Su Marte 3,7 miliardi di anni fa scorrevano fiumi simili al Po: lo dice uno studio

Scienze
Greg Shirah, NASA

L’antico paesaggio del suolo marziano è stato ricostruito grazie al lavoro di un team internazionale di ricerca, coordinato da Francesco Salese, che analizzando immagini della superficie del Pianeta ha scovato nelle pareti rocciose prove della presenza di un fiume

Su Marte 3,7 miliardi di anni fa probabilmente scorrevano fiumi che andavano a creare sulla superficie del Pianeta rosso canali e banchi di sabbia, proprio come fa il Po lungo la pianura padana. È quanto emerso da un nuovo studio pubblicato sulla rivista specializzata Nature Communication da Francesco Salese, della International Research School of Planetary Sciences (Irsps), dell'Università d'Annunzio di Pescara e dell'Università olandese di Utrecht.

L’antico paesaggio del suolo marziano è stato ricostruito grazie al lavoro di un team internazionale di ricerca, che analizzando immagini ad alta risoluzione della superficie di Marte, catturate dai satelliti che orbitano attorno al Pianeta, è riuscito a studiare alcune sue pareti rocciose, scovando prove della presenza di un fiume che quasi 4 milioni di anni fa scorreva su Marte. Stando alle stime degli esperti, il fiume “popolò” il Pianeta rosso per oltre 100mila anni. 

Lo studio nel dettaglio 

 

"Le caratteristiche della zona studiata indicano che su Marte con altissima probabilità c'erano molti grandi fiumi, che oggi sono probabilmente sepolti”, ha spiegato Salese, esperto di geologia planetaria e coordinatore dello studio insieme con William McMahon, dell'Università di Utrecht.

Grazie alle immagini scattate dallo strumento HiRISE ( High Resolution Imaging Science Experiment) del satellite Mars Reconnaissance Orbiter della Nasa, gli esperti sono riusciti a studiare la grande parete rocciosa situata a Izola Mensa, nella zona nord-occidentale del bacino dell'Hellas, nell'emisfero meridionale di Marte. Analizzando i depositi lasciati nella falesia marziana, gli esperti ipotizzano che il fiume attraversava una grande pianura, sfociando nel bacino di Hellas, probabilmente occupato dal più grande lago marziano, profondo oltre sette chilometri e dal diametro di 2.300 chilometri. 

Le ipotesi degli esperti 

 

“È la prima evidenza di rocce sedimentarie esposte in falesia che mostrano canali formati da grandi fiumi attivi su Marte più di 3,7 miliardi di anni fa. Nella parete sono visibili strutture a forma di U, la più recente delle quali risale a 3,7 miliardi di anni fa, e che indicano il modo in cui il corso del fiume è cambiato nel tempo”, spiega il coordinatore dello studio sulle pagine della rivista specializzata.  "I sedimenti si sono depositati in decine di migliaia di anni e ci dicono che su Marte dovevano esserci condizioni ambientali tali da permettere di avere corsi d'acqua di grande portata e un ciclo dell'acqua in cui le precipitazioni avevano un ruolo importante". Le prove ottenute grazie al nuovo studio sono “cruciali per cercare forme di vita", ha aggiunto l’esperto. "Non è esattamente come leggere un giornale, ma le immagini ad alta risoluzione ci hanno permesso di leggere le rocce marziane come se fossimo davvero molto vicini”. Indagare le tracce presenti nelle rocce marziane potrà aiutare a fare luce sulla storia del Pianeta Rosso.

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