Decisione presa in 20 regioni su 25 per l'estendersi dell'epidemia. I casi sono oltre 31mila di cui quasi 18mila confermati. 32 invece i morti stando a quanto riferisce il ministro della Sanità César Vásquez Sánchez che adotta un piano di prevenzione in tutto il Paese
Il governo del Perù ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria a causa di un'epidemia di febbre dengue. La decisione è stata presa nel corso di un consiglio dei ministri presieduto dalla presidente Dina Boluarte. La crisi riguarda al momento 20 delle 25 regioni del Paese. "Marzo e aprile, almeno nei primi 15 giorni, saranno i mesi più difficili" ha prospettato il ministro della Salute Casar Vasquez in una conferenza stampa.
In aumento i contagi , ma non i morti
"Sono aumentati molto i casi, ma non i decessi" ha tenuto a precisare il ministro. "Per mortalità siamo terzi, non primi come eravamo l'anno scorso e ci sono Paesi come il Brasile, l'Argentina e il Paraguay che si trovano in una situazione più complessa della nostra" ha aggiunto Vasquez. "Oltre l'83% del territorio del paese affronta problemi legati alla malattia, grazie al decreto sarà possibile l'utilizzo più flessibile del bilancio pubblico per combattere la dengue" ha sottolineato il ministro.
I dati del ministero della Salute
Si registra un aumento dei casi di quasi il 100% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando furono 12.624. I decessi per patologie legate al contagio da dengue sono già 32 rispetto ai 18 dello scorso anno. La dengue è causata da un arbovirus trasmesso attraverso la puntura della femmina di zanzara Aedes aegypti. I sintomi principali sono febbre alta, dolori muscolari e articolari, eruzioni cutanee. Nelle forme più gravi, la dengue può causare emorragie interne e portare alla morte.
Il piano d’azione del Governo
Per contrastare l'infezione veicolata dalle zanzare, il ministero della Sanità peruviana ha aumentato la formazione del personale sanitario di primo livello in modo da individuare tempestivamente i casi. "Squadre di fumigazione entreranno nelle case e saranno organizzate campagne di informazione per la popolazione. Verranno usati droni per identificare i luoghi con acqua stagnante, dove potrebbero annidarsi e proliferare gli insetti vettori. E ai comuni, in base alle necessità rilevate, verranno trasferite risorse per il contrasto dell'epidemia" ha sottolineato Vasquez. "Quanto al vaccino abbiamo già manifestato il nostro interesse. L'Organizzazione panamericana della sanità ci ha messi in lista d'attesa" ha concluso il ministro della salute peruviano.