
Covid, la variante Eris domina in Italia: quali sono i sintomi
A prevalere sono ancora i disturbi delle vie respiratorie superiori, come mal di gola, tosse secca, congestione e naso che cola, mal di testa, voce rauca, dolori muscolari e articolari. Meno presenti perdita di gusto e olfatto e problemi gastrointestinali

Adesso è la variante Eris quella dominante in Italia con il 41,9% dei contagi. Stanto alle ultime informazioni, è quella più insidiosa. Va dritta nei polmoni
Covid, variante Eris avrebbe maggiore capacità di infettare i polmoni
Questo è quanto emerge dall'analisi coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il ministero della Salute e con il supporto della Fondazione Bruno Kessler, le Regioni e le Province Autonome

L'indagine ha preso in considerazione i campioni notificati dal 21 al 27 agosto 2023 da analizzare attraverso il sequenziamento genomico. Ma un quadro simile a quello italiano si osserva pure a livello globale, dove EG.5, e in particolare EG.5.1, sta salendo in velocità e rappresenta la Variante di interesse (Voi) maggiormente rilevata in Europa, Stati Uniti e Asia
Covid, ecco i sintomi della variante Eris
Questa variante preoccupa perché sembra avere una maggiore capacità di infettare i polmoni. Una ricerca pubblicata sulla piattaforma bioRxiv, condotta dall'università di Tokyo, ha rilevato in esperimenti sui criceti che la variante in questione riuscirebbe a colpire maggiormente i polmoni, e che questo potrebbe tradursi, almeno in una parte dei pazienti, in manifestazioni più severe di Covid
Covid, Eris è in rapida espansione
Tra i sintomi che Eris può generare, si possono trovare soprattutto disturbi delle vie respiratorie superiori, come mal di gola, tosse secca, congestione e naso che cola, mal di testa, voce rauca, dolori muscolari e articolari

Nel complesso il virus colpisce ancora principalmente il sistema respiratorio ma, poiché è mutato nel corso della pandemia, alcuni sintomi sono diventati più comuni e altri meno
Covid, salgono i contagi: cosa aspettarsi ad autunno e in inverno
Per esempio, quando il Covid è emerso, nel 2020, la perdita del gusto e dell'olfatto era un sintomo comune. Ora, più di tre anni dopo, è diminuito nella popolazione. Anche i problemi gastrointestinali, come nausea, vomito e diarrea, sembrano essere diventati meno diffusi
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