Cambiamento climatico, le zanzare potranno pungere anche d’inverno

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Si tratta di un'ipotesi avanzata dai ricercatori dell'Università della Florida, che hanno utilizzato più di 28.000 zanzare, facenti parte di 18 specie diverse, per un lavoro di ricerca sul tema. “Abbiamo scoperto che le zanzare coinvolte nel nostro studio assumono un comportamento tipico di un elastico e che l'intervallo di temperature che possono tollerare si estende e si contrae in diversi periodi dell'anno”, hanno riferito gli esperti

Le punture di zanzare solo d’estate? Potrebbe non essere così ed esiste la possibilità che questo succeda anche d’inverno, soprattutto in quelle aree del mondo colpite dai cambiamenti climatici. Lo sostiene una ricerca, pubblicata ad aprile scorso sulla rivista scientifica “Ecology” e condotta dai ricercatori dell'Università della Florida.

Catturate più di 28.000 zanzare

Secondo gli esperti, nei luoghi maggiormente colpiti dalla crisi climatica, le zanzare potrebbero diventare un problema da affrontare durante tutto l’anno e non solamente in estate. “Nelle regioni tropicali, le zanzare sono attive tutto l'anno, ma non è così nel resto del mondo. Al di fuori dei tropici, le temperature invernali fanno sì che le zanzare vadano in una sorta di letargo, chiamato diapausa”, ha spiegato Brett Scheffers, autore senior dello studio e assistente presso il dipartimento di ecologia e conservazione della fauna selvatica dell’ateneo americano. Si tratta, come si legge anche in un comunicato diffuso dall’università della Florida, di zanzare denominate in gergo “cold bound”, proprio perché la loro attività è limitata dalle temperature più basse. “Tuttavia, con il cambiamento climatico, ci aspettiamo che le estati si allunghino e gli inverni diventino più brevi e più caldi. Cosa significherà questo per quelle zanzare dai confini freddi? Come risponderanno?”, si è chiesto Scheffer. Per tentare di rispondere a queste ed altre domande sul tema, gli autori dello studio hanno condotto una serie di esperimenti sulle zanzare presenti nei pressi di circa 70 siti intorno a Gainesville, una città della Florida centro-settentrionale, situata proprio in un’area dove si mischiano climi subtropicali e temperati. Lo stesso hanno fatto anche con gli insetti presenti nella vicina stazione biologica di Ordway-Swisher, un'area di ricerca e conservazione di 9.500 acri situata a circa 20 miglia a est della città. In tutto, i ricercatori hanno catturato più di 28.000 zanzare che fanno parte di 18 specie diverse.

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Le indicazioni dei ricercatori

I ricercatori, quindi, hanno confrontato il modo in cui le zanzare coinvolte nella ricerca durante i diversi momenti dell'anno abbiano risposto ai cambiamenti delle temperature. “Abbiamo scoperto che le zanzare coinvolte nel nostro studio assumono un comportamento tipico di un elastico e che l'intervallo di temperature che possono tollerare si estende e si contrae in diversi periodi dell'anno”, ha detto Scheffers. In particolare, è stato scoperto che in primavera, quando le temperature notturne sono ancora fredde e quelle diurne iniziano ad aumentare, le zanzare possono tollerare una maggiore gamma di temperature. In estate, invece, con le temperature giornaliere più calde, questa stessa gamma si contrae. In autunno, ancora, con le temperature che iniziano a raffreddarsi, la gamma si estende ancora una volta. “Tutto ciò ci segnala che mentre il cambiamento climatico rende i nostri autunni e inverni più caldi, le zanzare nelle regioni più temperate sono ben preparate per essere attive in quei periodi”, ha aggiunto l’esperto. “I nostri risultati suggeriscono che per comprendere al meglio in che modo le popolazioni e le specie di zanzare possano essere in grado di tollerare i cambiamenti climatici in corso, dobbiamo misurare le risposte termiche delle specie in diversi periodi dell'anno”, ha sottolineato Brunno Oliveira, primo autore dello studio. “Queste informazioni ci aiuterebbero a fornire una rappresentazione più accurata dell'intervallo di temperatura che una specie può tollerare”, ha poi concluso.

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