Vaccini Covid, Israele estende la terza dose anche agli over 40 anni

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Lo ha deciso il ministero della Sanità israeliano, che ha dato il via libera alla somministrazione di un ulteriore richiamo anche agli insegnanti e agli operatori sanitari a contatto con gli anziani e le donne incinte

Israele, a fronte dell'aumento dei casi di Covid-19 dovuti alla variante Delta, ha deciso di allargare la possibilità della terza dose di vaccino anche agli over 40 anni. Lo ha stabilito il ministero della Sanità israeliano, accogliendo una raccomandazione in tal senso del Comitato di esperti. Finora l'età minima era dai 50 anni in su. (VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Israele: terza dose anche a insegnati e operatori sanitari

Oltre agli over 40, il ministero della Sanità di Israele ha dato il via libera alla somministrazione della terza dose di vaccino anche agli insegnanti e agli operatori sanitari a contatto con gli anziani e le donne incinte. Il governo israeliano ha deciso, così, di dare un impulso ulteriore alla lotta contro quella che il premier Naftali Bennett ha definito la "pandemia Delta". Con i nuovi casi che corrono ad un ritmo di circa 7mila al giorno e un tasso di positività al 5,5%, in Israele è in crescita il numero dei malati gravi. Nel Paese, che ha rappresentato un esempio virtuoso nella gestione dell'emergenza Covid, ieri per la prima volta da mesi i casi gravi di Covid hanno superato le 600 unità. In aumento anche i decessi arrivati, con quattro nuove morti, a 6.726.

Nuove restrizioni in Israele

Per contrastare la diffusione dei contagi, soprattutto quelli legati alla variante Delta del virus, il governo israeliano negli scorsi giorni ha reintrodotto nuove restrizioni. Tra queste, ulteriori limiti sono stati imposti alle presenze nel corso di eventi ed è stata approvata la reintroduzione del distanziamento sociale nelle imprese. Altre regole riguardano le mascherine, obbligatorie in tutti gli spazi al chiuso, e anche nelle riunioni all'aperto dove ci sia la presenza di almeno 100 persone, ed il green pass sanitario, richiesto (anche ai bambini dai 3 anni in su) per entrare in una serie di spazi pubblici, inclusi ristoranti e bar, luoghi culturali e sportivi, hotel e palestre.

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