Vaccini, Curcio: "Dosi fine giornata? Regole per darle a chi spettano"

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Lo ha riferito, nel corso di un’audizione alla Camera, il capo della Protezione Civile. "Il fine di non sprecare neppure una goccia del vaccino è da perseguire assolutamente", ha aggiunto. "Al di là di indicazioni generali serve secondo me un accordo con le Regioni per indirizzare le dosi che restano non al ventenne, ma alla stessa categoria a cui erano destinate. Sennò si creano situazioni che stridono", ha detto ancora

"I vaccini che restano a fine giornata? E' necessaria un'omogeneizzazione, ne parlerò al commissario Figliuolo". Sono le parole del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, intervenuto nel corso di un'audizione alla Camera. "Il fine di non sprecare neppure una goccia del vaccino è da perseguire assolutamente", ha detto. "Al di là di indicazioni generali serve secondo me un accordo con le Regioni per indirizzare le dosi che restano non al ventenne, ma alla stessa categoria a cui erano destinate", ha aggiunto. "Sennò si creano situazioni che stridono, persone che si mettono fuori e aspettano, meccanismi che fanno perdere la fiducia del cittadino. Se la perdiamo, la campagna non va avanti", ha spiegato. 

La strategia sull'acquisto dei vaccini

Il compito di acquistare i vaccini anti-Covid? E' dell'Unione europea, che ha accordi in esclusiva direttamente con le case farmaceutiche. A confermarlo, proprio le parole del capo della Protezione civile, che ha ribadito come la strategia sugli acquisti dei vaccini "non è cambiata: il ministero della Salute ha ritenuto opportuno avviare interlocuzioni con altri partner europei in modo tale da procedere in maniera congiunta alle negoziazioni con le case farmaceutiche, per ottenere i farmaci per tutta l'Ue”, ha detto Curcio. “L'acquisizione avviene tramite la Commissione e in base a questo è stato firmato un accordo che prevede per gli acquisti l'esclusiva della Commissione", ha commentato.

"A supporto delle Regioni per un'azione omogenea"

Un'azione di "assoluto supporto alle Regioni" in modo che ci sia una "azione omogenea sul territorio". E’ quella che stanno svolgendo in questi giorni il Commissario per l'emergenza, Figliuolo, proprio insieme alla Protezione civile, come ribadito da Curcio, secondo cui non esiste alcuna volontà di sostituirsi alle Regioni anche perché "ci sarebbero difficoltà ad intervenire su organizzazioni che sono fortemente territoriali". Come confermato dal capo della protezione Civile, “noi possiamo agire per supportare e migliorare gli standard delle performance" dei vari sistemi regionali.

Oltre un milione di dosi in meno nel primo trimestre

Per quanto riguarda le dosi di vaccino per il nostro Paese, Curcio ha spiegato che l'Italia avrà, alla fine del primo trimestre, oltre un milione di dosi in meno rispetto a quanto indicato dalle case farmaceutiche nell'ultimo piano del ministero della Salute. "Erano previste 15,6 milioni di dosi per il primo trimestre, ma questo valore oggi è chiuso a circa 14 milioni e 170mila dosi, oltre un milione di dosi in meno”, ha riferito.

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Curcio, poi, ha commentato la situazione della Lombardia, che, dal suo osservatorio, "ha un tema collegato all'informatizzazione della struttura alla base delle vaccinazioni. La Regione sta modificando l'infrastruttura di prenotazione e domani andremo alla presentazione del nuovo sistema", ha annunciato. "I numeri della Lombardia sono ragguardevoli, è la Regione che ha vaccinato di più, 85% delle dosi ricevute, la sua performance condiziona molto la campagna nazionale", ha spiegato il capo della Protezione civile. "Vogliono arrivare a 120 mila al giorno su 500 mila totali. Se qualcosa non andasse bene influirebbe negativamente sull'obiettivo nazionale", ha aggiunto. 

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