
Contaminazione, l’analisi su 20 passate di pomodoro: ecco il test de Il Salvagente
Le venti passate di pomodoro sono state sottoposte a varie prove in laboratorio per valutare la presenza (e l’eventuale concentrazione) di pesticidi, micotossine e metalli pesanti (nichel e cromo). I risultati sono in prevalenza positivi

Il giornale Il Salvagente, attivo da oltre 30 anni nell’informazione rivolta ai consumatori, ha testato le passate di pomodoro dei marchi più famosi. Fra questi Mutti, Coop, Esselunga, Valfrutta, De Cecco, Cirio, Todis, Eurospin, Carrefour, Lidl, Pomì, Star, De Rica e MD. In tutto venti

Le venti passate di pomodoro, precisa Il Salvagente, sono state sottoposte a varie prove in laboratorio per valutare la presenza (e l’eventuale concentrazione) di pesticidi, micotossine e metalli pesanti (nichel e cromo). Oltre ai contaminanti, i campioni hanno dovuto affrontare prove merceologiche che hanno consentito di valutare meglio la qualità delle passate
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Tutti i prodotti testati usano pomodoro di origine italiana, dichiarato obbligatoriamente in etichetta. C’è chi non sceglie di usare acido citrico -utile per regolare il ph della passata - probabilmente perché la materia prima non ne aveva bisogno. Sono i prodotti analizzati di: De Rica, Esselunga (Bio e Rustica), Eurospin (Delizie del Sole), Mutti, Petti, Pomì e Star
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Secondo quanto emerso dall'analisi, i risultati ottenuti sono molto positivi. Tutti i prodotti imbottigliano materia prima 100% italiana e sono risultati privi di micotossine. Sotto controllo anche i residui fitosanitari. Assenti inoltre i pesticidi – tranne che nel caso di Petti, dove se ne ritrovano tre tipologie comunque al di sotto dei limiti di legge
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Nella passata di pomodoro – oltre al pomodoro stesso – è ammessa l’aggiunta di sale, “spezie, erbe, piante aromatiche e relativi estratti” e di acido citrico, quest'ultimo serve per evitare lo sviluppo della tossina botulinica. Per evitare questo rischio, il ph del prodotto finale non deve superare i 4,5. Inoltre “la presenza di bucce e di semi non deve superare il limite del 4% in peso del prodotto finito”

Non tutti i marchi ricorrono al sale. Chi lo fa va da un minimo di 0,12 grammi per 100 grammi di prodotto (Eurospin Amo essere biologico) a un massimo di 0,67 grammi (Petti). Tuttavia ci sono anche produttori che scelgono di non spingere la sapidità del prodotto e rinunciano al sale. Nel panel stilato da Salvagente sono solo Coop (Vivi Verde bio) ed Esselunga (Passata rustica)

Un’indagine condotta da Food Insider-Doxa ha rivelato che il 39% degli italiani sceglie la passata per preparare il sugo. Seguono i pomodori freschi con il 25%. Il 13% dichiara di usare la polpa. Solo il 5% degli intervistati ha detto di fare ricorso ai pelati, un tempo molto più diffusi

Nell'indagine condotta da Il Salvagente sono stati misurati i gradi Brix, cioè parametri che indicano il residuo ottico delle sostanze solubili (zuccheri e sali minerali). Il loro valore deve essere compreso fra i 5° e i 12°: più il prodotto è concentrato – quindi meno acqua c’è – più ricca risulterà la presenza di questi composti

Tutte le passate analizzate hanno gradi Brix nell’intervallo previsto dalla normativa. Tra le migliori la Cirio (10,80°) e Valfrutta Green passata biologica (10,61°). Al capo opposto hanno fatto registrare valori più contenuti, ma sempre compresi nel range di legge, Todis passata di pomodoro biologica (6,64°) e Lidl Italiamo passata di pomodoro rustica (6,97°)

La Consistenza di Bostwick è una prova empirica utile a valutare la concentrazione di acqua del prodotto. La passata viene fatta scorrere su uno scivolo metallico e vengono misurati i centimetri coperti in trenta secondi: più è basso il valore (meno sono i centimetri percorsi), più è viscosa la passata e quindi meno acqua contiene

In questo caso la migliore performance l’ha fatta la De Cecco passata classica vellutata con soli 4,2 centimetri percorsi in trenta secondi. A seguire Esselunga passata rustica (4,5 cm/30 secondi) e poi Lidl e Petti. Il corposo passata rustica entrambi con 5,2 cm/30 secondi. Troppo acquosa è risultata Coop passata di pomodoro con ben 10,70 centimetri “coperti” in mezzo minuto

Discorso analogo per il cromo (dose giornaliera tollerabile 0,98 mg/kg peso corporeo): i tenori registrati nelle 20 passate sono molto bassi anche se in alcuni casi la presenza del metallo pesante è più pronunciata (passata MD 0,17 mg/kg, Todis bio e Eurospin bio entrambe con 0,11 mg/kg). Nella valutazione i due elementi hanno pesato per il 10% ognuno

È stata infine svolta l’analisi multiresiduale: la sostanza più ricorrente è il dimethomorph, un fungicida ampiamente usato nel pomodoro, sospettato di essere un antiandrogeno nell’uomo. Tracce del suo impiego sono state rinvenute nelle passate di Petti, Mutti, Pomì, Cirio, De Rica, MD e Coop. Fatta eccezione di questa minimale contaminazione, i campioni analizzati sono “puliti” dal punto di vista dei pesticidi

Nel caso della passata Petti, come detto, sono stati rilevati tre residui di fitofarmaci: oltre al dimethomorph, l’azoxystrobin (fungicida, tossico per l’ambiente acquatico) e il propamocarb (fungicida, sospetto mutageno e cancerogeno). Le concentrazioni sono sempre tutte al di sotto del limite di legge
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