Premio Nobel per la Fisica 2021, vincono Giorgio Parisi, Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann
ScienzeA Stoccolma premio assegnato all'italiano Giorgio Parisi, fisico teorico dell'Università Sapienza di Roma e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell'Accademia dei Lincei. È premiato per le sue ricerche sui sistemi complessi. Mattarella: premio che rende onore all'Italia. Congratulazioni anche da Draghi. Gli altri vincitori Manabe e Hasselmann hanno invece avuto il riconoscimento per le loro ricerche su modelli climatici e il riscaldamento globale
Giorgio Parisi, Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann hanno vinto il premio Nobel per la Fisica, dopo la vittoria di ieri di David Julius e Ardem Patapoutian del Nobel per la Medicina. Parisi, fisico teorico dell'Università Sapienza di Roma e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell'Accademia dei Lincei, è stato premiato per le sue ricerche sui sistemi complessi (CHI È PARISI). "Sono felice, non me lo aspettavo, ma sapevo che avrebbero potuto esserci delle possibilità", ha detto Parisi in collegamento con l'Accademia delle Scienze di Stoccolma. L'ultimo Nobel a un ricercatore nato in Italia è quello del 2007 a Mario Capecchi, attivo negli Usa, ma per risalire a un ricercatore italiano che ha svolto in Italia la maggior parte del lavoro bisogna risalire a 62 anni fa, al Nobel per la Chimica assegnato nel 1959 a Giulio Natta (CHI SONO TUTTI I VINCITORI ITALIANI DEL NOBEL). Gli altri due vincitori del 2021, Manabe e Hasselmann, hanno invece avuto il riconoscimento per le loro ricerche su modelli climatici e il riscaldamento globale. L’anno scorso il premio era andato a Roger Penrose, Andrea Ghez e Reinhard Genzel.
Mattarella: premio che rende onore all'Italia
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso grande soddisfazione per il conferimento del Premio Nobel per la fisica al Prof. Giorgio Parisi e gli ha rivolto le più grandi congratulazioni per questo altissimo riconoscimento che rende onore all'Italia e alla sua comunità scientifica. Poco dopo sono arrivate le congratulazioni anche del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che esprime al professor Parisi le più vive e sentite congratulazioni per la vittoria del Premio Nobel per la Fisica, a nome del Governo e suo personale. Il Professor Parisi è un pioniere della ricerca nella fisica teorica e ha legato il suo nome a scoperte decisive nel campo della cromodinamica quantistica e dello studio dei sistemi disordinati complessi, dalla scala atomica a quella planetaria. Il premier riceverà il professor Parisi a Palazzo Chigi per complimentarsi per lo straordinario successo.
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Chi è Parisi
Giorgio Parisi, fisico teorico, 73 anni, ha vinto il Premio Nobel "per la scoperta dell'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici da scala atomica a scala planetaria". La sua è stata una carriera scientifica ricca di successo, dedicata a temi di frontiera: dal bosone di Higgs al comportamento dei sistemi complessi, come le reti neurali, il sistema immunitario o il movimento di gruppi di animali, con i meccanismi alla base delle perfette formazioni degli uccelli in volo e le cui regole potrebbero spiegare anche comportamenti umani complessi, come gli andamenti elettorali o le turbolenze dei mercati azionari. Il suo lavoro si è svolto in massima parte in Italia, come docente di Fisica Teorica nell'Università Sapienza di Roma, come ricercatore associato dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) ed è stato presidente dell'Accademia dei Lincei dal 2018 al 2021. Sono stati numerosi i contributi determinanti e ampiamente riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale che ha dato nei campi della fisica delle particelle e della meccanica statistica, della fluidodinamica e della materia condensata, fino ai supercomputer.
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La carriera di Parisi
Nato a Roma il 4 agosto 1948, Parisi si è laureato in fisica alla Sapienza nel 1970 sotto la guida di un altro grande fisico italiano, Nicola Cabibbo, con una tesi sul bosone di Higgs. Ha iniziato la sua carriera scientifica ai Laboratori Nazionali di Frascati dell'Infn, dal 1971 al 1973 come membro del Consiglio Nazionale delel Ricerche (Cnr) e dal 1973 al 1981 ricercatore dell'Infn. In quegli anni ha lavorato molto anche all'estero, prima negli Stati Uniti, nella Columbia University di New York (1973-1974), poi in Francia, nell'Institut des Hautes Études Scientifiques a Bures-sur-Yvettes (1976-1977) e all'Ecole Normale Supérieure di Parigi (1977-1978). Al rientro in Italia ha lavorato per l'Infn e nel 1981 ha avuto la cattedra di Fisica teoria nell'Università di Roma Tor Vergata e 12 anni più tardi, nel 1992, è passato all'Università Sapienza, dove ha tenuto diversi insegnamenti, fra cui fisica teorica, teorie quantistiche, fisica statistica, probabilità. Con Nicola Cabibbo ed altri fisici italiani ha partecipato al progetto del supercomputer APE100. Nel 2018 è stato eletto presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, della quale era socio dal 1988. Numerosi i riconoscimenti del suo lavoro a livello internazionale, come la Medaglia Boltzmann (1992), la Medaglia Dirac per la fisica teorica (1999, la Medaglia Max Planck (2011), il premio Wolf (2021). E' del settembre 2021 era La citazione nella Clarivate Citation Laureate.
Chi sono gli altri due vincitori
Metà del Nobel è stata assegnata in quote di un quarto ciascuno al meteorologo e climatologo giapponese Syukuro Manabe, 90 anni, e all'oceanografo e modellatore climatico tedesco Klaus Hasselmann, 89 anni, per "la modellazione fisica del clima della Terra, che ne quantifica la variabilità e prevede in modo affidabile il riscaldamento globale".
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Parisi era tra i favoriti
Qualche giorno prima dell’annuncio è stata diffusa la consueta lista messa a punto dagli esperti di Clarivate Analytics, che selezionano i candidati considerati tra i favoriti, usando come metro di giudizio le citazioni ricevute dai loro lavori tra le pubblicazioni scientifiche. Come spiega Wired, “la classifica è il risultato dell’analisi condotta dall’Institute for Scientific Information (Isi), che ogni anno valuta l’impatto dei ricercatori che hanno maggiormente influenzato la comunità scientifica internazionale”. Per quanto riguarda la Fisica, per il 2021 era stato citato come papabile Nobel l'italiano Giorgio Parisi, docente emerito alla Sapienza di Roma, inserito tra i candidati “per le sue scoperte rivoluzionarie nel campo della cromodinamica quantistica e dello studio dei sistemi disordinati complessi”.
Messa: giornata storica per l'Italia
"È una giornata storica per l'Italia e per questo voglio dire un grande Grazie a Giorgio Parisi. Credo di poterlo fare a nome di molti". È il commento del ministro dell'Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa. "Dire 'complimenti' al nostro neo-vincitore del Premio Nobel per la Fisica è persino riduttivo: Giorgio, con la vita dedicata alla scienza e alla ricerca, con la passione che non lo ha mai abbandonato, è stato negli anni, e continua a esserlo oggi, maestro ed esempio per tanti giovani, ricercatori e non.