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Covid, Angelique Coetzee: “Così ho scoperto la variante Omicron”

Salute e Benessere
©Ansa

La dottoressa sudafricana, presidente dell’Associazione locale dei medici oltre che membro della task force sanitaria governativa, lo ha raccontato in un’intervista concessa al quotidiano “La Repubblica”. La scoperta è avvenuta a metà novembre, su un uomo di 33 anni che presentava “sintomi lievi ma diversi” da quelli visti in precedenza. Dopo il contagio di altri 4 famigliari, la conferma della presenza della variante Omicron per cui, ha detto, “non occorre farsi prendere dal panico”

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Si chiama Angelique Coetzee, è una dottoressa sudafricana ed è la Presidente dell’Associazione dei medici del Sudafrica oltre che membro della task force sanitaria governativa. Si tratta dell’esperta che il 18 novembre scorso ha individuato ed isolato, per prima nel mondo, la nuova mutazione del coronavirus, la cosiddetta “variante Omicron”. Ma come si è arrivati a questa scoperta? Lo ha raccontato lei stessa, in un’intervista concessa al quotidiano “La Repubblica”.

Il primo caso e la conferma degli scienziati

“Da circa otto settimane non avevamo pazienti Covid. A metà novembre è arrivato un uomo di 33 anni. Presentava dei sintomi lievi ma diversi da tutti quelli che avevo visto fino ad allora. Ho deciso di fare il test perché comunque ci trovavamo davanti a un’infezione virale. Al quarto membro della sua famiglia risultato positivo, con gli stessi sintomi leggeri, mi si è accesa una lampadina”, ha raccontato Coetzee. La dottoressa, ha proseguito ancora, è stata così insospettita visto che si trovava in presenza di “sintomi mai visti prima”. Quando poi anche il quarto famigliare del primo paziente è risultato positivo, l’esperta ha capito di essere di fronte a qualcosa di “diverso”. “Ho mandato un messaggio ai miei colleghi della task force, scrivendo loro che qualcosa stava succedendo. Non si trattava della variante Delta”. A quel punto, ha continuato, gli scienziati sudafricani “hanno subito fatto le ricerche delle sequenze virali. Lunedì 22 novembre è arrivata la conferma: questa è una nuova variante”, ha ammesso.

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“Non farsi prendere dal panico”

Al momento, dal suo punto di vista, non occorre farsi “prendere dal panico”. A livello di contagiosità, la variante Omicron inizialmente identificata ha fatto registrare contagi “solo tra i membri della famiglia del paziente zero. Gli altri contatti dei casi positivi sono tutti negativi. Potremmo dire che il grado di contagiosità è più o meno simile a quello della variante Delta. Non di più e non troppo severo”, ha spiegato l’esperta. 

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