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Starlink, Crosetto: "Nessun accordo con Space X". Meloni non riferirà in Parlamento

Politica

Ancora polemica, con le opposizioni che da giorni chiedevano che la presidente del Consiglio riferisse in Parlamento. Palazzo Chigi ha smentito la firma di un’intesa con Elon Musk, ma in una risposta su X a Salvini il patron di Tesla rilancia: "L'accordo dell'Italia con SpaceX sarà fantastico"

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"La presidenza del Consiglio ha smentito la firma di contratti o accordi tra il governo e Space X. E anche la Difesa non ha approvato alcun accordo a riguardo". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo al question time della Camera, è tornato sulla polemica sul caso Starlink che da giorni vede le opposizioni chiedere che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni riferisca in Parlamento. "La premier Giorgia Meloni non riferirà al Parlamento sulla vicenda di Starlink, il progetto per le connessioni satellitari di X Space della società di Elon Musk, come chiesto dalle opposizioni - ha fatto però sapere il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani - Non c'è nulla da riferire in Parlamento. La presidente non scappa dal Parlamento, non è persona abituata a scappare da alcunchè, semplicemente non c'è nulla da riferire". Intanto, le parole del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che ha rilanciato l'accordo con SpaceX sui social, ricevendo una risposta affermativa su X da Elon Musk, dopo che invece palazzo Chigi aveva smentito la firma di un’intesa con il patron di Tesla, hanno offerto alle opposizioni la possibilità di un nuovo affondo.

Crosetto: "Space X ha capacità utili per la Difesa"

"Space X ha 6.700 satelliti in orbita bassa con una previsione che diventino 42mila: è un operatore che ha i requisiti per fornire capacità e servizi" alla Difesa - ha detto ancora Crosetto - Ma questo non esclude che un Paese sovrano e tecnologicamente avanzato come il nostro possa gestire questi dati con apparati e tecnologie proprietarie a ulteriore tutela degli interessi nazionali. Laddove il governo dovesse optare per soluzioni commerciali, la Difesa attiverà un tavolo tecnico per approfondire la sussistenza dei requisiti necessari a soddisfare le esigenze dello strumento militare". "Le nostre forze armate - ha ricordato il ministro - sono spesso chiamate ad operare a tutela degli interessi nazionali, oggi più che mai, a grande distanza dall'Italia e non sempre in presenza di adeguati servizi ed infrastrutture. Nell'anno appena concluso abbiamo operato ad esempio nell'Indopacifico, in Africa, in Medio Oriente, in Nord Europa, in Est Europa, in attività che richiedono comunicazioni affidabili, sicure e continue. In ambito nazionale - ha spiegato - questi servizi vengono erogati dai satelliti geostazionari Sicral, che sono affidabili ma offrono una copertura geografica e banda limitate. Ne consegue che la Difesa è interessata, anzi è obbligata, ad integrare questa capacità con quella fornita da satelliti in orbita bassa, che offrono maggiore continuità, copertura, minor tempo di latenza". In merito, ha proseguito, "l'Autorità delegata per lo spazio ha dato mandato all'Asi di avviare uno studio teso a sviluppare questi servizi esplorando ogni tipo di soluzione esistente al mondo. A livello europeo c'è il programma Iris 2 che prevederà a regime 290 satelliti con tempi di realizzazione ancora da quantificare, ma che vanno oltre il 2030". Si tratta, ha aggiunto, "di iniziative di grande interesse per la Difesa quando disponibili e potranno contribuire ad assicurare quanto necessario alle forze armate. C'è quindi l'esigenza di valutare ogni soluzione tecnicamente atta a fornire le capacita' nelle more del completamento dei programmi proprietari o di collaborazione".

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Schlein: "Vicenda paradossale"

La segretaria del Pd Elly Schlein definisce la vicenda "la corsa della destra italiana al bacio della pantofola all’uomo più ricco del mondo", una corsa dai "tratti ridicoli, se non fosse che in gioco ci sono la sicurezza nazionale, i soldi dei cittadini italiani e i loro dati sensibili" e che "sta gettando il governo nel caos, con il vicepresidente del consiglio che smentisce la stessa presidenza mentre Fratelli d’Italia bollava come fake news quanto Salvini stava confermando". Schlein è poi tornata a chiedere la presenza della premier in Parlamento su "questa vicenda paradossale, perché è preoccupante la disinvoltura con cui la destra promette agli uomini più ricchi e potenti del mondo contratti da miliardi di euro, pagati dai contribuenti, quando in Italia taglia sulla sanità pubblica e sulla qualità della vita dei cittadini. Una cosa è certa: ormai Salvini e Meloni si sono talmente appassionati a SpaceX da essere diventati loro stessi satelliti di Musk, alla faccia del sovranismo".

Conte: "Vengano in Parlamento a spiegare anziché stare sui social"

Il leader M5S, Giuseppe Conte, evidenzia quelle che secondo lui sono le contraddizioni nel governo: "Meloni e Salvini si contraddicono a vicenda mentre giocano a fare la gara a chi è più amico di Musk. Sul piatto resta un possibile accordo per consegnare pezzi della nostra sicurezza nazionale a Musk per 1,5 miliardi degli italiani". Conte a sua volta chiama il governo in aula: "Vengano in Parlamento a spiegare anziché stare sui social o nascondersi dietro qualche nota. Non possiamo sapere quel che sta succedendo nel nostro Paese dai commenti social di un cittadino straniero come Musk interessato a espandere i suoi affari in Italia e in Europa".

Calenda: "Musk nemico dell'Europa"

Duri anche Matteo Renzi e Carlo Calenda. Per il leader di Iv "la space economy è cruciale, prendiamo il migliore. È Musk? Discutiamo, non c'è solo lui. Ma non vai a fare una cena e decidi di dare 1,5 miliardi a un amico mio che è venuto ad Atreju. Fai un percorso di trasparenza" perché "il miliardo e mezzo non è della sora Giorgia o della sorella, ma degli italiani". Calenda invece promette "barricate" contro l'accordo con Musk, "un signore che, secondo tutti gli analisti indipendenti, è il principale diffusore di fake news. E noi pensiamo davvero di mettergli in mano le comunicazioni criptate, le comunicazioni più delicate del governo italiano. Ma su che basi? Elon Musk è un nemico dell'Europa".

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