Depressione, disponibile in Italia uno spray nasale per il trattamento

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©IPA/Fotogramma

Prodotto e sviluppato da Janssen, lo spray è basato sull’esketamina e, se usato in combinazione con altri farmaci antidepressivi, ha dimostrato nei pazienti che soffrono di disturbo depressivo maggiore un'efficacia superiore alle terapie standard dopo 4 settimane di trattamento, riducendo i sintomi della patologia già a 24 ore dalla somministrazione

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Si chiama “esketamina” il principio attivo dell’antidepressivo spray nasale (Spravato) sviluppato da Janssen e destinato alle persone affette da episodi di disturbo depressivo maggiore che non rispondono agli attuali trattamenti, ovvero circa il 30% dei casi. Dopo esser stato approvato dalla Food and Drug Administration americana, il medicinale è disponibile anche in Italia grazie all’ok ricevuto da Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco.

Un'efficacia superiore alle terapie standard

Si tratta del primo spray nasale per il trattamento della depressione maggiore, un disturbo dell’umore. Chi ne presenta i sintomi prova frequenti e intensi stati di insoddisfazione e tristezza e tende a non provare piacere nelle comuni attività quotidiane. Le persone che soffrono di disturbo depressivo maggiore vivono in una condizione di frequente umore negativo, con pensieri negativi e pessimisti circa se stessi e il proprio futuro. Il farmaco, che agisce in combinazione con altri medicinali antidepressivi, ha dimostrato di agire con efficacia e rapidità ed è stato sviluppato per l'autosomministrazione presso i centri di cura, modificando, secondo quanto sottolineato proprio da Janssen “il paradigma di trattamento per questa patologia”. Grazie al suo meccanismo d'azione particolare ed innovativo, il primo da molti anni a questa parte e grazie alla sua specifica modalità di somministrazione per via intranasale, il farmaco a base di “esketamina” rappresenta secondo l’azienda farmaceutica “un'innovazione nella strategia terapeutica per chi soffre di disturbo depressivo maggiore e non trae beneficio dalle terapie attualmente disponibili”. Il farmaco, hanno riportato gli specialisti, ha dimostrato un'efficacia superiore alle terapie standard dopo 4 settimane di trattamento, riducendo i sintomi della malattia già a 24 ore dalla somministrazione.

La depressione in Italia

Nel nostro Paese, hanno riferito gli esperti, la prevalenza della depressione è pari circa al 5%. Secondo le stime sono circa 3 milioni le persone a soffrirne, di cui 1 milione colpito da disturbo depressivo maggiore (MDD). E tra questi ultimi pazienti solo la metà riceve diagnosi e trattamento adeguati. Secondo Andrea Fagiolini, professore ordinario di psichiatria presso l’Università di Siena, “poter avere a disposizione un nuovo farmaco come esketamina è di fondamentale importanza nel trattamento della depressione maggiore farmaco-resistente”. A differenza di altre molecole che “necessitano di diverse settimane nel raggiungere l'effetto desiderato, agisce in maniera rapida sui sintomi depressivi, mantenendo l'effetto sul lungo periodo e riducendo nettamente il rischio di ricaduta”, ha poi aggiunto.

E' boom delle diagnosi di depressione che fanno impennare anche consumo di farmaci antidepressivi: sono triplicati i casi trattati in USA tra 1987-1997 e cosi l'uso di antidepressivi. Ma il mondo non Ë sempre pi˘ depresso, come tanti dati epidemiologici, spesso confusi, vogliono farlo apparire: molti di quei casi 'bollati' come depressione potrebbero in realt‡ essere non altro che condizioni momentanee di tristezza, pessimismo dovute a situazioni e/o all'indole individuale. Siamo di fronte a una "pandemia" fittizia di depressione, spiega lo psichiatra Paolo Cioni, responsabile di un servizio di salute mentale presso la ASL e docente alla Scuola di Specializzazione in Psichiatria di Firenze in occasione del Convegno 'Ai confini della mente e oltre' oggi a Milano, dovuta soprattutto a criteri diagnostici ancora troppo vaghi che possono far rientrare in una diagnosi di depressione anche stati d'animo di per sÈ non patologici. Eppure, spiega Cioni, oggi potremmo avvalerci di metodi diagnostici pi˘ obiettivi, indici psicofisiologici per la validazione del quadro clinico di depressione come la presenza di profonde alterazioni della qualit‡ del sonno, rilevabili con un elettronecefalogramma (EEG). 
ANSA/LUCIANO DEL CASTILLO

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