Federica Mogherini, chi è l'ex ministra degli Esteri indagata per frode all'Ue. FOTO
Nata a Roma il 16 giugno 1973, è stata deputata per due legislature e ministra degli Esteri nel governo Renzi. Come Alta rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza è stata la prima politica italiana a guidare la diplomazia Ue. Ecco la sua carriera politica e l’indagine che l’ha coinvolta
CHI È FEDERICA MOGHERINI
- Federica Mogherini è nata a Roma il 16 giugno 1973. Deputata per due legislature, ministra degli Esteri nel governo Renzi, è stata la prima politica italiana a guidare la diplomazia Ue diventando Alta rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza. È stata anche vicepresidente della Commissione europea nella Commissione Juncker. Rettrice del Collegio d'Europa, è anche direttrice della Diplomatic Academy dell'Unione europea. Ecco la sua carriera politica e l’indagine che l’ha coinvolta.
PRIME ESPERIENZE POLITICHE
- Dopo il liceo classico Lucrezio Caro, Mogherini si laurea in Scienze politiche a La Sapienza. Si avvicina da giovane alla politica: nel 1988 si iscrive alla Federazione Giovanile Comunista Italiana, nel 1996 alla Sinistra giovanile, nel 2001 è nei Democratici di Sinistra. Nei Ds diventa Responsabile nazionale Esteri e relazioni internazionali. Nel 2007 il segretario Pd Walter Veltroni, di cui Mogherini è stata assistente quando era sindaco di Roma, la nomina Responsabile nazionale Riforme e Istituzioni nella Segreteria (foto del 2009).
DEPUTATA
- Mogherini è deputata per due legislature: la XVI e la XVII (foto del 2010). La prima elezione alla Camera nelle Politiche del 2008, nella lista del Pd (nella circoscrizione Veneto 1). Poi viene rieletta a Montecitorio alle Politiche del 2013, nella circoscrizione Emilia Romagna: non passa dalle Primarie per la scelta dei parlamentari, ma viene inserita nel listino bloccato messo a punto dalla segreteria guidata da Pier Luigi Bersani.
GLI INCARICHI
- Durante le due legislature ricopre vari incarichi parlamentari (foto del 2013). Ad esempio: nella IV Commissione Difesa, nella III Commissione Affari esteri e comunitari, nella Delegazione parlamentare presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, nella Delegazione parlamentare presso l'Assemblea parlamentare dell'Unione dell'Europa Occidentale, nella Delegazione parlamentare presso l'Assemblea parlamentare della Nato (prima donna a essere eletta presidente).
IL PD
- Nel 2009 Dario Franceschini la nomina Responsabile nazionale Affari comunitari e internazionali del Pd nella sua nuova segreteria (foto del 2009). Nel 2013, quando il leader del Pd è Matteo Renzi, Mogherini diventa componente della segreteria nazionale del Partito democratico con il ruolo di responsabile per l'Europa.
MINISTRA
- Nel 2014 il premier Matteo Renzi la sceglie come ministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale: ricopre la carica dal 22 febbraio al 31 ottobre 2014. È la terza donna alla guida della Farnesina, dopo la repubblicana Susanna Agnelli e la storica radicale Emma Bonino. È anche la più giovane in assoluto a ricoprire questa carica (nella foto, il giorno del giuramento da ministra).
BRUXELLES
- L’incarico da ministra dura qualche mese, poi lo lascia per approdare a Bruxelles e guidare la politica estera dell'Unione. Il 30 agosto del 2014 (foto) viene nominata Alta rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea nella Commissione Juncker. Il mandato inizia il 1° novembre e dura 5 anni, fino al 30 novembre 2019.
GENERAZIONE ERASMUS
- Alcuni considerano la nomina di Mogherini il simbolo dell'ascesa al potere europeo della cosiddetta “Generazione Erasmus”, visto che la politica italiana ha scritto la sua tesi di laurea - dedicata al rapporto tra religione e politica nell'Islam - durante l'Erasmus ad Aix-en-Provence, in Francia. "Donna, giovane, italiana, competente. #Abbifede", scrive sui social Filippo Sensi, portavoce dell’allora premier Matteo Renzi (foto del 2014).
L’ETÀ
- Qualcuno rimane sorpreso e perplesso per la giovane età di Mogherini. Lei da subito risponde a tono: "Sono 20 anni che mi occupo di affari esteri ed europei. Ho 41 anni, non sono giovanissima, ma l'età non si può cambiare. Quello che mi dà conforto è che il premier Renzi è più giovane di me, altri ministri europei lo sono, c'è una nuova generazione di leader europei e questo è molto positivo" (foto del 2019).
IL MANDATO
- Durante il suo mandato affronta la strategia comune per combattere l'epidemia di Ebola, mette a punto il contributo europeo alla stabilizzazione della Libia e alla lotta all'Isis, è tra i protagonisti del Jpoa, l'intesa sul nucleare iraniano. Nella sua prima conferenza stampa di presentazione annuncia il suo impegno per il dialogo tra Russia e Ucraina. In un altro incontro con i giornalisti, dopo gli attentati di Bruxelles del marzo del 2016, non trattiene le lacrime (foto).
GLI USA
- La sua nomina a Lady Pesc arriva in un momento in cui i rapporto tra Ue e Usa sono di certo migliori di oggi. John Kerry, all'epoca capo della diplomazia americana, dice a caldo di non vedere l'ora di collaborare con la nuova Commissione. "Juncker ha riunito un gruppo di leader europei di talento, tra cui vecchi amici come la subentrante Alto rappresentante Federica Mogherini", commenta (foto del 2016).
RETTRICE
- Nell'aprile 2020, terminato il suo mandato comunitario, Mogherini annuncia la sua candidatura per l'incarico di rettrice del Collegio d'Europa: viene nominata l’1° settembre del 2020, con riconferma nel dicembre 2024. È la prima donna a guidare la prestigiosa scuola nata a Bruges e con sedi anche in Polonia e Albania. Dal 2022 è anche direttrice della Diplomatic Academy dell'Unione europea (foto del 2024).
L’INDAGINE
- Il 2 dicembre 2025 è coinvolta nel presunto scandalo sui fondi per i giovani diplomatici europei: viene fermata nell'ambito di un'inchiesta per frode che coinvolge il Servizio europeo di azione esterna e il Collegio d'Europa. Fermati anche l'ambasciatore Stefano Sannino e il dirigente del Collegio d'Europa Cesare Zegretti. I tre vengono rilasciati nella notte, dopo gli interrogatori, perché non considerati a rischio di fuga. Le accuse rimangono e riguardano frode e corruzione negli appalti, conflitto d’interessi, violazione del segreto professionale.