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Manovra 2025, il governo pone la fiducia alla Camera. Ciriani si scusa per i ritardi

Politica
©Ansa

Il governo vorrebbe arrivare all’approvazione del testo della Legge di Bilancio a Montecitorio entro la mezzanotte di venerdì. Polemica delle opposizioni stamattina per l'Aula vuota e l'assenza dei rappresentanti dell'esecutivo: la seduta è stata sospesa e poi è ripresa intorno alle 9. Approvato l’emendamento che detassa i premi per i medagliati di Milano-Cortina

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Il governo alla Camera ha posto la fiducia sulla Manovra 2025, il cui testo - al contrario di quanto circolato nelle scorse ore - non è tornato in commissione: nessun bisogno di stralci perché c'è una sovracopertura che è poco sotto i 100 milioni il primo anno e poco sopra il secondo. Risorse di fronte alle quali il governo avrebbe due opzioni: la prima sarebbe quella di migliorare i saldi e la seconda - più probabile - di utilizzare le risorse nel conto di controllo, uno strumento che il Psb dà alla politica economica da usare durante l'anno. La maggioranza mantiene l'obiettivo dell'approvazione a Montecitorio entro la mezzanotte di venerdì e anche la riunione dei capigruppo ha confermato il timing. Domani alle 11 è prevista la votazione per appello nominale, con dichiarazioni di voto alle 9.30, poi l'esame proseguirà dalle 12.30 alle 20 con le votazioni dei restanti articoli, delle proposte emendative e degli odg. Dalle 21 alle 22.30 restano fissate le dichiarazioni di voto finale e il voto finale. La seconda lettura in Senato partirà invece lunedì 23 in commissione, mentre l'ok dell'Aula è previsto tra Natale e Capodanno.

La seduta sospesa

Intanto stamattina la seduta è stata subito interrotta: in un'Aula semideserta i deputati di Avs, Marco Grimaldi, e di +Europa Benedetto Della Vedova hanno protestato per l'assenza del governo e il presidente di turno Fabio Rampelli ha quindi sospeso temporaneamente la seduta che è poi ripresa poco prima delle 9. Circa mezz'ora dopo sono arrivati i ministri ai Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, e dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Il titolare del Mef ha commentato: "È legittimo, l'opposizione è nata per protestare. Anche io quando ero all'opposizione protestavo".

Le scuse di Ciriani

Ciriani, ponendo la fiducia, si è scusato personalmente e a nome del governo "per il ritardo con cui stamane sono iniziati i lavori" parlamentari. "So che le giustificazioni stanno a zero e non intendo ricorrere lo scaricabarile come pure potrei", ha aggiunto, ribadendo il suo "massimo impegno affinché tutti i ministeri garantiscano doverosamente e prioritariamente la presenza in Aula e nelle commissioni affinché episodi del genere non si verifichino più".

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Le ultime novità

Intanto nella serata di mercoledì è stato approvato l’emendamento che prevede che i premi per gli atleti italiani che conquisteranno medaglie alle Olimpiadi di Milano-Cortina saranno detassati . È saltata invece la misura che prevedeva i revisori dei conti Mef nelle imprese che ricevono contributi statali, che Antonio Tajani aveva definito "da Stasi". Mentre Matteo Salvini ha incassato 1,4 miliardi in più per la realizzazione del Ponte. Ma i suoi, a partire dal capogruppo Riccardo Molinari, rivendicano anche una serie di misure che riguardano altre infrastrutture di diversa collocazione geografica: dalla Tav al Terzo Valico dei Giovi a Genova.

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