Cina, Chang’e-4: i germogli di cotone sulla Luna morti per il freddo

Scienze
Immagine di archivio (Ansa)

La temperatura lunare, scesa a -52 gradi, sarebbe stata fatale alla piantina nata dai semi di cotone sulla faccia nascosta del satellite. Congelato anche il resto del materiale biologico

È durata soltanto poche ore la vita dei germogli di cotone che stavano cominciando a crescere sul lato nascosto della Luna, dove erano stati piantati dalla sonda cinese Chang’e-4. La piccola pianta, che era stata osservata emergere dal terreno, sarebbe stata uccisa dal freddo proibitivo a cui è stata sottoposta. Proprio le condizioni climatiche estreme che caratterizzano l’ambiente lunare rappresentavano uno dei maggiori scogli per gli scienziati coinvolti nella missione, che avevano infatti ideato un contenitore in alluminio per mantenere i semi di cotone a una temperatura compresa tra uno e 30 gradi.

Un esperimento durato 213 ore

È terminato dopo circa 213 ore il primo esperimento biologico mai condotto sulla superficie lunare. In seguito all’arrivo sulla faccia nascosta della Luna, avvenuto il 3 gennaio, uno dei primi scopi di Chang’e-4 era infatti quello di capire se fosse possibile coltivare su questo tipo di terreno attraverso un test eseguito con semi di cotone, colza, patata e arabidopsis, oltre a lieviti e uova dei moscerini della frutta. Tuttavia, solo i primi avevano dato i risultati sperati, come dimostrato dalla fotografia che mostrava la piantina di cotone spuntare dal suolo. Nonostante il contenitore protettivo ideato dagli scienziati, per i germogli sarebbe stato fatale l’arrivo della notte lunare che ha portato al temperatura 52 gradi sotto zero, facendo terminare anzitempo l’esperimento.

La coltivazione fuori dalla Terra

La morte dei germogli di cotone non ha tuttavia scoraggiato i tecnici della Cnsa, l’agenzia spaziale cinese, che considerano l’esperimento, per quanto breve, un primo importantissimo passo che potrebbe aprire la strada alla coltivazione su altri pianeti. Non a caso, soltanto pochi mesi fa i ricercatori dell’Università Centrale della Florida avevano prodotto una copia della sabbia di Marte che potrebbe risultare utile per trovare modi che consentano di far crescere del cibo anche su suolo marziano. Per quanto riguarda invece gli altri semi portati sulla Luna da Chang’e-4, nessuno di questi ha finora dato segni di vita, facendo così pensare a un congelamento di tutto il materiale biologico contenuto nella serra.

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