
Coronavirus, corsa al vaccino: sono in 9 i più vicini al traguardo
Almeno 92 vaccini in fase di test pre-clinici su animali, altri 40 vengono testati sull'uomo ma di questi solo 9 hanno raggiunto la fase 3, quella di inoculazione a migliaia di volontari. Secondo gli esperti ci vorranno comunque 12-18 mesi dall’inizio degli studi. Cina, Russia, Stati Uniti e Gran Bretagna sono tra i Paesi in pole position: il tracker del New York Times ha elencato i progetti più prossimi alla distribuzione

Nella risposta alla pandemia di Covid-19, sono 92 vaccini in fase di test pre-clinici su animali, mentre altri 40 vengono testati sull'uomo; di questi, però, solo 9 hanno già raggiunto la fase 3, quella di inoculazione a migliaia di volontari. Tra questi anche quello di Oxford che ha ripreso la sperimentiazione in Gran Bretagna dopo lo stop dovuto alla comparsa di un effetto indesiderato in uno dei partecipanti
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Quanto ci vorrà prima della distribuzione - Gli esperti stimano che con un processo accelerato per lo sviluppo di un vaccino un candidato possa arrivare sul mercato in circa 12-18 mesi dall'inizio della fase di ideazione
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I Paesi più avanti - Cina, Russia, Stati Uniti e Gran Bretagna sono tra i Paesi che hanno fatto i progressi maggiori nella corsa al vaccino e il tracker del New York Times li ha selezionati
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Stati Uniti - La casa farmaceutica americana Moderna ha sviluppato un vaccino basato ad mRNA, che produce proteine virali nel corpo. Il governo Usa ha contribuito alle ricerche con un finanziamento di quasi 1 miliardo di dollari
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Le ricerche portate avanti in partenariato con i National Institutes of Health hanno dimostrato che il vaccino protegge le scimmie dal coronavirus. Il 27 luglio, è iniziata la fase 3 che coinvolge negli Usa 30mila persone in 89 luoghi diversi. L'11 agosto, l'amministrazione Trump ha dato un ulteriore finanziamento di 1,5 miliardi di dollari in cambio di 100 milioni di dosi, se il vaccino risulterà sicuro ed efficace
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Germania - La società tedesca BioNTech ha stretto collaborazioni con la Pfizer, con sede a New York, e con la casa farmaceutica cinese Fosun Pharma per sviluppare il vaccino ad mRNA. La versione denominata BNT162b2 è stata quella che ha causato meno effetti collaterali nelle fasi 1 e 2

Per questo motivo la versione tedesca del vaccino è stata scelta per la fase successiva 2/3, al via dal 27 luglio, da 30 mila volontari negli Stati Uniti, Argentina, Brasile e Germania. Sempre a luglio, l'amministrazione Trump ha stipulato un accordo da 1,9 miliardi di dollari per la consegna di 100 milioni di dosi entro dicembre e ha messo una opzione sull'acquisto di altri 500 milioni di dosi

Dosi anche in Giappone e Ue - Anche il Giappone ha bloccato 120 milioni di dosi e la Ue ha messo a punto l'acquisto di 200 milioni di dosi. Entro ottobre dovrebbe arrivare il parere definitivo sulla sua efficacia. Se questa ulteriore fase dovesse andare a buon fine, la Pfizer dovrà produrre in tutto 1,3 miliardi di dosi entro fine 2021

Cina - Nel Paese dove per primo è dilagato il Coronavirus sono 3 le realtà entrate nella fase più avanzata dei test. La CanSino Biologics ha sviluppato un vaccino basato sull'adenovirus chiamato Ad5, in partnership con l'Istituto di Biologia dell'Accademia delle scienze mediche militari cinese

Test anche in altri Paesi - Il 9 agosto, il ministro della Sanità dell'Arabia Saudita ha annunciato che l'azienda cinese eseguirà test della fase 3 nel Paese mentre altri test sono cominciati in Pakistan

