
Elezione del presidente della Repubblica, primo voto il 24 gennaio: tutte le date
La procedura per eleggere il Capo dello Stato è stabilita dalla Costituzione e da una serie di prassi. Il Parlamento in seduta comune è stato convocato per lunedì 24 gennaio alle ore 15. Ecco il possibile timing per la corsa al Colle

Tra pochi giorni scade il mandato presidenziale di Sergio Mattarella. Il Parlamento italiano dovrà eleggere un nuovo presidente della Repubblica. Quali sono le possibili date per il voto? E quali passi istituzionali bisogna affrontare? Ecco il timing
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La procedura per eleggere il presidente della Repubblica è stabilita dalla Costituzione e da una serie di prassi che si sono stabilizzate nel tempo
Elezione Quirinale, Fico convoca il Parlamento in seduta comune il 24 gennaio
Trenta giorni prima che scada il termine del mandato del Capo dello Stato, recita l'articolo 85 della Costituzione, "il presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo presidente della Repubblica"
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Il mandato di Mattarella scade il 3 febbraio (giurò in quel giorno nel 2015), quindi già il 4 gennaio Roberto Fico (in foto) ha inviato la convocazione del Parlamento in seduta comune
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Per prassi consolidata tale seduta si svolge 15-20 giorni dopo, per permettere ai consigli regionali di eleggere i propri tre delegati. Quindi il presidente Fico ha convocato la seduta per il 24 gennaio alle 15
Lo speciale sulla corsa al Colle
Una volta che il Parlamento e i delegati regionali hanno eletto il presidente della Repubblica (con i due terzi dei voti nei primi tre scrutini, e con la sola maggioranza assoluta dal quarto), viene redatto il verbale dell'elezione che il presidente della Camera, accompagnato dalla presidente del Senato, comunica al neoeletto (nella foto l'applauso a Montecitorio al momento dell'elezione di Mattarella)
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Nel 2015, Laura Boldrini comunicò a Mattarella la sua elezione presso la Corte Costituzionale, visto che il neopresidente era giudice della Consulta
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A quel punto, per prassi il presidente della Repubblica in carica si dimette, se non si è ancora concluso il suo mandato
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Se invece il mandato è già finito, vale il principio generale della "prorogatio", cioè il presidente rimane in carica fino all'elezione del suo successore. La Costituzione non indica tempi certi tra l'elezione e il giuramento davanti al Parlamento in seduta comune (nella foto il discorso di insediamento di Mattarella)

Si va dai 12 giorni che passarono dall'elezione al giuramento di Giovanni Gronchi, al solo giorno che servì per Sandro Pertini o per Giuseppe Saragat. Mattarella fu eletto il 31 gennaio 2015 e giurò il 3 febbraio (nella foto un momento del suo discorso di insediamento)