
Guerra (Oms): "Coronavirus come Spagnola". Storia della “grande influenza” del 1918. FOTO
Secondo Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'evolversi del coronavirus è simile alla malattia che, un secolo fa, causò tra i 50 e i 100 milioni di morti: “Andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre". Dagli inizi, fino alla diffusione a livello globale, ecco come si è sviluppata la pandemia di inizio '900

La pandemia da Coronavrus si sta comportando come l’influenza Spagnola? “Andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti durante la seconda ondata”, nel 1918. A lanciare l’avvertimento è stato Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)
Coronavirus, Guerra (Oms): “Si sta comportando come la Spagnola”
“Sparendo il virus dalla clinica - ha detto l’esperto - sembra tutto sia finito, ma non è così. Tutte le precauzioni che stiamo prendendo hanno l'obiettivo di circoscrivere la circolazione del virus quando questa riprenderà". Nel 1918, quindi oltre un secolo fa, una tendenza simile - con un calo dei contagi e poi un ritorno - si vide anche con l’influenza Spagnola che causò tra i 50 e i 100 milioni di morti in tutto il mondo
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Tutto inizia nel 1918, quando la Prima Guerra Mondiale è nelle sue fasi finali. Tra gennaio e febbraio, negli Usa, centinaia di persone muoiono dopo aver avuto mal di testa, difficoltà respiratorie, tosse e febbre alta. Ma il virus non riguarda solo gli Usa e, anzi, si pensa che la sua diffusione sia stata favorita dalle scarse condizioni igieniche dei soldati sui vari fronti europei. I primi a dare notizia di quello che sta accadendo sono i giornali spagnoli. Per questo la malattia prende il nome di influenza Spagnola (nella foto: Fort Collins, Colorado, 1918)
Dalla peste all'influenza Spagnola, le pandemie più gravi della storia
Le dimensioni dell'epidemia sono enormi e il suo tasso di letaità molto alto anche a causa dela debolezza di milioni di persone sottoposte alle privazioni della guerra. Nella foto: Lawrence, Massachusetts, 1918

Dai primi casi all'analisi della malattia - causata da un ceppo virale H1N1 - e alla sua identificazione, passano mesi. La prima identificazione avviene in Kansas, nel 1918. Nella foto: volontarie della Croce Rossa negli Usa, 1918

Si calcola che a causa della 'grande influenza' (come è stata chiamata la malattia) morì dal 3 al 6% della popolazione mondiale. Nella foto: un poliziotto americano con una mascherina protettiva, 1918

Nell'estate del 1918, i numeri del contagio della Spagnola scendono, per poi però risalire. Ci sarà anche una terza ondata, ma meno letale della seconda. La malattia non scomparirà mai del tutto, ma diventerà via via meno aggressiva. Nella foto: agenti di polizia con mascherine per proteggersi dal virus, 1918

Nella foto, un'altra immagine dei dispositivi di sicurezza usati dalla popolazione nel 1918

Nella foto: un'immagine dei ricoverati per influenza Spagnola nel 1918

La malattia ha interessato anche l'Italia dove si stima che i contagiati siano stati circa 4 milioni. Nella foto: un avviso del Comune di Milano sull'influenza del 1918

Nella foto, un collage di alcuni giornali da tutto il mondo che riportavano le notizie sulla diffusione del contagio nel 1918

La diffusione della malattia, così come sta avvenendo con il Covid-19, è stata gobale: dagi Usa all'Europa, fino all'Australia (foto, 1919, Brisbane, Queensland)