Il vaccino di Sinovac Biotech - La società privata cinese Sinovac Biotech sta testando un vaccino da virus inattivato, chiamato CoronaVac. Di questo vaccino la fase 3 è stata lanciata in Brasile, a luglio, e in Indonesia ad agosto. Secondo quanto riferito da alcuni media, a luglio il governo cinese ha concesso un'approvazione d'emergenza per un suo uso limitato

Dopo aver stipulato un accordo con l'Indonesia per la consegna di 40 milioni di dosi entro marzo 2021, la Sinovac ha dato il via alla produzione

Il vaccino di Wuhan - L'Istituto di prodotti biologici di Wuhan ha sviluppato un vaccino con un virus inattivato, di cui la società statale Sinopharm ha lanciato la fase di test clinici

La stessa Sinopharm sta testando un secondo vaccino sviluppato da un virus inattivato con l'Istituto di prodotti biologici di Pechino. A luglio, per entrambi, ha preso il via la fase 3 negli Emirati Arabi Uniti, dove 5 mila volontari hanno assunto quello di Wuhan e altri 5 mila quello di Pechino

Forse pronto prima del 2020 - Ad agosto solo quello di Wuhan è stato testato nella fase 3 in Perù e Marocco. Questa estate, Pechino ha dato l'approvazione a entrambi i vaccini. Secondo Sinopharm, il vaccino potrebbe essere pronto entro fine 2020

Gran Bretagna - Il vaccino sviluppato dalla società britannico-svedese AstraZeneca con l’Università di Oxford è basato sull'adenovirus dello scimpanzé, ChAdOx1, che è risultato protetto dopo i primi test

A maggio, gli Stati Uniti hanno finanziato il progetto con 1,2 miliardi di dollari. È in corso la fase 2/3 in Gran Bretagna e India e in Brasile, Sudafrica e Stati Uniti procede la fase 3

Accordo con l’Ue per la fornitura - Ad agosto, l'Unione europea ha raggiunto un accordo con AstraZeneca per la fornitura di 400 milioni di dosi se i trial saranno positivi. La società ha assicurato di aver una capacità produttiva di 2 miliardi di dosi e in India il Serum Institute ha già lanciato la produzione di milioni di dosi da utilizzare nei test

Lo stop alla sperimentazione - Sulla carta la società pensava di poter produrre dosi di emergenza già ad ottobre, ma il 6 settembre ha interrotto i test globali per studiare una sindrome infiammatoria scatenata in un volontario dopo la vaccinazione

La ripresa - I trial in Gran Bretagna e Brasile sono ripresi il 12 settembre, mentre rimangono sospesi negli altri Paesi

Russia - L'Istituto di ricerca russo Gamaleya, collegato al ministero della Sanità russo, ha lanciato lo scorso giugno test clinici del vaccino Gam-Covid-Vac, una combinazione di due adenovirus, l'Ad5 e l'Ad26, entrambi generati da un gene del coronavirus

L'11 agosto, a sorpresa, il presidente Vladimir Putin ha annunciato l'approvazione dell'uso del vaccino, ribattezzato Sputnik V, ancora prima dell'inizio della fase 3 ma dopo critiche e avvertimenti di esperti scientifici, Mosca ha fatto passi indietro, indicando che l'approvazione era in realtà un "certificato a registrazione condizionata" all'esito positivo della fase successiva dei test clinici

Gli studi diffusi dal Gamaleya relativi alle fasi 1 e 2 hanno evidenziato che Sputnik ha prodotto anticorpi al coronavirus e lievi effetti collaterali. Nel frattempo la Russia ha negoziato accordi per fornire il vaccino ad alcuni Paesi tra cui Brasile e Messico

Australia - In Australia la fase 3 dei test, in corso presso il Murdoch Children's Research Institute - del magnate australiano Rupert Murdoch, naturalizzato americano - serve a determinare se il vaccino anti tubercolosi del Bacillo Calmette Guerin (BCG), sviluppato all'inizio del secolo scorso, può offrire una protezione parziale contro il nuovo coronavirus