Covid-19, Speranza: "Nessuna misura già assunta. In Europa situazione seria"

Salute e Benessere

Lo ha detto il ministro della Salute, nel corso di una visita a Fiorenzuola d'Arda, nel Piacentino. “C'è un problema serio, non dobbiamo nasconderlo, ma ci sono istituzioni, scienziati che stanno lavorando. Facciamo le cose per bene", ha poi ribadito

"Nessuna decisione è stata assunta in questo momento. Leggo un'abbondanza di indiscrezioni, ma noi siamo qui e analizziamo tutti i dati, ci confrontiamo con le Regioni". Sono queste, a commento della situazione sanitaria italiana e dell’aumento dei contagi di coronavirus, le parole del ministro per la Salute, Roberto Speranza, pronunciate a Fiorenzuola d'Arda, nel Piacentino, dove è stato in visita ai nosocomi della zona. "Non inseguiamo le indiscrezioni”, ha ribadito il ministro. “C'è un problema serio, non dobbiamo nasconderlo, ma ci sono istituzioni, scienziati che stanno lavorando. Facciamo le cose per bene", ha spiegato. Speranza poi, ha confermato come "la situazione sia seria e non vada sottovalutata”, soprattutto sul piano europeo: “la Francia ieri ha fatto 30mila casi, il Belgio che ha circa 10-11 milioni di abitanti ha fatto 10mila casi nella giornata di ieri. La Gran Bretagna ha fatto 20mila casi. La Germania, che è stato un Paese tra quelli che ha retto meglio l'onda, ieri ha superato 7.300 casi in 24 ore”, ha detto. “Rispetto a questa situazione noi lavoriamo per costruire risposte adeguate".

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
09-09-2020 Roma
Politica
Palazzo Chigi - Conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sull'avvio dell'anno scolastico 
Nella foto Roberto Speranza

Photo Roberto Monaldo / LaPresse 
09-09-2020 Rome (Italy) 
Chigi palace - Press conference by Prime Minister Giuseppe Conte on the start of the school year
In the pic Roberto Speranza
Palazzo Chigi - Conferenza stampa di Giuseppe Conte sull'avvio dell'anno scolastico - ©Ansa

“Lavoriamo perché si creino le condizioni per affrontare questa fase"

Speranza, poi, ha elogiato nuovamente la risposta italiana all’emergenza. “Alle persone bisogna sempre dire la verità: rispetto a questa situazione seria noi lavoriamo per costruire risposte adeguate e misure ponderate, senza inseguire indiscrezioni. Il lavoro va fatto con serietà, con rigore, come abbiamo dimostrato di saper fare in questi mesi. Ripartiamo di là. Noi lavoriamo perché si creino le condizioni per affrontare questa fase", ha spiegato. "Tra febbraio, marzo e aprile, l'Italia ha dimostrato di essere un grande Paese. L'Italia non il Governo. Dobbiamo ripartire da là, abbiamo le forze e le energie per farlo. Dobbiamo di nuovo avere la forza di piegare questa curva che preoccupa", ha commentato. Cosa serve per riuscirci? "La chiave per vincere e piegare il virus è la collaborazione istituzionale. Dobbiamo lavorare insieme ora dopo ora, noi questo faremo. Lo faremo con l'esperienza maturata in queste settimane e con un Sistema sanitario nazionale che è più forte. Abbiamo piegato la curva a marzo anche perché c'è stata una profonda sintonia tra le nostre scelte e il sentire comune delle persone. Penso che le condizioni ci siano", ha sottolineato ancora il ministro.

Il rapporto con le Regioni

A proposito della scelta del governatore De Luca, che ha ordinato lo stop alle lezioni in presenza nelle scuole primarie e secondarie in Campania fino al 30 ottobre, Speranza ha spiegato che il Governo “ha costruito un decreto, che consente alle Regioni dove necessario di fare misure più restrittive. Mentre qualora si vogliano fare misure meno restrittive c'è bisogno di condivisione con il ministero della Salute", ha spiegato. "Ora tanti territori in queste ore hanno fatto delle scelte", ha detto Speranza, citando il caso di Genova dove il presidente Toti "ha fatto un intervento puntuale su un'area", ma anche quello del Lazio con l’intervento di "Zingaretti nella provincia di Latina", così come De Luca stesso con le sue disposizioni. “Dobbiamo lavorare il più possibile insieme", ha specificato il ministro della salute. "Ci sentiamo ora per ora, tra di noi capi delegazione. Ci sentiamo con i presidenti di Regione, credo di sentire Bonaccini due volte al giorno, mi sento personalmente con tanti presidenti di Regione", ha poi detto a proposito di un possibile ed imminente incontro tra i capi delegazione per eventuali nuove misure. "C'è un lavoro continuo, il punto non è a che ora è l'appuntamento. C'è un coordinamento continuo e costante come è giusto che sia. Quali sono i soggetti? C'è il Governo, ci sono le Regioni, ci sono i nostri scienziati, i nostri tecnici. La chiave è la collaborazione. Abbiamo piegato la curva perché uniti e determinati e dobbiamo fino in fondo continuare su questa strada", ha poi concluso.

La conferma di Bonaccini

"Noi lavoriamo per prendere provvedimenti che tengano conto dei rischi della situazione, seguiamo e monitoriamo passo dopo passo la situazione”. Così proprio Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna, presente durante le visite del ministro della Salute, ha confermato le parole di Speranza. ”Siamo abituati quando decidiamo una cosa a condividerla, per ora non abbiamo in mente altre misure se non quelle applicate che abbiamo discusso e deciso nel Dpcm dell'altro giorno. Nel caso fossimo in necessità di misure più restrittive informeremo come sempre il governo e le potremmo fare in ragione di quel Dpcm".

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