"Non c'è motivo di preoccupazione", chiarisce Giorgio Palù, presidente dell'Aifa. Intanto i casi aumentano: +28% di nuovi contagi secondo l'ultimo bollettino dell'1 settembre 2023
Nuovi timori legati al Coronavirus. I casi crescono e tornano le incertezze legate all’autunno e poi all’arrivo dell’inverno, con il freddo. "Non c'è motivo di preoccupazione. I casi aumentano e forse aumenteranno ancora, sono comunque forme lievi, ma non crescono i ricoveri in ospedale", ha chiarito però Giorgio Palù, presidente dell'Aifa, in merito all'attuale situazione Covid in Italia e in particolare sulla variante Pirola
I DATI - Sono 14.863 (+28%) i nuovi casi di Coronavirus registrati nel nostro Paese nella settimana che va da giovedì 23 agosto a mercoledì 30 agosto 2023, come emerge dal nuovo bollettino settimanale del Ministero della Salute pubblicato venerdì 1 settembre
Le regioni che hanno registrato l'incremento maggiore di nuovi casi sono Lombardia e Veneto, entrambe con più di duemila contagi settimanali, seguite da Lazio e Campania
Per il Lazio Pierluigi Bartolettim, segretario della Fimmg di Roma e provincia e coordinatore delle Uscar, dice al Messaggero: "Al ritorno dalle vacanze i casi di Covid sono in aumento, lo stiamo registrando quotidianamente. Per fortuna non c'è alcuna ricaduta negli ospedali per ora. Ci preoccupa perché resta una patologia che potrebbe impattare sul sistema sanitario, e mettere a rischio la vita di fragili e anziani. Dal punto di vista sanitario siamo con le antenne dritte, ci stiamo attrezzando per le vaccinazioni, ora stiamo comprando tamponi e mascherine”
VACCINI - Intanto, sul fronte dei vaccini, è arrivato il via libera dell’Agenzia europea del farmaco al vaccino Comirnaty adattato e mirato alla sottovariante Omicron XBB.1.5
L’Ema ha fatto sapere che il ceppo "è strettamente correlato ad altre varianti attualmente in circolazione”, e dunque "si prevede che il vaccino contribuisca a mantenere una protezione ottimale contro il Covid causato da queste altre varianti"
Il vaccino può essere utilizzato negli adulti e nei bambini a partire dai 6 mesi di età. Gli adulti e i bambini dai 5 anni in su che necessitano di vaccinazione dovrebbero ricevere una singola dose, indipendentemente dalla loro storia vaccinale contro il Covid. I bambini dai 6 mesi ai 4 anni possono ricevere una o tre dosi a seconda che abbiano completato un ciclo di vaccinazione primaria o abbiano avuto il Covid
In vista di un possibile aumento dei casi di Covid-19 con la stagione fredda, la vaccinazione con i vaccini aggiornati è "fortemente consigliata agli over-60 ed ai soggetti fragili per evitare il rischio di malattia grave, che per queste soggetti è concreto nonostante il virus SarsCoV2 ora preoccupi meno rispetto al passato”, ha detto Gianni Rezza, già direttore della Prevenzione generale del ministero della Salute
FINE ISOLAMENTO - Da ricordare poi che la nuova stagione presenta una novità importante rispetto alle precedenti: la fine dell’isolamento per i soggetti positivi