Le ha imposte il governo locale per contrastare la diffusione dei contagi, soprattutto quelli legati alla variante Delta del virus. Tra queste, l'obbligo di Green pass, applicabile a vaccinati, guariti o con test negativo, che verrà richiesto anche ai bambini a partire da una età di 3 anni in su, per l'accesso a ristoranti e bar, luoghi culturali e sportivi, hotel e palestre, sinagoghe o moschee. E le mascherine saranno obbligatorie negli spazi al chiuso
Israele ha deciso di contrastare la diffusione dei contagi da coronavirus con l’entrata in vigore, a partire da oggi, di una serie di nuove restrizioni imposte dal governo, proprio a fronte dell'aumento dei casi dovuti alla variante Delta.
Le principali restrizioni in vigore
Tra queste, ulteriori limiti sono stati imposti alle presenze nel corso di eventi ed è stata approvata la reintroduzione del distanziamento sociale nelle imprese. Da oggi, nel Paese, le riunioni private sono limitate a 100 persone all'aperto e a 50 persone al chiuso, mentre nelle sedi dove si svolgono eventi pubblici il limite è di 500 persone all'aperto, mentre di 400 al chiuso. Un paletto imposto dalle autorità sanitarie, poi, è che nessun evento potrà superare la capacità del 75% di capienza del luogo in cui si svolge. Altre regole riguardano poi le mascherine ed il Green pass sanitario. Le prime sono obbligatorie in tutti gli spazi al chiuso, esclusa la propria residenza, e anche nelle riunioni all'aperto dove ci sia la presenza di almeno 100 persone. E’ stato esteso, poi, anche l'obbligo di Green pass, applicabile a vaccinati, guariti o con test negativo, che a partire da oggi verrà richiesto anche ai bambini a partire da una età di 3 anni in su. Le misure, infatti, prevedono l’obbligo del certificato di vaccinazione o dei test negativi per entrare in una serie di spazi pubblici, inclusi ristoranti e bar, luoghi culturali e sportivi, hotel e palestre, come confermato dal ministero della Salute locale. Lo stesso vale per i fedeli che desiderano entrare in sinagoghe, moschee o chiese con più di 50 persone presenti. Inoltre, la capacità di negozi, centri commerciali e parchi industriali sarà limitata ad una persona ogni sette metri quadrati.
Israele, dosi vaccino a scuola a staff e alunni over 12
Quanto alle novità sul fronte della campagna di vaccinazione anti-Covid, il direttore generale del ministero della sanità israeliano Nachman Ash ha firmato una direttiva che ordina alle scuole di tutto il Paese di consentire le vaccinazioni nei loro edifici durante i giorni di didattica. Nello specifico, nel documento viene chiesto ai capi degli istituti di consentire al team del ministero della sanità di accedere alle scuole nelle ore di lezione e somministrare dosi allo staff che desidera vaccinarsi e agli studenti over 12 anni che hanno avuto il permesso scritto dai genitori.
La campagna vaccinale ed i dati più recenti legati ai contagi
Nel Paese, intanto, dopo il lancio avvenuto lo scorso dicembre, la campagna vaccinale ha contribuito a ridurre le infezioni, sebbene di recente questa tendenza si sia invertita, guidata dalla diffusione della variante Delta del virus, con una serie di restrizioni che sono state revocate a giugno e poi reintrodotte a partire da luglio. Nelle ultime settimane, Israele ha iniziato a somministrare una terza dose di richiamo ai cittadini di età pari o superiore ai 50 anni, esortando chiunque abbia più di 12 anni a farsi vaccinare. Circa un milione di israeliani, infatti, non sono stati sottoposti a vaccinazione, seppur idonei. Secondo il ministero della Salute, martedì, oltre 8.700 persone sono risultate positive al coronavirus, il numero più alto in un solo giorno sin da gennaio. Mentre nelle ultime 24 ore, le nuove infezioni sono state 7.832 a fronte di circa 143.000 tamponi, con un tasso del 5.6%. I malati gravi sono attualmente 578.