Vaccino Covid, la Consulta di Bioetica: “Sì all’obbligo, anzi è un diritto”
Salute e BenessereLo ha sottolineato il presidente della Consulta, Maurizio Mori, nel corso di un’intervista all’Ansa. Il vaccino, ha aggiunto, è “un diritto del cittadino, un servizio che le persone in tutto il mondo dovrebbero chiedere agli Stati”. E, ha detto ancora, “il senso è che se si vuole stare in società e non chiusi in casa, si ha il compito e l'onere di vaccinarsi”
Un ulteriore parere sull’obbligatorietà dei vaccini contro il Covid-19. E’ quello che arriva dalla Consulta di Bioetica, un’associazione di cittadini di diversa formazione e di differente orientamento politico ed etico che tra i soci conta autorevoli medici, filosofi oltre a giuristi, operatori sanitari, studenti e cittadini “interessati a seguire e promuovere il dibattito razionale e laico sulla bioetica”. La Consulta, attraverso le parole del suo presidente, Maurizio Mori, si è detta “favorevole all'obbligo del vaccino anti-Covid per tutti”. Ma non solo, perchè lo ritiene “un diritto del cittadino, un servizio che le persone in tutto il mondo dovrebbero chiedere agli Stati”, ha riferito in un’intervista concessa all’agenzia Ansa. Attualmente però, “solo il 2% dei Paesi ha il vaccino. Il senso è che se si vuole stare in società e non chiusi in casa, si ha il compito e l'onere di vaccinarsi”, ha detto ancora.
Mori: “Il vaccino salva la vita”
Mori, che ha anche preannunciato la pubblicazione nel corso dei prossimi giorni del parere della Consulta favorevole all'obbligo vaccinale per chiunque abbia rapporti sociali, ha sottolineato ancora come tale ragionamento riguardi anche il profondo cambiamento della percezione del valore della vita, anche solo rispetto ad un secolo fa. “E' vero che questo virus è meno mortale della peste, ma il senso dell'esistenza è enormemente superiore a quello che si aveva cento anni fa”, ha commentato Mori. “Quindi anche l'attenzione alla preservazione della vita è più alta”, ha spiegato. In definitiva, secondo la Consulta, “il vaccino salva la vita. E se il Covid avesse lo stesso tasso di mortalità della Spagnola, conti alla mano, avremmo avuto 6 milioni di decessi anziché quelli attuali, già di per sé inaccettabili”, ha proseguito.
La posizione del Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB)
Questa posizione differisce rispetto a quella del Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB), istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 28 marzo 1990 e che svolge sia funzioni di consulenza presso il Governo, il Parlamento e le altre istituzioni, sia funzioni di informazione nei confronti dell’opinione pubblica sui problemi etici emergenti con il progredire delle ricerche e delle applicazioni tecnologiche nell’ambito delle scienze della vita e della cura della salute. Quest’ultimo si attiene al parere già fornito sull'argomento, circa un anno fa. “Abbiamo escluso l'obbligo, salvo casi eccezionali, per la vaccinazione anti Covid. Il Comitato non era favorevole all'obbligatorietà e aveva indicato il convincimento delle persone attraverso un'informazione dettagliata”, ha spiegato Lorenzo D'Avack, presidente del CNB.