Dengue, stretta Italia: ministero ordina più controlli a merci e aerei da zone a rischio
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Sale l'allerta per le infezioni. Il nostro Paese ha deciso un rafforzamento dei controlli, con una nuova circolare del ministero della Salute con chiarimenti riguardo alla vigilanza degli aeromobili, delle imbarcazioni e delle merci. L’obiettivo è “impedire che il vettore” della Dengue, la zanzara Aedes aegypti, "venga introdotto in Italia”. Vaia: “Da noi non c'è alcun allarme. Abbiamo il dovere di prevenire ed evitare quindi che l'Aedes aegypti possa attecchire”
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- Sale l'allerta per le infezioni da virus Dengue, dopo l'esplosione di casi soprattutto in Sud America. Mentre il Brasile valuta l'introduzione di test rapidi per far fronte all'emergenza, l'Italia ha deciso un rafforzamento dei controlli. L’obiettivo è “impedire che il vettore” della Dengue, la zanzara Aedes aegypti, "venga introdotto in Italia”
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- Il ministero della Salute italiano, per questo, ha pubblicato una nuova circolare sulle misure di vigilanza sanitaria nei confronti del virus. All’interno ci sono anche dei chiarimenti riguardo alla precedente circolare del 14 febbraio 2024, rispetto - tra l'altro - alla vigilanza degli aeromobili, delle imbarcazioni e delle merci
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- "Occorre anzitutto specificare – si legge nella circolare – che le misure di vigilanza sanitaria si applicano ai mezzi di trasporto e alle merci che provengono dai Paesi in cui è presente l'Aedes aegypti, vettore maggiormente competente per la trasmissione della Dengue, nonché dai Paesi dove il rischio di contrarre la patologia sia frequente e continuo, secondo quanto riportato dal Centre for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitense"
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- Per la vigilanza sugli aerei, poi, viene specificato che gli aeromobili che "provengono direttamente o indirettamente con scali intermedi da Paesi o territori a rischio devono possedere un certificato di disinsettazione residua" che ha "una validità di 8 settimane". Senza questo certificato, devono “essere eccezionalmente sottoposti a disinsettazione pre-embarkation, pre-departure, pre-departure cargo holds, o on arrival (cabin o lower cargo holds), valida per singola tratta”
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- Rispetto alla vigilanza sulle merci, la circola spiega che "in merito alle merci che possono rappresentare un rischio per l'importazione di zanzare infette, si sottolinea che devono essere accompagnate da certificazioni che attestino l'avvenuta disinfestazione al momento della loro spedizione dalle aree affette, oppure devono essere sottoposte, a cura e spese degli importatori, ad appropriati trattamenti di disinsettazione con insetticidi prima della loro nazionalizzazione"
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- Francesco Vaia, direttore della Direzione generale della Prevenzione sanitaria del ministero Salute, ha spiegato che la nuova circolare integra quella del 14 febbraio 2024. "Potenziamo le azioni di vigilanza e controllo", ha detto. Ma ha sottolineato: "In Italia non c'è alcun allarme Dengue, come ha già ribadito il ministro Orazio Schillaci. Abbiamo il dovere di prevenire ed evitare quindi che l'Aedes aegypti, maggiore responsabile della trasmissione della malattia Dengue, possa attecchire in Italia”
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- “Con questa circolare – ha detto ancora Vaia – attiviamo ulteriori azioni di controllo nei punti di ingresso del Paese, in particolare sugli aeromobili e sulle navi che arrivano dalle aree ad alta incidenza o a rischio, secondo l'elenco delle agenzie sanitarie internazionali. I nostri operatori delle Usmaf, attivi in porti e aeroporti, verificheranno che siano messe in campo adeguate azioni di profilassi quali ad esempio la disinsettazione e la disinfestazione e, ove necessario le prescriveranno"
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- In Europa, comunque, la preoccupazione per il virus cresce. L'allerta per il rischio Dengue è già alta, dopo che diversi Paesi del Centro e Sud America - come Perù, Argentina, Guatemala e Brasile - hanno decretato lo stato d'allerta o di emergenza per epidemie di questa malattia tra febbraio e marzo 2024. Ma, come ha sottolineato un rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea), a causa dei cambiamenti climatici bisognerà stare ancora più attenti in futuro
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- Gli studi, infatti, mostrano che in Europa meridionale le temperature sono già tali da permettere alle zanzare tigre di trasmettere malattie come la Dengue e la chikungunya: negli ultimi 10 anni si è passati da 10 casi l'anno a centinaia e ormai si contano anche casi autoctoni. Per il ministero della Salute, nel 2023 in Italia ci sono stati 362 casi di Dengue di cui 84 autoctoni. Numeri che, appunto, hanno spinto l'Italia a rafforzare ancora di più i controlli