Un anno di missioni spaziali: lanci e test da ricordare del 2019
ScienzeDal ruolo di comandante dell’Iss di Luca Parmitano alle prime tracce di un rover sulla faccia nascosta della Luna: ecco alcuni dei momenti più importanti dell’anno in ambito spaziale, cruciali per arrivare a traguardi futuri
In ambito spaziale, il 2019 verrà probabilmente ricordato per il cinquantesimo anniversario dall’approdo dell’uomo sulla Luna. Tuttavia, oltre a celebrare il passato, compagnie e astronauti si sono dati da fare per garantire progressi importanti, molti dei quali serviranno da base per i futuri traguardi di esplorazione spaziale, ma non solo.
La Cina sul lato nascosto della Luna
Fin dai primissimi giorni del 2019 la Cina è stata impegnata a scrivere pagine importanti dell’esplorazione lunare grazie alla missione Chang’e-4, la prima a rendere possibile un allunaggio sul versante più lontano e nascosto del satellite. Il rover cinese Yutu 2 è stato il primo a lasciare delle tracce sul lato oscuro della Luna, dopo la manovra del 3 gennaio con cui la sonda si era posata sulla superficie. Gli obiettivi della missione Chang’e-4, della durata prevista di un anno, riguardano l’analisi della morfologia e della composizione minerale del suolo lunare, l’osservazione astronomica e la misurazione delle radiazioni; tra gli esperimenti condotti nei primi giorni c’è quello relativo alla coltivazione di alcuni semi di cotone, che hanno dato vita a dei germogli uccisi poi dal freddo della notte lunare.
Space X: Crew Dragon e la navetta per Marte
Quello che sta per finire è stato un anno ricco di eventi anche per SpaceX, la compagnia aerospaziale di Elon Musk che ha lavorato intensamente su più fronti. Il primo riguarda la capsula Crew Dragon, che dopo numerosi ritardi è stata lanciata verso la Stazione Spaziale Internazionale a maggio con a bordo 2,5 tonnellate di materiali. A marzo, invece, era stato il manichino Ripley a viaggiare sulla Crew Dragon, fungendo da cavia per i futuri viaggi con astronauti a bordo. Parallelamente, SpaceX ha condotto dei test di Starhopper e Starship, i due prototipi (il primo parziale e il secondo completo) dei veicoli spaziali che in futuro dovrebbero portare l’uomo su Marte. Anche in questo caso, però, la compagnia di Elon Musk ha dovuto fare fronte a diversi imprevisti, ultima in ordine di tempo l'esplosione di Starship durante un test.
La prima passeggiata spaziale tutta in rosa
Il 18 ottobre 2019 si è tenuta la prima storica passeggiata spaziale tutta al femminile. Le protagoniste dell’attività extraveicolare sono state le astronaute Jessica Meir e Christina Koch: la prima ha sostituito Anne McClain, che avrebbe dovuto diventare insieme a Koch la prima donna a passeggiare in solitaria nello spazio già a marzo, quando però l’iniziativa fu annullata per un motivo piuttosto singolare, ovvero la mancanza di tute spaziali di taglia M. Durante l’attività veicolare le due cosmonaute hanno sostituito un elemento delle batterie della Stazione Spaziale Internazionale che si era guastato.
India e Israele, speranze di allunaggio spezzate
Non solo la Cina: anche India e Israele hanno puntato alla Luna nel 2019, tentando di allungare la lista delle nazioni capaci di approdare sulla superficie del satellite. Sfortunatamente, entrambi i Paesi hanno dovuto incassare un fallimento. La missione israeliana Beresheet e quella indiana Chandrayaan 2 si sono infatti concluse con il mancato allunaggio: nel primo caso sono risultati fatali i problemi al motore principale e a uno dei sistemi di navigazione, mentre il lander indiano Vikram ha interrotto le comunicazioni con il centro di controllo dopo essersi separato dalla sua sonda madre. Entrambi i veicoli, inoltre, hanno lasciato le proprie tracce sulla Luna dopo essersi schiantati.
L’anno di Luca Parmitano, tra Beyond e passeggiate spaziali
Il 2019 spaziale dell’Italia ha indubbiamente il volto di Luca Parmitano. A partire da ottobre, durante la missione Beyond (iniziata però a luglio), l’astronauta siciliano è diventato il primo italiano ad assumere il comando della Stazione Spaziale Internazionale. Oltre ai tanti esperimenti che mettono al centro la robotica, volti anche a preparare l’uomo per i futuri viaggi verso Luna e Marte, la missione prevedeva una serie di passeggiate spaziali: fino a questo momento Luca Parmitano ne ha realizzate tre, con l’obiettivo di intervenire prima sul sistema di batterie all’idrogeno dell’Iss, e poi con il delicato compito di installare un nuovo sistema di raffreddamento del cacciatore di antimateria AMS-02. Tutte le attività extraveicolari svolte nel 2019 si sono concluse con successo.