
Covid, ecco le varianti individuate sui passeggeri in arrivo dalla Cina a Malpensa
L'European Centre for Disease Prevention and Control ha fatto sapere che “le varianti che circolano in Cina sono già in circolazione nell'Ue e, in quanto tali, non rappresentano un pericolo per la risposta immunitaria dei cittadini” europei. Una conferma arriva anche dai controlli sui passeggeri arrivati in questi giorni a Malpensa dal Paese asiatico e risultati positivi al tampone: BA.5.2 è la più diffusa, non c’è Gryphon

“Le varianti che circolano in Cina sono già in circolazione nell'Ue e, in quanto tali, non rappresentano un pericolo per la risposta immunitaria dei cittadini” europei. Ad assicurarlo è l'European Centre for Disease Prevention and Control. L’Ecdc ha aggiunto che “non si prevede che l'ondata di casi in Cina influirà sulla situazione epidemiologica del Covid-19 nell'Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo”
Covid, test e restrizioni in 12 Paesi per i viaggiatori che arrivano dalla Cina
In questo contesto, comunque, è interessante andare a vedere quali sono le sottovarianti di Sars-CoV-2 che sono state rilevate nei passeggeri arrivati in questi giorni a Malpensa dalla Cina e risultati positivi al tampone. Secondo quanto apprende l'Adnkronos Salute, Al momento i nomi dei mutanti rivelati dai primi sequenziamenti eseguiti in Lombardia sono vecchie conoscenze della famiglia Omicron
Covid, Ecdc: in Europa nessun impatto dall’ondata cinese
Tra i tamponi sequenziati non c’è Gryphon (o XBB), ricombinante di Omicron che viene monitorato per la sua immunoevasività. Nelle ultime settimane si è molto parlato di questa variante per il sospetto di una sua particolare diffusione in Cina. Negli Usa una discendente di questa famiglia, XBB.1.5, è già data al 40% dalle proiezioni dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc): è più che raddoppiata in 7 giorni. Al momento, comunque, non è presente in nessuno dei campioni dei passeggeri atterrati a Malpensa
Covid, Istituto Gb: "In Cina 11mila decessi al giorno"
Fra le sottovarianti identificate dai primi sequenziamenti, spiega l'Adnkronos Salute, c’è BA.5.2: si tratta di un sottolignaggio di Omicron 5 che è presente nei campioni analizzati in misura leggermente superiore rispetto alle altre
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta
Poi sono state rilevate sequenze della sottovariante battezzata Cerberus, cioè BQ.1.1, che è già la sottovariante di Omicron 5 più frequente in Italia ed è dominante in diversi Paesi dell'Ue. C'è poi BF.7, la cui presenza è stata segnalata in misura significativa in diverse città cinesi, e altre discendenti di Omicron 5, come BA.5.7 e BE.1.1.1
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato sulle notizie di salute
Si tratta, comunque, di mutanti già circolati in Italia e già sotto sorveglianza. L’hanno ribadito sia Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia che in questi giorni sta seguendo da vicino e operazioni di screening e analisi avviate all'aeroporto di Malpensa per monitorare le sottovarianti Covid presenti nei viaggiatori dalla Cina, sia il governatore lombardo Attilio Fontana: in una nota hanno parlato di "notizie rassicuranti" dalle analisi completate finora

Tornando alle rassicurazioni dell’Ecdc, come detto nella nota è stato sottolineato che “le varianti che circolano in Cina sono già in circolazione nell'Ue”. Inoltre, i cittadini europei "hanno livelli di immunità e vaccinazione relativamente elevati". “Se necessario, saranno riviste le valutazioni del rischio e si procederà ad adeguare le azioni", ha comunque fatto sapere l’Ecdc, precisando che la situazione è in evoluzione

Dopo una prima fase di incertezza, a chiarire un po’ il quadro epidemiologico sono stati i dati sulle varianti circolanti nel Paese asiatico. Qualche giorno fa, infatti, l'Ecdc aveva riferito che dal primo settembre al 20 dicembre la Cina aveva depositato solo 17 sequenze del virus Sars-Cov-2 nel database GISAID. Ora, invece, lo scenario è cambiato: dal 25 dicembre al 30 dicembre sono state depositate 540 sequenze

Delle nuove sequenze depositate, il 35% è rappresentato dalla sotto-variante BA.5.2, il 24% da BF.7, il 18% da BQ.1 (Cerberus), il 5% da BA.2.75 (Centaurus), il 4% da XBB (Gryphon) e il 2% da BA.2. Sono state segnalate anche le sotto-varianti BA.5.6, BA.4.6, BM.4.1.1 e BA.2.3.20. Le sotto-varianti riscontrate finora in Cina, quindi, sono note da tempo e sono già in circolazione in Europa. Appartengono tutte alla famiglia di Omicron e nessuna desta particolare preoccupazione per la sua capacità di eludere la risposta immunitaria

Pure per Cerberus e Gryphon, che avevano messo in allarme gli esperti, studi recenti hanno confermato l'efficacia dei vaccini. A rassicurare c’è il fatto che al momento non siano state rilevate nuove varianti. A preoccupare, invece, è la carenza di dati affidabili sull'andamento della pandemia in Cina. Dopo il picco raggiunto il 2 dicembre scorso, "nelle ultime tre settimane l'incidenza è diminuita, probabilmente anche a causa di un minor numero di test effettuati", dice l'Ecdc. Mancano dati affidabili "sui casi, sui ricoveri, sui decessi, sulle terapia intensiva"
Covid, Shanghai: gli ospedali non riuscirebbero a far fronte ai malati