La decisione è stata presa ieri dal governo israeliano per far fronte all’emergenza sanitaria nel Paese. Fa parte di una serie di restrizioni che entreranno in vigore a partire dal 18 agosto. Tra queste anche quella per cui all’interno dei centri commerciali e nelle aree dello shopping verrà reintrodotto il cosiddetto “Codice viola”, che autorizza la presenza massima di una sola persona ogni sette metri quadrati
Israele ha deciso di introdurre nuove misure restrittive nella lotta alla diffusione dei contagi da coronavirus. Sono state approvate ieri dal governo locale, proprio per far fronte all’emergenza sanitaria nel Paese. Fra queste, un’ulteriore estensione del Green pass che, a partire dal 18 agosto, sarà applicato dai 3 anni di età in su. Inoltre, all’interno dei centri commerciali e nelle aree dello shopping verrà reintrodotto, a partire dalla stessa data, il cosiddetto “Codice viola”, che autorizza la presenza massima di una sola persona ogni sette metri quadrati.
Un intervento per rafforzare le strutture ospedaliere
Allo stesso tempo, il governo israeliano ha approvato uno stanziamento straordinario destinato agli ospedali, con l’obiettivo di rafforzarne al più presto le strutture. Nel Paese, come riferito dal premier Naftali Bennett, “è infatti in atto una corsa fra il diffondersi della variante Delta e la campagna di vaccinazione. Dobbiamo tenerci pronti ad affrontare una situazione in cui si verifichi un aumento simultaneo dei ricoveri in tutti gli ospedali”, ha detto. “Dobbiamo guadagnare tempo, affinché la campagna di vaccinazione entri in azione”, ha poi aggiunto.
I numeri relativi alla terza dose
Tra l’altro, stando ai dati più aggiornati, dal 30 luglio a ieri è stata somministrata la terza dose di vaccino Pfizer a 713 mila cittadini israeliani over 60, tutti già vaccinati con due dosi oltre cinque mesi fa. Procedono, invece, a rilento le prime due vaccinazioni nelle fasce della popolazione più giovane. Proprio l’inoculazione della terza dose, secondo gli esperti locali, protegge da forme gravi di malattia e in prospettiva dovrebbe essere estesa anche agli over 50 e 40.
I nuovi casi di contagio
In Israele, intanto, preoccupano i numeri relativi ai nuovi casi, segnalati ad un ritmo di circa 6 mila al giorno con un tasso di positività che sfiora il 5%. E aumenta anche il numero dei malati gravi. A pesare, come riferiscono gli esperti, è circa il milione di persone che non hanno risposto all'appello delle autorità che invita i cittadini a vaccinarsi. “La situazione è allarmante, siamo ad un punto critico”, ha avvertito il coordinatore israeliano che guida il team di scienziati impegnati nel gestire l’emergenza sanitaria. Il premier Bennett, tra l’altro, ha sottolineato come lo Stato ebraico sia in prima linea nel contrastare la variante Delta del virus con tutti “gli apparati di difesa e con tutto il personale medico", ha confermato.