Lo ha annunciato il ministero della Sanità locale, che ha così ulteriormente ridotto l'età minima necessaria per richiedere quello che viene definito un “booster” nell’ambito della campagna vaccinale. Intanto, secondo i dati più aggiornati, a partire dalla fine di luglio quando è stata introdotta inizialmente per gli over 60, la terza dose è stata somministrata a quasi 1,6 milioni di persone nel Paese
In Israele, la terza dose del vaccino anti-Covid, era stata inizialmente indicata per gli over 60, poi a poco a poco si sono prese in considerazione le altre fasce d’età: ovvero over 50 ed over 40. Ora, l’ulteriore inoculazione del farmaco Pfizer, quello scelto nel Paese, potrà essere somministrata anche a tutti i cittadini israeliani di oltre 30 anni che abbiano ricevuto le prime due dosi almeno cinque mesi fa. Lo ha annunciato il ministero della Sanità locale, che ha così ulteriormente ridotto l'età minima necessaria per richiedere quello che viene definito un “booster” nell’ambito della campagna vaccinale.
Quasi 1.6 milioni di israeliani con la terza dose
Secondo i dati più aggiornati, a partire dalla fine di luglio quando è stata introdotta, la terza dose è stata somministrata a quasi 1,6 milioni di persone in Israele. Proprio ieri, quando è stato ufficializzato il “booster” anche per gli over 30, il ministro della sanità Nitzan Horovitz ha promosso una nuova campagna di vaccinazione di massa, dedicata a specifiche zone periferiche del Paese, con l’obiettivo di completare entro un mese l'immunizzazione di 3 milioni di persone.
Nuovi contagi nel Paese, tasso al 6.69%
La decisione di spingere ancora sull’acceleratore, per quanto riguarda la vaccinazione, è stata dettata anche dai dati relativi alla situazione sanitaria. Per il secondo giorno consecutivo, infatti, Israele ha registrato quasi 10mila nuovi casi di Covid (9.891 nello specifico) con un tasso del 6.69%. Si tratta del più alto dato riferito all'ultima ondata, causata dalla diffusione della variante Delta. Attualmente, i malati in totale sono 1.118, di cui 692 gravi. A proposito della campagna vaccinale interna, poi, l’impegno del governo sta aumentando: il Magen David Adom (il Pronto soccorso) sta aprendo gradualmente centri mobili vaccinali notturni nelle città maggiori. E già a Tel Aviv si registra un'alta affluenza. Secondo gli esperti si dovrebbe arrivare ad immunizzare in tutto 5 milioni di persone con la terza dose, per cercare di frenare la variante Delta. Nel frattempo, in vista delle prossime festività religiose di settembre, sono state reintrodotte al Muro del Pianto a Gerusalemme misure per impedire la diffusione del virus durante le preghiere collettive.