
Denominato 3I/Atlas, l'oggetto è stato osservato per la prima volta martedì in Cile dal sistema Atlas, ossia il progetto della Nasa che osserva i corpi celesti e ne valuta la pericolosità in vista di un possibile impatto sulla Terra. Questo rischio sarebbe stato escluso dagli esperti
Il mondo dell'astronomia ha accolto con giubilo la scoperta di un nuovo oggetto intersellare individuato martedì mattina mentre attraversava il nostro sistema solare. Denominato 3I/Atlas, potrebbe essere una cometa o un asteroide, anche se osservazioni successive hanno evidenziato la presenza di una piccolissima coda lunga solo tre secondi d’arco che farebbe propendere per la prima ipotesi. L'oggetto è stato osservato per la prima volta in Cile dal sistema Atlas, ossia il progetto della Nasa che osserva i corpi celesti e ne valuta la pericolosità in vista di un possibile impatto sulla Terra. Le rilevazioni risalgono a martedì 1 luglio ma stasera, 3 luglio, a partire dalle 23:50 si potrà osservare in diretta streaming attraverso il Virtual Telescope Project (Vtp).
Raggiungerà vicinanza massima al Sole il 20 ottobre
Secondo la Nasa, la presunta cometa non rappresenta una minaccia per la Terra e rimarrà a una distanza di almeno 1,6 unità astronomiche (circa 150 milioni di miglia o 240 milioni di km). Attualmente si trova a circa 4,5 au (circa 416 milioni di miglia o 670 milioni di km) dal Sole. 3I/ATLAS raggiungerà il suo massimo avvicinamento al Sole intorno al 30 ottobre, a una distanza di 1,4 au (circa 130 milioni di miglia o 210 milioni di km) - appena dentro l'orbita di Marte. Le dimensioni e le proprietà fisiche della cometa interstellare sono oggetto di studio da parte di astronomi di tutto il mondo. L'oggetto interstellare dovrebbe rimanere visibile ai telescopi a terra fino a settembre, dopodiché passerà troppo vicino al Sole per essere osservata.

Approfondimento
Il ceo di Argotec: "Il futuro è un satellite, e le sue costellazioni"

Velocità molto elevata
Come riporta il New York Times, l'astronomo dilettante, Sam Deen, ha individuato l'oggetto nelle foto scattate da ATLAS alla fine di giugno. Gli ulteriori avvistamenti hanno permesso di calcolare con maggiore precisione la traiettoria. Secondo gli esperti, la velocità è troppo elevata per essere qualcosa che ha avuto origine all'interno del sistema solare quindi molto probabilmente si è formata come cometa intorno a un'altra stella, spiega il Nyt. Poi una stella di passaggio o qualche altra interazione gravitazionale potrebbe aver dato un impulso che ha spedito la cometa nello spazio interstellare su un percorso che, per caso, si è incrociato con il nostro quartiere solare.
