Coronavirus, Guerra (Oms): “Si sta comportando come la Spagnola”

Salute e Benessere

Lo ha detto Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel corso di un dibattito televisivo, sottolineando che il Covid-19 sta avendo un andamento simile a quello della Spagnola che "andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti durante la seconda ondata"

L'epidemia del nuovo coronavirus "si sta comportando come avevamo ipotizzato, il paragone è con la Spagnola che si comportò esattamente come il Covid-19: andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti durante la seconda ondata". Sono le parole di Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), pronunciate nel corso di un dibattito televisivo, avvenuto durante la trasmissione “Agorà”, su Rai 3.

Il dibattito sul documento dei 10 esperti

Guerra ne ha parlato tornando sul merito del documento, firmato da 10 esperti che hanno parlato di "emergenza finita". Gli scienziati che si sono autodefiniti "scientificamente indipendenti", avevano parlato nel documento dal titolo “Sars-CoV-2 in Italia oggi e Covid-19”, dell’esitenza di “pochi sintomi", sostenendo che chi contrae oggi il Covid-19 correrebbe un basso rischio di aggravarsi anche perché il virus avrebbe una carica virale più debole, quindi meno contagiosa. Il documento, ripreso dal quotidiano “Il Giornale”, è stato firmato da esperti tra cui anche Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano e Alberto Zangrillo, direttore del reparto di Rianimazione dell'ospedale S. Raffaele di Milano che per primo parlò di "virus clinicamente morto".

Le precauzioni per circoscrivere il virus

Il direttore aggiunto dell’Oms ha poi ampliato il suo discorso. “Sparendo il virus dalla clinica sembra che tutto sia finito, ma non è così". Poi, rispetto alla categoria dei cosiddetti “debolmente positivi”, ha precisato ancora Guerra, "non entro nelle classificazioni e definizioni artificiose che colleghi insigni di varie discipline possono fare. Guardo i fatti e i fatti dicono che il genoma del virus è ancora lo stesso e i fatti dicono che l'andamento di una epidemia come questa è ampiamente previsto e prevedibile. C'è una discesa che coincide con l'estate", precisa. Sottolineando, infine, l’importanza delle cautele e delle precauzioni. "E' vero che le terapie intensive si sono svuotate, ma si sono svuotate come previsto che accadesse e non vogliamo si riempiano di nuovo in autunno. Tutte le precauzioni che stiamo prendendo hanno l'obiettivo di circoscrivere la circolazione del virus quando questa riprenderà", ha detto.

Il distanziamento sociale

"Mi è capitato di prendere dei treni e mi sembra che la distribuzione di posti a sedere a scacchiera stia funzionando bene dal punto di vista del distanziamento", ha poi aggiunto l'esperto, parlando di distanziamento sociale, le cui regole servono perché "nei due giorni precedenti all'insorgenza dei sintomi, si è contagiosi", ha precisato. In riferimento agli asintomatici veri e propri, ha sottolineato ancora, "hanno sintomi talmente blandi che non contribuiscono in modo significativa alla trasmissione del virus, perché la carica virale è collegata, anche se in modo non lineare, alla gravità dei sintomi". 

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