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Vertice tra Macron e Meloni a Roma: “Impegno per Europa più forte e sovrana”

Politica
©Ansa

A Palazzo Chigi la presidente del Consiglio ha ricevuto il presidente della Repubblica francese. L'incontro "ha evidenziato forti convergenze sull'agenda europea per la competitività e la prosperità, da attuare in modo ambizioso e accelerato, sulla semplificazione normativa, sugli investimenti pubblici e privati, sull'energia e sulla piena applicazione del principio di neutralità tecnologica”, si legge in un comunicato congiunto

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Si è concluso a Palazzo Chigi il "lungo" incontro bilaterale tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. Il faccia a faccia è durato quasi tre ore. Si è tenuta poi una cena di lavoro allargata alle delegazioni, infine il presidente Macron ha lasciato Palazzo Chigi. Si è trattato di un "vertice del disgelo", com’è stato definito dagli osservatori. L’incontro è avvenuto dopo mesi di frizioni che hanno avuto il loro apice a Tirana, nel vertice dei volenterosi per l’Ucraina, con l'altro oramai famigerato scatto dal quale la premier italiana era assente. Una visita "importante", hanno fatto sapere dell'Eliseo. Per "parlarsi", "progredire insieme" sulle questioni cruciali del momento. La guerra in Ucraina, prima di tutto, ma anche la crisi in Medio Oriente e le questioni interne agli equilibri europei, dazi compresi.

Meloni-Macron: “Impegno per Europa più forte e sovrana”

"L'Italia e la Francia, fedeli al loro ruolo di Nazioni fondatrici della costruzione europea, intendono rafforzare il loro impegno comune per un'Europa più sovrana, più forte e più prospera, soprattutto orientata alla pace e capace di difendere i propri interessi e di proteggere i propri cittadini”, si legge nel comunicato congiunto diramato al termine dell'incontro tra la premier Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron.

Meloni-Macron: "Coordinare posizioni su sicurezza economica e commerciale Ue"

L'incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron e la premier italiana Giorgia Meloni ha offerto "l'opportunità di affrontare altre questioni di sicurezza di rilievo per l'Europa, in particolare in Medio Oriente e in Libia, e di coordinare le proprie posizioni in tema di relazioni transatlantiche, nonché sulla sicurezza economica e commerciale dell'Unione Europea". Così si legge nella dichiarazione congiunta di Palazzo Chigi ed Eliseo al termine dell'incontro.

Meloni-Macron: “Forti convergenze dall'auto all'energia”

L'incontro tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron "ha evidenziato forti convergenze sull'agenda europea per la competitività e la prosperità, da attuare in modo ambizioso e accelerato, sulla semplificazione normativa, sugli investimenti pubblici e privati, sull'energia e sulla piena applicazione del principio di neutralità tecnologica e, più in generale, sulle condizioni necessarie a far concorrere le imprese europee ad armi pari”, si legge in un comunicato congiunto. "Ciò vale anche per i settori in transizione, come l'industria automobilistica e siderurgica, che richiedono un forte impegno europeo, nonché per i settori più avanzati, come l'intelligenza artificiale, le fonti di energia decarbonizzate rinnovabili come il nucleare, e lo spazio, dove i nostri interessi bilaterali ed europei sono collegati".

Prossimo bilaterale a inizio 2026 in Francia

Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron "hanno deciso che il prossimo Vertice bilaterale avrà luogo in Francia all'inizio del 2026, anche con l'obiettivo di valutare e aggiornare il programma di lavoro che specifica gli obiettivi della cooperazione bilaterale previsti dal Trattato del Quirinale, entrato in vigore nel 2023, in numerosi ambiti settoriali, con particolare attenzione ai giovani".

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Meloni-Macron: “Sostegno incrollabile all'Ucraina”

"A più di tre anni dall'inizio dell'aggressione russa e all'indomani dei colloqui tra Ucraina e Russia di Istanbul, il sostegno incrollabile e senza esitazioni di Francia e Italia all'Ucraina è ancora più necessario per raggiungere una soluzione equa e duratura, presupponendo al contempo un ambizioso cambiamento di scala nella difesa europea, sia in termini di investimenti che di sostegno alla base di difesa industriale e tecnologica europea”, si legge nel comunicato congiunto al termine dell'incontro tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron a Palazzo Chigi. "L'incontro ha inoltre offerto l'opportunità di affrontare altre questioni di sicurezza di rilievo per l'Europa, in particolare in Medio Oriente e in Libia, e di coordinare le proprie posizioni in tema di relazioni transatlantiche, nonché sulla sicurezza economica e commerciale dell'Unione Europea", è scritto ancora nella nota.

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Roma: “Segnale molto positivo”

Prima del vertice a Roma, ai piani alti del governo, il bilaterale è stato accolto come "un segnale molto positivo, ottimo". Perché Italia e Francia, è il ragionamento anche della premier, sono "nazioni amiche" e hanno "posizioni comuni" su molti più dossier di quanto non si racconti. L’incontro servirà proprio a smontare una certa "narrazione": la scena, peraltro, sarà tutta per Meloni e Macron, perché non ci sarà un passaggio del presidente francese al Quirinale.

Le distanze

In realtà nessuno nega le distanze tra i due leader, ma l’obiettivo è quello di riportarle nell'ambito fisiologico, da entrambe le parti. "Non c'è assolutamente alcun ostracismo nei confronti di Meloni" che ha "sempre partecipato agli incontri", hanno assicurato da Parigi, gettando acqua sul fuoco di uno scontro che ha caratterizzato fin dall'inizio i rapporti tra i due. Ma il momento è complesso e c'è la necessità di non alimentare divisioni. Una riguarda i “formati” dei vertici, come quello dei volenterosi: sul tema, Roma ha sempre posto solamente "una questione di efficacia", hanno abbassato i toni i meloniani. Anche dall'Eliseo hanno precisato che "i formati possono variare" e "fra europei" la questione va gestita "secondo il principio dell'impatto migliore che si può ottenere secondo le circostanze". L'importante, ha insistito Parigi, è l'essere di fondo "d'accordo" e focalizzarsi "sull'essenziale". Come il "sostegno incrollabile" all'Ucraina.

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I temi

Fonti italiane hanno fatto sapere che l'obiettivo di oggi era porre "le basi" per un "rafforzamento delle relazioni" tra due nazioni "fondatrici dell'Unione", senza dimenticare i "profondi rapporti bilaterali" e la "collaborazione economica di livello strategico" (magari sbloccando quel Trattato del Quirinale che, al di là dei contenuti, rappresenta la sintonia politica tra due Paesi cugini). Sul tavolo anche nuove integrazioni tra le due economie con un focus su ricerca e tecnologie d'avanguardia. Ma si è guardato anche alle comuni sfide europee, a partire dall'automotive, capitolo su cui Roma confida in una triangolazione con Parigi e Berlino. Alla premier italiana, oltre alla competitività, stanno a cuore anche i dossier difesa e migranti, senza scordare il "rafforzamento delle relazioni transatlantiche". Il tutto, è stato spiegato, con l'obiettivo di costruire "un'Europa più sovrana, più forte e più prospera". Sul tavolo anche le modalità per reperire "le ingenti risorse" necessarie a finanziare le priorità strategiche europee. Con un "mix" che secondo Roma deve prevedere investimenti privati e fondi comuni.

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