Caro corpo, ti meriti l’estate: un e-book contro i disturbi alimentari

Salute e Benessere
Federica De Lillis

Federica De Lillis

Scoprirsi per alcune persone è più difficile che per altre, e la stagione estiva può diventare il momento più spaventoso dell'anno. Durante questi pochi mesi poi si moltiplicano gli inviti a mangiare fuori, gli aperitivi, le vacanze che non per tutt* sono momenti di spensieratezza. “L’estate, la mia” è l’ebook gratuito creato dal team clinico di Comestai e da Animenta, associazione contro i Disturbi Alimentari, per accompagnare chi soffre durante i mesi estivi, con comprensione, strumenti pratici e storie

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“Delle mie estati con il disturbo alimentare ricordo solo che avevo freddo. La ricordo ancora oggi come la notte più fredda dell’anno, quella di Ferragosto del 2014. L’estate è un periodo complesso per chi vive un DCA: il corpo si scopre e tu proprio non ce la fai, si organizzano i viaggi con gli amici ma ti chiedi come riuscirai a mangiare fuori per una settimana.” racconta Aurora Caporossi, Founder di Animenta e CEO di Comestai, centro clinico online per il trattamento dei Disturbi Alimentari. 

Nel piccolo decalogo per affrontare l’estate, storie come quella di Aurora accompagnano un decalogo di spunti, esercizi pratici e riflessioni attive per ricordare, a chiunque stia affrontando un Disturbo Alimentare, che l'estate è una stagione da vivere e non da superare. L’obiettivo, si legge, è regalare una “cassetta degli attrezzi” a chi vive un momento di profonda difficoltà realizzata da un team di esperti, tra psicologi e dietisti, e basata su esperienze reali di chi si trova ogni anno ad affrontare con timore l’estate. Il libricino è poi completato da alcuni consigli di lettura a cura del team di Psicoleggimi, pensati per chi desidera approfondire, sentirsi meno sol* e trovare nella narrazione un alleato prezioso.

Un libricino che riguarda tutti e tutte 

Conoscere cosa sta passando chi ha un rapporto difficile con il corpo e con il cibo può aiutare a comprendere meglio alcuni atteggiamenti di chi ha un DCA o a fare in modo che la persona che sta vivendo la malattia si senta più a proprio agio. 

Il piccolo manuale, però, è in grado di parlare anche a chi non ha un disturbo alimentare. 

Chi non ha mai guardato con invidia un’amica per la forma fisica acquisita durante un inverno in palestra? Chi non ha mai detto a se stess* ‘Non sono stat* abbastanza brav*’ o non ha rinunciato a un gelato, una cena fuori, una giornata al mare perché non riteneva di meritarlo?

Il 51 % della GenZ dichiara di sentirsi sotto pressione per il corpo da spiaggia prima delle vacanze estive; tra questi, il 52 % lo attribuisce soprattutto ai social media ma questo tema riguarda anche i più adulti dove il 37 % si sente sotto stress per l’aspetto prima dell’estate. 

“È la stagione che ci scopre, che ci vuole entusiasti e pieni di iniziativa, che ci vuole in un corpo perfetto e irreale. È la stagione che accorcia le distanze tra la nostra pelle e lo sguardo dell’altro e anche, purtroppo, lo sguardo giudicante che rivolgiamo a noi stessi” si legge nel decalogo. 

Un esempio sono le diete, spesso estreme e seguite per qualche mese, con l’ansia che permea le settimane che separano dalla “prova costume”. La stessa parola ‘prova’ rende l'idea di come il corpo diventi una performance, al massimo della sua esposizione, sotto la pressione di un test sociale che decreta se, durante il resto dell'anno, abbiamo "lavorato abbastanza" su noi stess*. 

La pressione spesso spinge verso le cosiddette “fad diets”, diete alla moda (cheto, low-carb, paleo, intermittente e ormonali solo per citare le più comuni) che promettono risultati rapidi attraverso regole semplici, spesso rigide, ma mentre rincorriamo una salute del corpo liofilizzata e istantanea, la mente rischia di perdere il suo equilibrio. Secondo Lilac, il centro online dedicato alla cura dei DCA, sono fattori che possono incidere duramente sulla nostra salute mentale oltre a rappresentare un fattore di rischio (non l’unico) per lo sviluppo di un disturbo alimentare.

Non devi “meritare” l’estate

La guida di Comestai e Animenta rappresenta un atto di cura e di resistenza alla logica performativa del corpo che, ricordano le esperte, “Non è un ornamento, ma la nostra casa, che abitiamo ogni giorno e attraverso cui possiamo vivere: respirare, correre, ballare in riva al mare, nuotare, cantare a squarciagola”. Ogni pagina invita a smontare i miti, ad accogliere il proprio corpo, a scegliere la gentilezza, giorno dopo giorno.

Uno spazio di sollievo dove leggere parole che fanno compagnia e danno respiro, anche

quando tutto fuori sembra chiedere il contrario. Come ricorda Valeria Ventura, psicologa di Comestai, ““L’estate non va meritata: il solo fatto di esistere e di avere un corpo ti rende degnə di vivere questo periodo e godervi serenamente ogni giornata”. 

 

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