La nazione sta progettando l’orbiter, il lander e il rover che affronteranno il viaggio verso il pianeta rosso. Un’eventuale successo potrebbe consentirle di affermarsi come leader nel settore aerospaziale
Dopo aver raggiunto la Luna, la Cina punta a portare un proprio lander anche su Marte. È questo l’obiettivo della missione Tianwen-1 (“ricerca della verità celeste”), da poco descritta in un articolo pubblicato sulla rivista Science. Mason Peck, un ingegnere aerospaziale della Cornell University, spiega che, “a differenza di qualunque altra nazione, la Cina sta progettando sia l’orbiter, che il lander e il rover, una triade mai realizzata prima in solitaria”. Secondo l’esperto, l’eventuale successo della missione potrebbe permettere alla nazione asiatica di affermarsi come leader nel settore aerospaziale.
Una meta difficile da raggiungere
L’ambiziosa missione partirà a luglio e rappresenterà il primo tentativo della Cina di raggiungere il pianeta rosso. “Marte rappresenta un obiettivo complicato, perché il pianeta, a differenza della Luna, ha un’atmosfera, per cui i lander necessitano di una protezione efficace dal calore che si genera durante la discesa”, spiega Peck. “Allo stesso tempo, però, l’aria è troppo rarefatta per un solo paracadute e quindi si rende necessaria la presenza dei razzi di stabilizzazione. L’aspetto più complicato riguarda la necessità di automatizzare l’intero progetto, perché non possiamo gestirlo dalla Terra”, aggiunge il ricercatore. Finora sono state condotte 18 missioni finalizzate a raggiugere Marte: di queste solo 10 sono state portate a termine con successo, 9 delle quali gestite dalla Nasa.
Gli obiettivi della missione
Al momento non sono disponibili molte informazioni sulla missione Tianwen-1. Gli scienziati coinvolti nell’iniziativa hanno dichiarato di non avere il permesso della China National Space Administration (Cnsa) di parlare con la stampa e che l’agenzia non ha risposto alle domande riguardanti l’atterraggio, la predisposizione, la preparazione e l’articolazione del progetto. Alcuni dettagli sulla missione erano stati resi noti a luglio 2019, nel corso di una conferenza stampa dedicata proprio a Tianwen-1. “Il nostro obiettivo è quello di esplorare e raccogliere quanti più dati scientifici possibili. L’orbiter mira a studiare il campo magnetico marziano e l’atmosfera del pianeta, mentre una telecamera ad alta risoluzione mapperà la superficie e ne caratterizzerà la geologia”, aveva spiegato in tale occasione Zhang Rongqiao. “Il rover, di 240 chili, trasporterà sei strumenti scientifici per studiare il sottosuolo”, aveva aggiunto l’esperto.
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Un viaggio lungo sette mesi
“La missione Tianwen-1 mira a comprendere le stratificazioni presenti su Marte e di verificare la presenza di permafrost o ghiaccio sul pianeta”, spiega Elena Pettinelli, la geofisica dell’Università di Roma Tre che ha contribuito ad analizzare i dati GPR dalle missioni cinesi Chang'e 3 e 4 sulla Luna. Un articolo pubblicato su Science China Technological Sciences nel 2017 indica che per portare a termine il lungo viaggio verso parte, Tianwen-1 impiegherà almeno sette mesi. Dopodiché sarà necessario attendere molte altre settimane prima del rilascio del lander. “Oltre a partecipare alla corsa allo spazio, la Cina spera di contribuire alle conoscenze globali”, commenta Dean Cheng, esperto di politica cinese presso la Heritage Foundation.