su Sky Q), e in sala appena possibile, costellato da tantissimi altri riconoscimenti come i British Independent Film Award, Chicago Film Critics Association Awards, Gotham Award, Hollywood Critics Association, PGA Awards ( solo per citarne alcuni).

CHI E’ CHLOE ZHAO

 

Il suo nome all'anagrafe è Zhao Ting, nata a Pechino il 31 marzo del 1982, di professione è regista, sceneggiatrice, montatrice e produttrice cinematografica. Padre dirigente d’acciaieria e madre infermiera, è però cresciuta con una mamma adottiva e gli occhi sempre puntati a Occidente.

A quindici anni studia in un College a Londra per poi completare gli studi superiori a Los Angeles. Laureata in Scienze Politiche all’Università del Massachussets, ha anche studiato cinema alla New York University e per mantenersi gli studi ha lavorato nel settore pubblicitario e immobiliare, facendo saltuariamente anche la barista.

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I PRIMI FILM

 

Tra il 2008 e il 2011 scrive e dirige, monta e produce (tutte attitudini che continua a portarsi dietro) alcuni cortometraggi che presenta in vari festival in giro per gli States. Nel 2015 arriva il primo lungometraggio “Song My BrothersTaught Me”, su due fratelli Sioux che in una riserva indiana del Sud Dakota si ritrovano ad affrontare l’improvvisa perdita del padre.

Il film viene presentato in concorso al Sundance Film Festival, alla “Quinzane des Réalisateurs” a Cannes e ottiene una candidatura come miglior film d’esordio agli Independent Spirit Award del 2016.

L’anno successivo scrive, dirige e co-produce “The Rider- Il sogno di un cowboy” la storia di un giovane mandriano che ripensa alla sua vita dopo che un grave incidente pone fine alla sua carriera nei rodei.

Anche qui la storia si ripete e Chloé torna a Cannes alla “Quinzane des Réalisateurs” dove ottiene il plauso della critica e poi quattro candidature agli Independent Spirit Awards.

 

CURIOSITA’

 

Minuta ma potente, timida e solitaria (per sua stessa ammissione) dice che il cinema la salva da un isolamento nel quale, viceversa, si crogiolerebbe senza grossi problemi. Lunghi capelli neri, molto spesso legati in una treccia, spesso vestita con una salopette di jeans, Chloé ama far recitare nei suoi film attori non professionisti come è capitato anche in “Nomadland” dove veri nomadi affiancano sul grande schermo la protagonista. Realismo che forse avrà imparato da un professore che ha avuto alla New York University, un tale Spike Lee.

Eclettica, Chloé, ama le grandi sfide ed evidentemente anche misurarsi in terreni da lei ancora poco conosciuti tanto che il suo prossimo film sarà “Gli eterni” il nuovo capitolo dopo “Avengers: Endgame” con Angelina Jolie e Salma Hayek tra gli altri. Lavoro ottenuto mandando una lettere di presentazione direttamente alla Marvel.

“Il viaggio consiste nel cercare il vero io”, dice “e in questo le donne riescono meglio”.

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