Variante Delta Covid, quali sono i sintomi del contagio tra i più giovani
L’aumento dei casi in questa fascia di età determina come conseguenza anche una maggiore rilevazione di casi sintomatici medio-gravi. Inoltre, cresce la preoccupazione per il diffondersi anche in Italia della variante Delta, stimata più contagiosa della versione attuale del 50-60%. Ecco quali sono i sintomi osservati tra i più giovani
Non sempre i giovani contagiati dal Covid-19 sviluppano forme lievi della malattia. Con l’aumento dei casi delle ultime settimane, si verificano sempre più spesso sintomi severi della malattia anche nella fascia di adolescenti e ragazzi
Variante Delta, dal mal di testa al naso che cola: i sintomi più comuni
L’aumento dei casi in questa fascia di età determina come conseguenza anche una maggiore rilevazione di casi sintomatici medio-gravi. A questo si collega la preoccupazione per il diffondersi anche in Italia della variante Delta, stimata più contagiosa della versione attuale del 50-60%
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Secondo una stima dell'Istituto superiore di sanità, la Delta è ormai presente nel 32,6% delle sequenze depositate dal nostro Paese nella banca internazionale Gisaid, che raccoglie le mappe genetiche del virus da tutto il mondo, mentre la variante Alfa è scesa al 37,9%
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A testimoniare che i giovani non sono tutti paucisintomatici è Massimo Andreoni, direttore di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma: “Sin dall’inizio della pandemia i giovani sono stati colpiti dal virus e hanno anche presentato casi gravi, tanto che sono stati registrati dei decessi pure in questa fascia d'età”
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Come avverte l’esperto, è sbagliato pensare che gli adolescenti sviluppino sempre forme lievi della malattia. Adesso, a causa delle varianti e per il fatto che i giovani sono vaccinati in numero limitato, stanno aumentando i contagi in questa fascia d’età e di conseguenza anche il numero di casi più gravi
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“Sempre più giovani presentano la perdita dell'olfatto e del gusto. Sono sintomi fortemente debilitanti perché possono permanere per periodi anche lunghi o addirittura evolvere in una condizione cronica", afferma Andreoni
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Un lavoro di ricerca pubblicato sulla rivista scientifica Nature Medicine sul tema del “Long Covid”, rivela che la metà dei giovani adulti che sono risultati positivi al Covid-19 ha manifestato sintomi persistenti per 6 mesi
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Ma tra i giovani si iniziano a vedere anche casi di polmoniti di media severità, mette in guardia Andreoni: “Nessuno è esente dal rischio di malattia grave e questo vale pure per i bambini e i giovani”
Come sottolinea l’esperto, la malattia da Covid - per ora - è sempre la stessa. Le manifestazioni possono essere diverse da caso a caso. Ma, al momento, non c'è una variante che si connota per disturbi particolarmente diversi rispetto alle altre
In chi viene contagiato dalla variante Delta dopo aver effettuato la vaccinazione, i sintomi possono variare. Come afferma Tim Spector, che guida un progetto nel Regno Unito per raccogliere la sintomatologia, “i sintomi nei giovani sono più simili a un brutto raffreddore”
Il consiglio per evitare il contagio resta quello di vaccinarsi, mantenere le misure di contenimento a partire dalle mascherine ed evitare i viaggi. "Quello che ci si deve aspettare è che i numeri continuino a crescere. Ora bisogna mettere in atto delle misure diverse e stringere sul green pass", conclude Andreoni
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