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Kenya, scoperto un nuovo mammifero nelle foreste africane

Scienze
Hanna Rosti - www.helsinki.fi

Appartiene al genere Dendrohyrax ed è stato studiato dai ricercatori dell’Università di Helsinki, che hanno compiuto una serie di analisi nelle colline di Taita, in Kenya, nell’ambito di un'indagine sulle vocalizzazioni degli animali notturni. “Questi animali, che sembrano grandi porcellini d'India, sono in realtà lontani parenti degli elefanti", hanno spiegato i ricercatori. I richiami ascoltati in una delle popolazioni non sembrano essere collegati ad alcuna specie conosciuta

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Nelle foreste montane dell’Africa potrebbe vivere un mammifero di cui non si conoscevano le caratteristiche, almeno fino ad oggi e alla scoperta dei ricercatori dell’Università di Helsinki. Gli studiosi, infatti, avrebbero individuato una nuova specie di mammifero, appartenente al genere Dendrohyrax, che comprende gli iraci o procavie, una famiglia di animali presenti soprattutto in Africa, ma anche nel Medio Oriente, dotati di zampe corte, pelo folto, corpo tondeggiante simile a quello di un coniglio ben nutrito e una coda appena accennata.

Un'indagine sulle vocalizzazioni degli animali notturni

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Discovery” è stato concentrato sull’analisi degli iraci arboricoli presenti nelle colline di Taita, in Kenya, nell'ambito di un'indagine sulle vocalizzazioni degli animali notturni del luogo. "Sappiamo molto poco sulla diversità e l'ecologia degli iraci degli alberi”, ha spiegato Hanna Rosti dell'Università di Helsinki. “Questi animali, che sembrano grandi porcellini d'India, sono in realtà lontani parenti degli elefanti, e sono noti per le loro capacità di emettere suoni acuti e con un volume di oltre cento decibel". In genere, questi mammiferi hanno una lunghezza compresa fra i 30 e i 70 cm e pesano fra i 2 e i 5 kg. Si nutrono principalmente di erba, foglie, corteccia, radici e bulbi, ma occasionalmente possono anche nutrirsi di insetti.

Un canto di oltre 12 minuti

Il team di esperti, nel corso della ricerca, ha descritto per la prima volta le vocalizzazioni degli animali nelle foreste di Taita ed è riuscito a comprendere che il canto di questi animali può durare per oltre 12 minuti ed è composto da diverse sillabe, combinate e ripetute in varie modalità. "La nostra ipotesi è che queste vocalizzazioni siano emesse dai maschi che cercano di attirare le femmine”, ha sottolineato Rosti. “I nostri risultati suggeriscono che le popolazioni nelle colline di Taita potrebbero appartenere a specie diverse". In particolare, hanno detto gli autori dello studio, i richiami ascoltati in una delle popolazioni non sembrano essere collegati ad alcuna specie conosciuta. "La tassonomia di molti mammiferi notturni rimane poco conosciuta, ci sono tante popolazioni che non sono state studiate. Sarà necessario approfondire le indagini e scoprire a quale specie appartengano questi animali", ha detto invece Henry Pihlstrom, che ha analizzato la tassonomia degli iraci per la ricerca.

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