Separazione delle carriere, il sondaggio: il 47% degli italiani è favorevole
Secondo il sondaggio di YouTrend per Sky TG24, il voto al referendum costituzionale sulla riforma della giustizia vede una sostanziale parità: fra chi esprime un’intenzione di voto, il 51% dice che voterebbe “Sì” per confermare la riforma e il 49% segnala l’intenzione di votare “No”, per bocciarla
CRESCONO FDI E M5S
- Dal sondaggio da YouTrend per Sky TG24 emerge come Fratelli d’Italia torni a crescere lievemente dopo il calo di inizio luglio (+0,4%, 28,5%), con il PD ancora fermo (=, 22,1%). Continua la crescita di M5S, che si porta a +1,5 punti da inizio giugno (+0,7%, 13,4%).
CRESCE AZIONE
- A cresce è anche Azione (+0,5%, 4,1%), principalmente a scapito di Forza Italia (-0,5%, 8,4%) nuovamente appaiata alla Lega (8,3%
LE INTENZIONI DI VOTO
- Cala infine Italia Viva, mentre è in crescita Noi Moderati
IL GIUDIZIO SUL GOVERNO MELONI
- Continua, inoltre, il calo dei giudizi positivi per il governo guidato da Giorgia Meloni: scendono al 32% (-2%, -5% da inizio giugno)
LA FIDUCIA NEI LEADER POLITICI
- Sono poche le fluttuazioni anche nel borsino dei politici. Al primo posto si conferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
LA FIDUCIA NEI LEADER POLITICI/2
- Gli unici due esponenti che crescono significativamente sono Fratoianni (al 20% di fiducia, +2%) e Bonelli (18%, +2%) di AVS.
SEPARAZIONE DELLE CARRIERE
- Su un tema molto tecnico come le separazione delle carriere fra pm e giudici, il 47% si dice favorevole e il 29% contrario, con ben il 24% dei rispondenti che scelgono “Non so”
SEPARAZIONE DELLE CARRIERE/2
- La faglia politica è molto netta: il 90% degli elettori di centrodestra si schiera a favore, il 61% di quelli di centrosinistra invece è contrario.
- La revisione del Csm vede un numero minore dei favorevoli (41%) e un corrispondente aumento dei contrari (35%), distribuito equamente fra tutte le forze politiche.
VERSO IL REFERENDUM
- Il voto su un referendum costituzionale in materia vede una sostanziale parità: fra chi esprime un’intenzione di voto, il 51% dice che voterebbe “Sì” per confermare la riforma e il 49% segnala l’intenzione di votare “No”, per bocciarla. L’affluenza si attesterebbe poco sopra il 50% (55%), pur non essendo dirimente dal punto di vista del quorum che non è previsto per i referendum costituzionali.
- Va segnalato che il centrodestra sarebbe più compatto nelle intenzioni di voto a sostegno della riforma (85% Sì, 15% No), rispetto al Campo Largo (25% Sì, 75% No), sia per la posizione degli elettori centristi, sia per la posizione meno netta del Movimento 5 Stelle (31% Sì, 69% No)
- Riguardo l’impatto che la riforma avrebbe su inchieste giudiziarie come quelle su Sala e Ricci, non c’è accordo: il 29% ritiene che la riforma aiuterà il sistema giudiziario a essere più equilibrato e imparziale, il 20% pensa che invece lo allontanerà dall’obiettivo, mentre il 23% pensa che non cambierà nulla (e il 28% non sa)
I TIMORI PER I DAZI
- Per quanto riguarda invece i dazi degli Stati Uniti, la preoccupazione per i danni sull’economia italiana è preponderante: il 73% è molto o abbastanza preoccupato, con gli elettori del Campo Largo lievemente più allarmati (92%) di quelli di centrodestra (75%).
I TIMORI PERSONALI
- Sulle proprie finanze personali e familiari, la preoccupazione degli italiani scende al 60%, con il 29% che si dice poco o per nulla preoccupato. Il calo è omogeneo fra le due coalizioni.
LA FIDUCIA NELLA COMMISSIONE UE
- Infine, solo il 23% ha molta o abbastanza fiducia nelle capacità della Commissione Von der Leyen di negoziare un accordo vantaggioso, con il 67% che invece ne ha poca o nessuna.
LA FIDUCIA NELLA COMMISSIONE UE/2
- Il dato parzialmente sorprendente è che gli elettori dei partiti europeisti di centrosinistra, che sostengono la maggioranza del Parlamento Europeo, hanno molta meno fiducia (PD: 22% a 78%) rispetto a partiti come Fratelli d’Italia (38%-59%) e Lega (31%-65%) che hanno un rapporto storicamente molto più complicato con l’UE. Il partito in assoluto più ottimista è Forza Italia (55%-38%), espressione del PPE così come la Presidente della Commissione.
Sondaggio svolto con metodologia CAWI tra il 25 e il 30 luglio 2025 su un campione di 800 intervistati rappresentativi della popolazione maggiorenne residente in Italia, indagate per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d’errore è del +/- 3,5% con un intervallo di confidenza del 95%.