
Il 19 giugno 2016 l'esponente M5s è stata eletta al Campidoglio: è la prima donna alla guida della Capitale. Dagli avvicendamenti in giunta al no alle Olimpiadi, fino all'assoluzione nel processo sulle nomine. Ecco i passaggi fondamentali della sua amministrazione

Dall'elezione a prima sindaca donna della Capitale, ai numerosi avvicendamenti nella sua giunta, passando per il no alle Olimpiadi e per l'ok allo stadio della Roma. Fino ad arrivare all'assoluzione nel delicato processo sulle nomine. Ecco i momenti chiave dell'amministrazione di Virginia Raggi -
Inchiesta sulle nomine, assolta la sindaca di Roma Virginia Raggi
Nel febbraio 2016 Raggi conquista la candidatura a sindaca nelle primarie online organizzate dal M5s dopo la caduta della giunta guidata ad Ignazio Marino. Risulta la più votata con 1.764 voti su 3.862 votanti, pari al 45,5% delle preferenze -
La candidatura a sindaca
Il 5 giugno 2016, giorno delle elezioni comunali, Virginia Raggi è la candidata più votata al primo turno con il 35,25% dei voti, ma per la vittoria deve confrontarsi al ballottaggio con Roberto Giachetti, candidato del Pd -
Processo Raggi, le tappe della storia giudiziaria
Il 19 giugno il trionfo al ballottaggio con il 67,15% dei voti e la conquista di 29 seggi nell'Assemblea capitolina. Virginia Raggi diventa così il più giovane sindaco di Roma della storia e anche la prima donna a ricoprire tale carica -
Roma: la gioia di Grillo, l’emozione di Virginia Raggi
Poco prima del voto, erano scoppiate polemiche dopo che Raggi rese noto di aver svolto il praticantato da avvocato tra il 2003 e il 2006 presso lo studio legale di Cesare Previti, ex ministro della Difesa in vari governi di Silvio Berlusconi e anche legale dell'ex premier. Alla sindaca viene contestato di aver omesso questo particolare nel curriculum e nella biografia da candidata alle primarie M5s -
L'intervista a Virginia Raggi di Maria Latella
Il 21 settembre 2016 arriva una decisione molto discussa: la sindaca annuncia il ritiro di Roma dalla candidatura a sede delle Olimpiadi 2024, e il 29 settembre successivo il consiglio comunale ratifica approvando la mozione per bloccare la candidatura della città. Per Raggi sarebbero state le "Olimpiadi del mattone". La sindaca viene attaccata dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, e in ambito politico soprattutto dal Pd -
Raggi: no alle Olimpiadi. Malagò: credibilità internazionale a rischio
Sempre nel settembre 2016 diventa virale una foto "rubata" che ritrae la sindaca sul tetto del Campidoglio. A farle compagnia è Salvatore Romeo, caposegreteria della sindaca. "La vista è bellissima e l'ora d'aria non si nega a nessuno", commenterà Raggi su Facebook sulla curiosa immagine -
Roma, con il "Patto sicurezza" 100 telecamere nelle zone più a rischio
Tra gli episodi più significativi dell'amministrazione Raggi l'accordo siglato il 24 febbraio 2017 con il presidente della Roma, James Pallotta e il costruttore Luca Parnasi, proprietario del terreno, per la costruzione del nuovo stadio dei giallorossi a Tor di Valle. Successivamente Parnasi finirà indagato in un'inchiesta sullo stadio con l'accusa di associazione a delinquere e corruzione -
Stadio Roma, inchiesta chiusa: rischiano processo Parnasi e Lanzalone
Nell'estate 2017 l'amministrazione romana deve affrontare un'emergenza idrica, con le riserve provenienti dal lago di Bracciano che scarseggiano per la siccità. La sindaca Raggi decide di chiudere momentaneamente i cosiddetti "nasoni", le fontane pubbliche sparse per la Capitale -
Siccità a Roma, riduzione pressione acqua di notte
Durante i primi due anni e mezzo, la sindaca Raggi ha dovuto fare i conti con diversi addii nella giunta. Il primo a lasciare è Marcello Minenna, che si dimette da assessore al Bilancio. Lo segue Raffaele De Dominicis, ex procuratore generale della Corte dei Conti, che prende il suo posto ma lascia dopo appena 24 ore. Poi ci fu l'allontanamento di Salvatore Romeo, capo della segreteria della sindaca -
M5S, Grillo: "Avanti con Raggi sindaco". Frongia e Romeo lasciano
Sulla nomina a capo della segreteria di Salvatore Romeo, che poi lascerà, verrà aperta un'inchiesta della magistratura nei confronti della sindaca Raggi per abuso d'ufficio. L'indagine verrà poi archiviata per "infondatezza della notizia di reato". La sindaca era accusata di aver nominato Romeo in cambio di favori -
Roma, archiviato caso della nomina di Romeo. Raggi: "Un anno di fango"
Successivamente, nel 2017 la giunta Raggi perde altri pezzi: Paolo Berdini riconsegna le deleghe all'Urbanistica. Prima di lui aveva lasciato anche Paola Muraro, assessore all'Ambiente, indagata per illeciti ambientali. Altre polemiche erano sorte per l'addio di Andrea Mazzillo, ennesimo assessore al Bilancio -
Roma, Berdini lascia: le periferie sprofondano e si pensa allo stadio
Alla fine di ottobre 2018, la prima grossa manifestazione di protesta contro Raggi. In centinaia si ritrovano in piazza del Campidoglio e lo slogan è "Roma dice basta" contro "la grande monnezza, le buche e il degrado in città" -
“Roma dice basta”, manifestazione in Campidoglio contro il degrado
Ma la vicenda più difficile per la sindaca Raggi è il processo sul caso nomine. Tutto ruota attorno alla nomina (poi revocata) e allo stipendio di Renato Marra a capo del turismo del Campidoglio. La sindaca viene indagata per falso e poi assolta -
Inchiesta sulle nomine, assolta la sindaca di Roma Virginia Raggi
Renato Marra è fratello di Raffaele, ex braccio destro della sindaca. Raggi viene accusata di aver detto il falso quando spiegò al responsabile anticorruzione capitolino che Raffaele non aveva avuto alcun ruolo nella nomina -
Processo a Virginia Raggi, le tappe della storia giudiziaria
Nei confronti della sindaca è stata subito archiviata l'accusa di abuso d'ufficio per questa stessa vicenda. E il 10 novembre 2018 la prima cittadina è stata assolta dall'accusa di falso -
Inchiesta sulle nomine, assolta la sindaca di Roma Virginia Raggi