
Covid, in Italia tornano a crescere i contagi: le 6 cose da sapere
"Il vaccino protegge dalla malattia grave e non dall’infezione e questa protezione dura almeno uno-due anni, va detto che la maggior parte delle persone è protetta oltre che dal vaccino anche dall’aver avuto l’infezione una o più volte", ha detto Massimo Puoti, responsabile delle malattie infettive dell'Ospedale Niguarda. A cura di Emanuela Ambrosino

Tornano a crescere i contagi dopo l'estate e con la circolazione delle sottovarianti. Ha risposto alla questione Massimo Puoti, responsabile delle malattie infettive dell'Ospedale Niguarda
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Questo aumento è preoccupante?
"A livello ospedaliero non si assiste a un incremento significativo di casi con malattia polmonare per cui al momento non abbiamo motivi di preoccupazione. Va detto che la situazione ospedaliera riflette con un certo ritardo la circolazione nel territorio"

Raccomanda l'uso delle mascherine?
"Sicuramente sì per i pazienti fragili con leucemie linfomi, i trapiantati e le persone in terapia immunosoppressiva"

Per chi è raccomandata la vaccinazione anti Covid?
"Per la prossima campagna vaccinale con l’impiego dei vaccini recentemente approvato da EMA valgono le indicazioni del ministero

Ed è possibile la somministrazione di anti covid e anti influenzale?
"Sì"

Quanto dura la protezione da vaccino?
"Il vaccino protegge dalla malattia grave e non dall’infezione e questa protezione dura almeno uno-due anni, va detto che la maggior parte delle persone è protetta oltre che dal vaccino anche dall’aver avuto l’infezione una o più volte. Si tratta di un’immunità “ibrida” che è molto efficace nel proteggere dalla malattia anche nei confronti delle nuove varianti che peraltro sono anche meno dannose di quelle che hanno circolato nei primi mesi della pandemia"

Quali sono i sintomi a cui stare attenti, anche nel caso di pazienti non fragili?
"Nella maggior parte della popolazione per quanto riportato in precedenza l’infezione si presenta come una normale infezione delle prime vie aeree. Nei soggetti fragili anche in presenza di questi sintomi è bene avviare una diagnosi e una terapia precoce. In tutti gli altri occorre comunque porre attenzione a eventuali difficoltà respiratorie"