
Orologio Apocalisse, guerra spinge le lancette a 90 secondi da mezzanotte. Cosa significa
Lo strumento, creato subito dopo la seconda guerra mondiale dalla federazione degli scienziati atomici per dare un'indicazione simbolica sul tempo a disposizione prima di catastrofi irrimediabili, continua a segnare sempre meno secondi per l'umanità

Manca sempre meno all'Apocalisse. È quello che afferma il Doomsday Clock, l'orologio istituito dalla federazione degli scienziati atomici nel 1947 per dare, ogni anno, un'indicazione simbolica riguardo il tempo che gli esseri umani hanno a disposizione per salvaguardare il pianeta da una possibile catastrofe, derivante l’utilizzo di armi nucleari e gli effetti del cambiamento climatico. Tra gli scienziati che hanno contribuito a crearlo, Albert Einstein, J. Robert Oppenheimer e Eugene Rabinowitch
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Il "verdetto" dell'orologio dell'Apocalisse di quest'anno è particolarmente inquietante: secondo lo strumento l'umanità avrebbe a disposizione solo 90 secondi prima di giungere ad un punto di non ritorno verso la propria fine. Il dato, il peggiore di sempre da quando esiste il Doomsday Clock, è indubbiamente segnato dalla minaccia nucleare, riaffacciatasi prepotentemente a causa della guerra in Ucraina e dalla preoccupazione per i cambiamenti climatici
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Le previsioni del Doomsday Clock sono oscillate costantemente a seconda del periodo e delle emergenze che ha vissuto l'umanità nel corso degli ultimi 75 anni circa

Il dato migliore in assoluto, quello in cui l'umanità ha avuto più tempo a disposizione per evitare la propria fine, è stato registrato ad esempio nel 1991, l'anno della fine dell'URSS e della Guerra Fredda. In quel caso l'orologio aveva registrato 17 minuti all'Apocalisse

Agli albori della propria storia, nel 1947, l'orologio aveva registrato 7 minuti all'Apocalisse, dato che era notevolmente peggiorato a partire dal 1949, quando è partita la corsa delle potenze alle armi nucleari, con la conseguente isteria nella società, avvicinandosi alla mezzanotte

Negli ultimi anni era parsa già particolarmente grave la previsione del 2019, quando il Doomsday Clock aveva dato a disposizione dell'umanità soltanto due minuti prima del punto di non ritorno

Un dato inquietante, soprattutto per la corrispondenza con quello del 1953, anno dei grandi test sulle armi atomiche compiuti alternativamente dagli Stati Uniti e dall'Unione Sovietica

Negli anni successivi al 2019, la situazione è andata ulteriormente peggiorando, almeno stando a quanto previsto dall'orologio, fino al minuto e mezzo a disposizione del genere umano registrato quest'anno. L'anno scorso l'orologio stabiliva un tempo di 100 secondi a disposizione dell'umanità

Ad influire maggiormente sulle previsioni recenti del Doomsday Clock è stata soprattutto la grande preoccupazione da parte delle giovani generazioni sulla questione dei cambiamenti climatici

La pandemia da Coronavirus e la guerra in Ucraina, poi, non hanno fatto che peggiorare la situazione, minando le certezze dell'umanità e avvicinandola sempre di più a scenari irreparabili
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