A indicarlo sono i dati preliminari di un nuovo studio, condotto dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
I dati preliminari di un nuovo studio, condotto dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), confermano quanto già ipotizzato dagli esperti: né la zanzara comune né la zanzara tigre possono trasmettere il coronavirus (segui la DIRETTA di Sky TG24). Sars-CoV-2, infatti, non è in grado di replicarsi all’interno del loro organismo. Anche nel caso in cui dovessero pungere una persona contagiata, questi insetti non potrebbero in alcun modo inoculare il virus.
Le malattie veicolate dalle zanzare
L’Iss, spiega che Sars-CoV-2 è un virus respiratorio che si trasmette da una persona all’altra principalmente tramite le minuscole goccioline emesse con starnuti o colpi di tosse o portando le mani alla bocca, al naso o agli occhi dopo aver toccato superfici o oggetti contaminati di recente. “A oggi non c’è alcuna evidenza scientifica di una trasmissione attraverso insetti che succhiano il sangue, quali zecche o zanzare, che invece possono veicolare altri tipo di virus (detti arbovirus), responsabili di malattie come la dengue e la febbre gialla”.
I risultati dello studio
La ricerca è stata condotta dai ricercatori dell’Iss in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. I dati preliminari indicano che il Sars-CoV-2, una volta penetrato all’interno di una zanzara che ha punto una persona infetta, non è in grado di replicarsi e dunque non può essere successivamente inoculato dalla zanzara attraverso una puntura. La pubblicazione dei risultati definitivi, prevista in tempi brevi, fornirà quell’evidenza sperimentale, finora solo ipotizzata, che permetterà di escludere in modo scientifico il coinvolgimento delle zanzare nella trasmissione del Covid-19, rispondendo in modo chiaro e definitivo alle preoccupazioni legate al ruolo di questi insetti nella trasmissione della malattia.
Le ipotesi degli esperti
La possibilità che le zanzare potessero veicolare il coronavirus Sars-CoV-2 era già stata esclusa da vari esperti, tra cui Elena Azzolini, della direzione medico sanitaria dell’Irccs Humanitas di Rozzano. “Anche se i coronavirus umani a oggi conosciuti hanno mostrato la capacità di adattarsi velocemente a nuove specie, al momento non c’è alcuna evidenza scientifica di una trasmissione attraverso zanzare o altri artropodi vettori”, aveva sottolineato l’esperta lo scorso aprile.