Il pachiderma è poi stato portato nella sua foresta di provenienza e rimesso in libertà. Un rischio sempre più elevato, visto che la distruzione delle foreste e la rapida urbanizzazione dei villaggi indiani spinge gli animali ad avventurarsi vicino agli insediamenti umani
Tanta fatica, oltre 10 ore di lavoro e, infine, missione compiuta: è salvo l'elefante caduto in un pozzo profondo circa 17 metri nel Tamil Nadu, uno Stato a sud dell'India. Un pachiderma di circa 25 anni si era smarrito finendo in un villaggio al confine con la foresta nel distretto di Dharmapuri. E lì, un pozzo nascosto dai cespugli e non protetto da una recinzione o da un muretto, ha rischiato di diventare una trappola mortale per l’animale che ci è finito dentro. Non è la prima volta che capita: nell’ultimo anno altri due elefanti sono caduti in uno dei pozzi presenti nella zona. Un rischio sempre più elevato visto che la distruzione delle foreste, la rapida urbanizzazione e l'aumento della popolazione dei villaggi indiani spinge gli animali ad avventurarsi vicino agli insediamenti umani.
La dinamica del salvataggio
"Era un pozzo profondo e stretto – racconta uno dei soccorritori – . Siamo stati informati dalla gente del posto che hanno sentito il pianto disperato dell’elefante e siamo stati in grado di recuperarlo solo a tarda notte". I funzionari forestali hanno prima iniziato a ripulire i cespugli intorno al pozzo e poi hanno cercato di pompare l'acqua fuori dal pozzo. Ma l'elefante ha attaccato i tubi di aspirazione costringendo richiederne la sedazione da parte dei veterinari. A quel punto è stato più semplice estrarre l’animale fuori dal pozzo utilizzando una gru. L’elefante è poi stato portato nella sua foresta di provenienza e rimesso in libertà.