
Vaccini, via libera alla dose unica per guariti Covid: le linee guida
Una circolare firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, autorizza la somministrazione di una sola dose a persone con una pregressa infezione, sia per casi sintomatici sia asintomatici. Ma per soggetti immunodepressi si raccomanda comunque una doppia dose. Ecco i dettagli e i tempi

Via libera del ministero della Salute a un'unica dose di vaccino anti-Covid per persone recentemente guarite. L'ok in una circolare del ministero della Salute "Vaccinazione dei soggetti che hanno avuto un'infezione da SARS-CoV-2", firmata dal direttore della Prevenzione Gianni Rezza

"È possibile considerare la somministrazione di un'unica dose di vaccino" anti-Covid-19 nei soggetti con "pregressa infezione da SARS-CoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica)", si legge nella circolare

La circolare precisa: “La somministrazione di un'unica dose di vaccino nei soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2 è possibile, "purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa
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Viene però sottolineato che la possibilità di somministrare un'unica dose di vaccino "non è da intendersi applicabile ai soggetti" guariti "che presentino condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici"
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In questi soggetti, si legge nel documento, "non essendo prevedibile la protezione immunologica conferita dall'infezione da SARS-CoV-2 e la durata della stessa, si raccomanda di proseguire con la schedula vaccinale proposta (doppia dose per i tre vaccini a oggi disponibili)"

La decisione era stata anticipata da Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, che aveva spiegato così la decisione: "L'infezione sostanzialmente svolge un ruolo di priming che viene svolto dalla prima dose. E quindi la sola somministrazione farà l'effetto boost che invece nei vaccinati, senza pregressa storia d'infezione, viene svolto dalla seconda dose"

Queste raccomandazioni del ministero della Salute sull'unica dose per i guariti "potrebbero essere oggetto di rivisitazione qualora dovessero emergere e diffondersi varianti" del coronavirus

In particolare viene sottolineato che la circolare potrebbe essere modificata per la diffusione di varianti "connotate da un particolare rischio di reinfezione"
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